L'erotismo come momento di narrazione artistica, negli ultimi decenni, e' cambiato nel nostro immaginario in relazione ai cambiamenti che la nostra società ha prodotto. Negli anni '60 e' declamato in un'estetica solare, esibita in una rappresentazione del corpo femminile come arredo del mondo maschile. Questo mondo e' all'apice di una fase di un modello socio-economico opulento e consumista.
Explicit eye
L'erotismo come momento di narrazione artistica, negli ultimi decenni, è cambiato nel nostro immaginario in relazione ai cambiamenti che la nostra società ha prodotto. Negli anni '60 è declamato in un'estetica solare, esibita in una rappresentazione del corpo femminile come arredo del mondo maschile. Questo mondo è all'apice di una fase di un modello socio-economico opulento e consumista. Wesselmann, infatti, dispone il corpo femminile come oggetto tra oggetti carichi di una sensualità complementare. Il tutto diventa significante di un'appartenenza sociale.
La festa è breve e il rapporto con l'eros si modifica per diventare altro.
L'erotismo diventa pornografia e questa invade il quotidiano e la sua dimensione domestica (Riello); o una pratica erotica borderline complessa dove si compie l'esagerazione maniacale di una fredda ricerca di un piacere paranoico ossessivo (Araki).
Non c'è più mediazione contemplativa, tutto si risolve in una frequentazione di particolari anatomici. Solo alcune parti e alcune meccaniche del corpo vengono evidenziate e poste sotto uno zoom (Elia). S'arriverà ad un'orgia che riproporrà drammaticamente l'abbraccio tra Eros e Tanatos dove l'AIDS modificherà tutto (Staffilano). La ripetizione infinita delle immagini esplicite ha come risultato la corrosione, fino all'annullamento dell'energia erotica che si sposterà in altre situazioni. Nella piramide erotica di Staffilano il messaggio esplicito diventa lettura esoterica.
Al di là di tutto il sesso consumato a parole saranno l'occhio e il guardare gli strumenti più usuali.
Internet e le immagini saranno le vere compagne di emozioni e avranno lo scopo di soddisfare in intensità o in rinuncia di coinvolgimento (Obiso, Galluzzi).
Le fotografie di Obiso hanno una morbidezza tale dove l'unica carezza possibile è quella dello sguardo.
Galluzzi ci racconta di una sessualità narcisistica contemporanea esagerata per la sua possibilità estetica, dove ogni gesto o relazione esterna sarebbe contaminazione, e di una coppia di inquietanti conigli che ammiccano irridenti dopo aver seviziato la loro Alice.
Un disordine formale rende evidente che una perdita nell'asse esistenziale è avvenuta (Boldorini). Territori visivi dove ognuno testimonierà la propria alterità .
P.E.
Immagine: Antonio Galluzzi – Stampa Lamda cm. 120 x 50
Inaugurazione della mostra: Venerdì 26 marzo - ore 18.30
Fino al 30 aprile
Orario: dal martedì al sabato ore 15.00 - 19.00. Mattina su appuntamento
e-studio - Galleria d'arte e servizi di art advisoring – Via Massena, 17 – 20145 Milano
Tel. e fax 02/316501