Una famiglia europea. Da Bologna a San Pietroburgo, Barcellona, Lisbona, Nancy, Vienna, Dresda, Bayreuth, Berlino sino al lontano Brasile (gli allievi), chiamati dai sovrani a far più belli teatri e corti e a celebrare, con sontuosi apparati scenici, i trionfi di re ed imperatori. Questi furono i Bibiena, una dinastia di artisti geniali, scenografi ed architetti che concorsero, come pochi altri, a "rappresentare" il fasto e il gusto dell'invenzione del barocco in Europa.
Una famiglia europea.
Da Bologna a San Pietroburgo, Barcellona, Lisbona, Nancy, Vienna, Dresda, Bayreuth, Berlino sino al lontano Brasile (gli allievi), chiamati dai sovrani a far più belli teatri e corti e a celebrare, con sontuosi apparati scenici, i trionfi di re ed imperatori.
Questi furono i Bibiena, una dinastia di artisti geniali, scenografi ed architetti che concorsero, come pochi altri, a "rappresentare" il fasto e il gusto dell'invenzione del barocco in Europa. "Non vi è stata corte che non invitasse alcuno dei Bibiena a servirla, nè altro luogo meglio confacevasi a Bibiena che le grandi corti. Erano le loro idee pari alla dignità dei sovrani e solo la potenza dei sovrani poteva dar esecuzione alle loro idee. Le feste che essi diressero per vittorie, per nozze, per ingressi di Principi furono le più sontuose, che mai vedesse l'Europa", afferma una testimonianza dell'epoca.
A I Bibiena. Una famiglia europea, Bologna dedica, dal 23 settembre 2000 al 7 gennaio 2001, una grande esposizione promossa dalla Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici per Bologna, Ferrara, Forlì, Ravenna e Rimini, nell'ambito delle manifestazioni di Bologna 2000. Partecipano all'evento il Comune di Bologna, l'Università degli Studi di Bologna, l'Accademia di Belle Arti , l'Accademia Clementina, la Rolo Banca 1473.
La mostra sarà allestita nelle Sale della Pinacoteca Nazionale.
A Bologna Ferdinando (1667-1743) e Francesco (1669-1739) Galli Bibiena, i "grandi padri" della "dinastia" , si avviarono alla pittura e compirono studi di prospettiva, necessari per dedicarsi a due generi artistici allora molto richiesti: la scenografia e la quadratura (vale a dire l'architettura dipinta a trasformare pareti o interni semplici in spazi o architetture illusionisticamente veri e propri complessi "maravigliosi", proprio come sulle quinte o sui fondali dilatati di un palcoscenico).
La precoce attività presso i Farnese di Parma e Piacenza (1680) fornì loro importanti occasioni di lavoro e successi che furono trampolino di lancio verso numerose altre città grandi e piccole soprattutto verso le grandi corti d'Europa: Barcellona (1708), Vienna (1704), Nancy (1708).
Sia Ferdinando che Francesco insegnarono a Bologna presso la (giovane) Accademia Clementina, in tal modo educando un alto numero di scenografi, decoratori, costruttori di teatri che con le credenziali di "allievo dei celebri Bibiena" furono assai ricercati dagli impresari teatrali del Settecento in Italia e presso le più importanti corti europee, dal Portogallo alla Russia e persino in Brasile. Dalla Accademia sortirono anche i loro figli e nipoti, pronti ad incarichi a Bayreuth, Dresda, Berlino.
La mostra intende rendere conto di questo complesso intreccio di esperienze, fortemente radicate in uno dei filoni più originali e significativi della cultura artistica bolognese, ma al tempo stesso carico di proposte originalissime (la celebre "veduta per angolo") di forte incidenza europea.
Oltre ad una vasta scelta di disegni, schizzi, acquerelli, che numerosi si conservano nelle più importanti collezioni pubbliche e private, italiane e straniere, la mostra esporrà dipinti, arazzi, incisioni, modellini ed un ricco corredo di maquettes esemplificativi del loro modo di fare teatro e allestire apparati effimeri per le grandi occasioni dinastiche o celebrative delle corti europee.
Le nuove tecniche multimediali permetteranno la ricostruzione virtuale di alcuni progetti dei maestri, percorribili così oltre il segno grafico che ne traccia l'idea.
"I BIBIENA. Una famiglia europea" Bologna, Pinacoteca Nazionale, Sale delle Belle Arti (Via delle Belle Arti 56), dal 23 settembre 2000 al 7 gennaio 2001.
Mostra promossa nell'ambito di Bologna 2000 Città Europea della Cultura, dalla Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici per Bologna, Ferrara, Forlì, Ravenna e Rimini. Partecipano all'evento il Comune di Bologna, l'Università degli Studi di Bologna, l'Accademia di Belle Arti , l'Accademia Clementina, la Rolo Banca 1473, la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna con la collaborazione del Teatro Comunale.
Orari: 9.30 - 19.00, chiuso il lunedì, il 25/12 e lo 01/01/2001. Ingresso: intero L. 12.000, ridotto L. 8.000 (scuole e gruppi oltre 15 persone, ultrasessantenni, bambini sotto i 6 anni), ridotto L. 6.000 (scuole elementari). Servizio di visite guidate: Scuole L. 80.000, Gruppi organizzati L. 100.000 (massimo 30 persone); gratuità per l'accompagnatore.
Catalogo Marsilio
Per informazioni e prenotazioni dal lunedì al venerdì, dalle ore 10.00 alle ore 16.00 Tel. 051-2960005, dalle ore 16.00 alle 18.00 Tel. 051-4295903
Inaugurazione sabato 23 settembre, ore 17
Ufficio Stampa: Studio ESSECI - Sergio Campagnolo, Tel. 049-663499 Fax 049-655098