Elena Bellantoni. Si tratta di un ciclo di 6 opere accompagnate da alcuni studi di piccolo formato; il filo che le tesse e' la carta, leggera e presente in ogni quadro.
Elena Bellantoni
Si tratta di un ciclo di 6 opere accompagnate da alcuni studi di piccolo formato; il filo che le tesse è la carta, leggera e presente in ogni quadro.
Questi cartoni ritagliano alcune mie riflessioni intorno alla leggerezza, titolo di un saggio di Italo Calvino, la prima delle sei lezioni americane. I lavori presenti in mostra non vogliono essere in nessun modo illustrativi o didascalici rispetto al testo; quello che mi interessa nel rapporto parola-immagine è l'intreccio, la relazione tra visibile e visto tra vedente e veduto che crea l'opera d'arte, letteraria o pittorica che sia.
La leggerezza vuole essere una chiave di lettura, una riflessione sul senso stesso del fare arte '...quando ho iniziato la mia attività , il dovere di rappresentare il nostro tempo era l'imperativo categorico d'ogni giovane. Pieno di buona volontà , cercavo d'immedesimarmi nell'energia spietata che muove la storia del nostro secolo, nelle sue vicende collettive e individuali. Cercavo di cogliere una sintonia tra il movimentato spettacolo del mondo, ora drammatico ora grottesco, e il ritmo picaresco e avventuroso che mi spingeva a creare. Presto mi sono accorto che tra i fatti della vita che avrebbero dovuto essere la mia materia prima e l'agilità scattante e tagliente che volevo animasse il mio lavoro c'era un divario che mi costava sempre più sforzo superare.
Forse stavo scoprendo solo allora la pesantezza, l'inerzia, l'opacità del mondo...'.
La leggerezza dunque come risposta all'ineluttabile pesantezza del vivere, una sottrazione di peso ora dalle figure, ora dai corpi, ora dalle parole '...se volessi scegliere un simbolo augurale per il nuovo millennio, sceglierei questo: l'agile salto improvviso del poeta-filosofo-artista che si solleva sulla pesantezza del mondo, dimostrando che la sua gravità contiene il segreto della leggerezza, mentre quella che molti credono essere la vitalità dei tempi, rumorosa, aggressiva, scalpitante e rombante, appartiene al regno della morte, come un cimitero di automobili arrugginite...'.
E. B.
(le citazioni sono tratte da: Italo Calvino, Lezioni Americane, Milano, Mondadori, 1993)
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