La mostra presenta sculture ed installazioni. La sua ricerca lo porta ad analizzare l'individuo e la sua identita' in relazione al contesto quotidiano.
Andreas Burger vive e lavora a Berlino; la sua ricerca lo porta ad analizzare l’ individuo
e la sua identità in relazione al contesto quotidiano.
Un individuo in particolare è il protagonista della mostra. Un individuo che si ripete e
che man mano scompare tramite un processo creativo inverso, ottenuto aggiungendo
materia ad un’ identità. Una sorta di parabola della vita: calco su calco, Andreas rag-
giunge il blocco di partenza, togliendo individualità e riportando l’ uomo alla massa.
Massa materica e individuo di massa qui confluiscono in una serie di sculture in gesso,
raccolte in una installazione site-specific.
Le immagini distorte da un pugno dato dall’artista, derivanti dall’involucro in alluminio
dei Mozart Bonbon (MozartKugel), famosi cioccolatini dedicati al compositore austria-
co, sono state pubblicate da Andreas su una rivista tedesca, chiedendo ai lettori quale
fosse l’espressione del volto che maggiormente corrispondesse al loro immaginario. Il
risultato è un collage che raccoglie gli involucri scartati, ricreando una sorta di indivi-
dualità ritrovata dalla massa.
Una serie di opere su carta fanno riferimento al gioco del lotto tedesco, chiamato 6 aus
49: su ogni scheda sono segnati numeri diversi, la data e la cifra corrispondente all’ im-
porto di vincita. Il concetto e l’ identità dell’ opera sono gli stessi ma l’ ipotetico valore
economico tra un lavoro e l’altro varia, divenendo il soggetto dell’opera stessa.
L’ installazione Berliner Regenbogen (arcobaleno di Berlino) è composta da una scultu-
ra ad arco di sette cromie di grigio diverse, e da due quadri monocromi su legno: quello
più chiaro é l’ insieme dei grigi dell’arcobaleno berlinese, quello più scuro è inaspetta-
tamente l’insieme dei sette colori del vero arcobaleno.
Completa la mostra un’ ultima scultura che riproduce il segmento di una scacchiera:
una fila del reticolo in aggiunta, non prevista nella tavola universalmente conosciuta di
64 case. Con quest’ opera l’ artista cerca di offrire una via di fuga ai giocatori in scacco,
un’ opportunità per chi si trova senza via d’uscita. Da cogliere.
Immagine: Andreas Burger, Busts, 2012, plaster, dimensions variable from cm 44 x 30 x 23
Inaugurazione: mercoledì 25 marzo 2015 - 7 | 9 pm.
Loom Gallery
via Marsala 7 Milano
dal martedì al sabato 12-19