"La manipolazione digitale permette di conferire all'immagine immortalata la stessa forza e forma che essa assume all'interno della mente di colui che la cattura".
Là dove lo strumento fotografico è in grado di fermare il tempo e di riprodurre esattamente la realtà visibile percepita dall'occhio umano,il medesimo mezzo artificiale non può rappresentare ciò che accade dentro lo sguardo del fotografo, serve un altro strumento artificiale,il computer; la manipolazione digitale, permette di varcare questi limiti e di conferire all'immagine immortalata la stessa forza e forma che essa assume all'interno della mente di colui che cattura l'immagine.
In questo modo rappresento il mio lungo addio a luoghi e situazioni vissute, utilizzando strutture dai profili netti e affilati che si stagliano con forza su di un paesaggio indefinito,consumato dal tempo, raccontando di quello splendido isolamento in cui i palazzi emergono dalla superficie come se fossero dei gelidi gioielli, organico geometrismo delle forme, opprimenti, ma anche seducenti ed aggressive.
Accompagno lo spettatore in un viaggio attraverso paesaggi fatti di navi, cantieri, fabbriche, di stazioni metropolitane; tutti luoghi, questi, che hanno molteplici passati e che sollecitano l’immaginazione fintantochè esistono, fintantochè possono suscitare un tempo di attesa, attesa presente nei "frame"oscuri, spazi neri tra una fotografia e l'altra, ricordi perduti che lasciano spazio ad un'immaginario che nessuna macchina fotografica e computer sono e saranno mai in grado di riprodurre.
Umberto Corni
Inaugurazione sabato 28 marzo ore 17.30
Spazio Danseei
via Oriani, 62 Olgiate Olona (VA)
Orari: venerdì e sabato ore 16.00 - 19.00 e su appuntamento
ingresso libero