India. In questa occasione saranno presentate le fotografie relative all'India sulle quali l'artista e' intervenuta manualmente in fase di stampa ricreando così sulla carta la magia tipica di quei luoghi. Le fotografie sono stampate in bianco e nero su carta baritata con interventi manuali e viraggio al selenio.
India
Curatore: Fabrizio Boggiano
Joyce & Co. Galleria Artistico Letteraria in Genova, Vico del Fieno 13 rosso, è lieta di presentare la mostra personale di fotografia di PAOLA MONGELLI: India. In questa occasione saranno presentate le fotografie relative all'India sulle quali l'artista è intervenuta manualmente in fase di stampa ricreando così sulla carta la magia tipica di quei luoghi. Le fotografie sono stampate in bianco e nero su carta baritata con interventi manuali e viraggio al selenio.
L'artista Paola Mongelli spiega: ''Una notte in pieno sole. Luce ideale allo sguardo interiore. Quello dagli occhi socchiusi, che sa leggere i lineamenti più sottili, i chiaroscuri più complessi, i riverberi nascosti, normalmente azzerati dal chiarore lampante del giorno, dalla luce arrogante delle certezze.
Una coltre densa, cupa, polverosa. Cielo e terra insieme, una mescolanza rappresa sulle cose, come a rallentarne la vita. Una cenere sparsa di odori, suoni, rumori, fame, morte.
Una patina. La patina inquietante del tempo, quella che avvolge tutti i grandi misteri, inseparabile dai segreti che racchiude. Da mantenere intatta nella sua sacralità quando ci si accosta, vibrando di gioia e di dolore, senza cercare risposte.
Qua e là flash inattesi, piccoli incendi, incandescenze. A tratti il velo si squarcia. L’impatto della visione è violento, dentro tutto vacilla, sotto i colpi delle contraddizioni. Intuizioni fulminee, da afferrare più con il corpo che con la mente. A tratti, da lontano, gli accenti di un’energia arcaica che giunge fino a noi; poi un improvviso senso di pace, e di appartenenza.
Ma, soprattutto, gli Indiani. Enigmi di carne, ossa e respiro. Vortici di fatica e rassegnazione, in moto perpetuo e meccanico, di rituale in rituale. Un fascino lugubre e sensuale. Un’eleganza innata, sconcertante. Gioielli preziosi: a loro è richiesto, per vivere, non semplicemente di esistere, ma di brillare nel buio.''
Fabrizio Boggiano scrive: ''Chiudono gli occhi e, silenziosamente, entrano nell'acqua. Le sofferenze di una vita, i segni portati faticosamente sulla carne sembrano dissolversi annullando le fatiche terrene e favorendo una tranquillità futura. Poi, con la stessa eleganza, dall'acqua fuoriescono per ritornare nel loro mondo, luogo indefinibile, forse territorio, ma soprattutto crogiuolo di magiche esistenze.
Occhi neri, profondi come la notte, riescono con la loro indefinibile bellezza a bucare l'aria entrando in un'altra dimensione. Una dimensione dove tutto è il contrario di tutto e la vita diventa un mistero indecifrabile.
Autori delle più incredibili contraddizioni, vivono in totale apertura nei confronti dell'esistenza considerando ogni esperienza come una possibile nuova parte di loro. Anime capaci di guardare dentro se stesse, con una lucidità per noi impensabile, proseguono nella costante ricerca su come interrompere quel ''samsāra'' e raggiungere, così, la pace. Attraversano la vita come dolcissime vibrazioni e lasciano una sommessa musica esistenziale come esempio e aiuto per superare le sofferenze. Raccontano la loro storia senza parlare mostrando la forza delle azioni anche quando queste non vengono compiute. Muovono l'aria restando immobili insegnandoci come si possa vedere il giusto anche solo con la forza di un pensiero e lo sguardo dell'anima. Avulsi dalle insensate e inutili frenesie della vita, percorrono da millenni lo stesso sentiero, capaci di scoprire sempre nuovi panorami, mostrandoci quanto poco a noi sia necessario per essere veramente ricchi.
E poi, ma questa volta come cenere, rientrano ancora nell'acqua.''
Notizie su Paola Mongelli
Si è diplomata in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Torino, città dove vive e lavora.
Da diversi anni conduce, attraverso la fotografia in bianco e nero, una ricerca sempre più concentrata sui rapporti tra luce e ombra, con un’attenzione particolare alle operazioni di stampa.
Alle immagini di ricerca affianca l’interesse per la fotografia di scena.
A Torino ha collaborato con la Fondazione Italiana per la Fotografia e con la Galleria Alberto Weber.
Mostre personali
1998
Senza titolo, a cura della F.I.F., Circolo Sotto la Mole, Torino
2001
Senza titolo, Galleria Alberto Weber, Torino
2003
Neve, Mood Libri&Caffè, Torino
2004
India, a cura di Fabrizio Boggiano, Joyce & Co. Galleria Artistico Letteraria, Genova
Mostre collettive (selezione)
1999
Framework, Galleria Molinella, Faenza
2000
Nuovi Autori per Nuove immagini, a cura della F.I.F., FotoPadova, Padova
2002
Arte&Natura, a cura di V.De Circasia, Martini Arte Contemporanea, Cavagnolo, Torino
2003
Semi, Galleria Alberto Weber, Torino
Photocells, a cura di F.I.F. e Label Magazine, Spazio&Ricerca, Torino
Corpi Liberi, a cura di Fabrizio Boggiano, Antico Palazzo della Pretura, Castell'Arquato, Piacenza (catalogo)
Inaugurazione: Venerdì 2 aprile 2004 dalle ore 18.00 alle ore 21.00
Periodo: 2 aprile - 5 maggio 2004
Orario: dal martedì al sabato dalle 9,30 alle 12,30 / dalle 15,30 alle 19
Pieghevole disponibile in galleria, corredato di fotografie, con testo di Fabrizio Boggiano
Joyce & Co.
Galleria Artistico Letteraria
Vico del Fieno 13 rosso – Genova – Tel. 010.2469217