Interrograzioni di una lastra spartito del tempo. L'esposizione intende presentare alcuni momenti essenziali del percorso recente dell'opera di Roberto Ciaccio che riflettono la concettualita' di un pensiero che indaga, anche filosoficamente oltre che artisticamente, alcune problematiche concernenti il concetto di origine, il rapporto figura/immagine, la dimensione tempo.
Venerdì 2 aprile 2004 alle ore 18.30 all'Archivio Caterina Gualco a
Genova si inaugura la mostra di Roberto Ciaccio dal titolo
"Interrograzioni di una lastra spartito del tempo".
L'esposizione intende presentare alcuni momenti essenziali del
percorso recente dell'opera di Roberto Ciaccio che riflettono la
concettualità di un pensiero che indaga, anche filosoficamente oltre
che artisticamente, alcune problematiche concernenti il concetto di
origine, il rapporto figura/immagine, la dimensione tempo.
L'esposizione raccoglie in modo concentrato e sistematico il
corso del lavoro che Roberto Ciaccio ha condotto in rapporto alla
specificità delle operazioni che attraversano i processi e i mezzi
della stampa calcografica a partire da lastre matrici.
La mostra presenta alcuni cicli incisori realizzati a partire
dagli anni 90 fino ai più recenti esiti costituiti da grandi
monoprint ( opere in esemplare unico), accompagnati dalla presenza
delle lastre stesse pensate nella loro autonoma espressività .
L'esposizione intende offrire alla visione e alla riflessione del
pubblico il senso di una costante interrogazione nell'indagine dei
mezzi, degli strumenti e dei processi operativi nella loro assoluta
specificità ed espressività .
A partire dal '90 ( e con la conseguente pubblicazione nel '94
del volume "L'opera e l'origine", U. Allemandi & C. ) inizia da parte
dell'artista una meditazione - interrogazione delle lastre matrici in
quanto 'origine' in rapporto ai fogli che ne recano l'impronta o la
traccia, e in quanto evidenza pura in se stessa di una presenza -
quella della lastra - che si instaura e si pone come luogo di una
infinita interrogazione. Nell'instaurarsi appunto della figura della
lastra come presenza si apre il dialogo tra l'opera e l'origine e tra
il soggetto e la lastra stessa, ready-made di un vissuto del tempo
nelle sue tracce e nelle sue sedimentazioni. Graffi, tracce, ombre,
inchiostri neri e luci esprimono la vita stessa di queste lastre, il
loro volto, pensato come 'il volto del tempo' che imprime se stesso
nella memoria dei fogli e delle figure.
Le configurazioni di queste tracce rilevate dalle lastre e inscritte
nei fogli che ne sono l'immagine speculare, costituiscono una sorta
di 'spartito del tempo' con le sue note, annotazioni, rimandi.
Questo tempo sedimentato e inscritto nelle lastre e nei fogli diviene
il puro soggetto di un divenire dell'immagine che di questo tempo si
fa carico nella sua intima espressività .
Il volume "Il volto del tempo", curato dal filosofo Remo Bodei e
edito da Electa - Milano 2002 -, indaga il senso di questo percorso
creativo ed ideativo nei diversi momenti e nelle diverse modalità di
espressione.
Dalle prime opere a stampa dell'inizio degli anni 90 (Annotazioni di
luce in otto momenti) agli ultimi monoprint, assistiamo a un
movimento del pensiero che coinvolge processi tecnici e modalità di
rilevazione/rivelazione dell'immagine: da un'operatività più
tradizionale, quella dei processi incisori che danno luogo a figure
inscritte e create dalle mani dell'artista sulle lastre matrici,
Roberto Ciaccio giunge alla verità della nuda presenza delle lastre,
ad accoglierne il senso di una sospensione e di una
interrogazioneinfinita.
Attraverso sequenze seriali di immagini in continua e costante
variazione/divenire, l'opera si dà nell'infinita genesi delle
immagini a partire da una identità .
Identità e differenza divengono il rapporto che costituisce
l'orizzonte di ricerca e di espressività del più recente lavoro di
Roberto Ciaccio.
Nell'esposizione sono presenti :
le lastre e i fogli delle Annotazioni di luce in otto momenti,
incisioni realizzate tra il 1990 e il 1993
alcune grandi lastre matrici di ferro impresse e stampate anche nella
forma del dittico recto/verso
alcuni grandi monoprint, opere stampate in esemplare unico da torchi a mano
una grande lastra in ferro spartito del tempo posta su una sorta di
leggÃo, evocatrice di suoni e di silenziose attese
una serie di recenti piccole immagini dai colori timbricamente oscuri
interrogate nella loro stretta sequenzialità ed interna reciproca
sonoritÃ
Tutte le opere presenti nell'esposizione sono state realizzate da
Roberto Ciaccio presso i torchi di Giorgio Upiglio a Milano in un
costante e intenso dialogo con lo stampatore.
A partire dalle lastre e dai fogli di Roberto Ciaccio, PHILIP CORNER
ha ideato delle Interpretazioni musicali che individuano la sonoritÃ
interna delle lastre e dei fogli considerati in se stessi partiture o
spartiti veri e propri.
Sabato 24 aprile 2004 alle ore 18.30 Philip Corner con Phoebe Neville
eseguiranno dal vivo queste interpretazioni musicali negli spazi
dell'esposizione.
Monografie, scritti dell'artista, materiale documentario e
informativo sono a disposizione presso l'Archivio Caterina Gualco.
naugurazione: Venerdì 2 aprile 2004 ore 18:30
Orario: 15.30 - 19.30 - mattino, sabato e festivi su appuntamento
Archivio Caterina Gualco Associazione Culturale
Via Nino Bixio 2/6s - 16128 Genova - Italia - Tel/Fax +39 010541250