L'esposizione presentata con il titolo 'Antonioni, aux origines du Pop. Cinema, photographie, mode', presenta fotografie, manoscritti, sceneggiature, lettere, testimonianze di collaboratori e amici, e opere d'arte.
Da Palazzo dei Diamanti al Bozar di Bruxelles e, dal 9 aprile al 19
luglio, a Parigi, alla Cinémathèque française.
Protagonista di questo prestigioso tour europeo è la mostra che Palazzo
dei Diamanti, per iniziativa della Fondazione Ferrara Arte, ha dedicato al
regista, ferrarese di nascita, Michelangelo Antonioni.
L'esposizione venne allestita ai Diamanti nella primavera 2013, ottenendo
un notevole consenso di pubblico e di critica. A curarla fu, con Maria
Luisa Pacelli e e Barbara Guidi, Dominique Païni, già direttore della
Cinémathèque Française.
Quella rassegna, dopo la prima ferrarese, venne richiesta dal Belgio dove
è stata presentata al Bozar di Bruxelles nell'autunno dello stesso anno,
ottenendo un riscontro davvero importante.
Ora la terza e non ultima tappa. Proprio in uno dei templi della
cinematografia mondiale, ovvero la Cinémathèque française, istituzione
presieduta da Costa Gavras e diretta da Serge Toubiana. Qui la grande
retrospettiva sul regista ferrarese sarà presentata con il titolo
Antonioni, aux origines du Pop. Cinéma, photographie, mode e, com'è nella
tradizione della Cinémathèque, accompagnata da una rassegna dei film del
maestro. Punto di partenza della rassegna, ancora una volta, è l'archivio
personale del regista, patrimonio delle Gallerie d'Arte Moderna e
Contemporanea di Ferrara, Museo Michelangelo Antonioni: fotografie,
manoscritti, sceneggiature, lettere, testimonianze di collaboratori e
amici, e opere d'arte realizzate da Antonioni stesso che permette di
scoprire l'opera del maestro nella molteplicità dei suoi aspetti artistici
e fa emergere in tutta la sua evidenza l'attualità dell'opera
antonioniana. All'inaugurazione, che si terrà mercoledì 8 aprile, sarà
presente anche il Ministro dei beni e delle attività culturali e del
turismo, Dario Franceschini.
Dopo la fine della mostra a Parigi, l'esposizione si trasferirà all'Eye
Museum di Amsterdam nell'autunno 2015, proseguendo così un viaggio davvero
trionfale in Europa.
"Non nascondo la soddisfazione, per Ferrara e per chi lavora alle mostre
dei Diamanti, nel constatare come i nostri "prodotti" siano apprezzati
anche all'estero. Non è solo il caso di questa importante rassegna. Da
sempre Ferrara Arte punta sulle collaborazioni internazionali, con i
maggiori musei europei e nord americani, per offrire al suo pubblico
mostre di qualità riconosciuta, altrimenti impossibili per una realtà
delle nostre dimensioni" (Maria Luisa Pacelli).
Tra le diverse co-produzioni o collaborazioni gestite da Ferrare Arte come
"prima inter pares" va citata la recente grande mostra su Zurbarán, nata
dallo stretto rapporto che lega Ferrara Arte con il Museo de Bellas Artes
di Siviglia, che dopo la prima ai Diamanti, è stata riproposta con
altrettanto successo al Bozar di Bruxelles.
Dalla partnership con il Museo del Prado è nata la raffinata esposizione
Chardin. Il pittore del silenzio. Dal rapporto con lo Sterling and
Francine Clark Art Institute di Williamstown è scaturita la rassegna
Boldini nella Parigi degli Impressionisti. La National Gallery of Scotland
di Edimburgo è stata coinvolta nel progetto dedicato a Turner e l'Italia.
Ma la collaborazione con le grandi istituzioni internazionali non è cosa
solo del passato. La grande mostra La rosa di fuoco. La Barcellona di
Picasso e Gaudí, ai Diamanti dal prossimo 19 aprile, è infatti realizzata
grazie al fondamentale contributo del Museu Nacional d'Art de Catalunya di
Barcellona e l'esposizione che Palazzo dei Diamanti dedicherà in autunno a
Giorgio de Chirico e alla pittura metafisica sarà organizzata con la
Staatsgalerie di Stoccarda.
Immagine: invito
Ufficio Stampa:
Studio ESSECI, Sergio Campagnolo tel. 049.663499 info@studioesseci.net
Inaugurazione: giovedì 9 aprile 2015
Cinematheque francaise
Paris Francia
rue de Bercy 51