Tapestries. La mostra raccoglie tre grandi opere recenti dell'artista italo-francese. Sono arazzi di dimensioni imponenti, squisitamente tessuti nelle Fiandre a partire da tre paesaggi digitali.
Guido Costa Projects è lieto di annunciare l’inaugurazione di Tapestries, prima personale di Paul Thorel negli spazi della galleria torinese.
La mostra raccoglie tre grandi opere della produzione più recente dell’artista italo-francese, realizzate per la galleria nel corso degli ultimi due anni. Sono tre arazzi di dimensioni imponenti, squisitamente tessuti nelle Fiandre a partire da tre paesaggi digitali conservati nell’archivio dell’artista.
Da sempre interessato all’oltrepassamento dei limiti del territorio fotografico tradizionale, Paul Thorel può essere considerato un precursore del trattamento digitale dell’immagine, metodo da lui percorso fin dai primi anni ’80. Pittore di formazione, Paul Thorel inizia a lavorare con la tecnologia digitale nei laboratori RAI di Torino, orientandosi soprattutto alla ritrattistica e alla fotografia di paesaggio. I suoi scatti primari, elaborati tramite programmi dedicati, diventano elementi di una vertiginosa manipolazione spesso dagli esiti astratti. Un’ossessione generativa e proliferante, declinata in formati svariati e inconsueti, talvolta riportata su materiali propriamente non fotografici. Dalle imponenti gigantografie di kouroi, presentate nel 2003 al Museo Archeologico di Napoli, attraverso gli esperimenti di patterns su carte speciali (come le recentissime tappezzerie del 2014), fino alla sintesi tra fotografia e pittura, sperimentata nelle serie sui pigmenti naturali (sempre del 2014), l’artista è infine approdato ad un nuovo territorio espressivo, dalla storia nobile e antica, come l’arazzeria.
Tapestries propone tre esempi di arazzo digitale, nati da files distillati ed elaborati al computer, e quindi trasferiti per la loro realizzazione finale su telai a controllo numerico di ultimissima generazione. Il risultato, straordinario nella sua complessità di fattura e per la ricca gamma di cromatismi e soluzioni materiche messe in atto, è un perfetto esempio di come si possa coniugare la tradizione fotografica più antica con l’estrema modernità dei supporti, dei materiali e delle soluzioni interpretative. Sono lavori dal grande respiro ideale, più che decorativo, capaci di trasformare la galleria in un’inedita caverna del bello intelligibile.
In occasione della mostra torinese, oltre agli arazzi, verrà anche presentato al pubblico un portfolio in dieci esemplari che racchiude le tre immagini divenute arazzo, stampate però su carta Hahnemühle. Tapestries sarà aperta al pubblico torinese fino alla fine di giugno 2015.
Paul Thorel (Londra, 1956), è un fotografo italo-francese con studio a Napoli e Parigi. Ha iniziato ad esporre in Italia e all’estero fin dalla seconda metà degli anni ’80. Sue personali sono state organizzate in spazi pubblici e privati, musei ed istituzioni. Sue opere sono conservate in importanti collezioni internazionali. Tapestries è la sua prima personale con Guido Costa Projects.
In concomitanza con Tapestries di Paul Thorel, inaugurano anche le gallerie In Arco – La Sindone e l’impronta dell’Arte -, e Alberto Peola – Eva Frapiccini, Selected Memory/Selected.
Immagine: Distanza secondaria n.4, 2013
Vernissage 17 aprile ore 18,30
Guido Costa Projects
via Giuseppe Mazzini, 24 Torino
dal lunedì al sabato, dalle 15.00 alle 19.00