Professione fotoreporter. Il percorso espositivo e' suddiviso in 5 sezioni che rappresentano le tematiche piu' importanti della sua produzione: la distruzione delle citta' italiane dopo la seconda guerra mondiale, la ricostruzione e la ripresa economica, il sud Italia e la Sardegna, la nascita dei concorsi di bellezza e la ripresa del cinema, i ritratti degli artisti e degli intellettuali.
a cura di Kitti Bolognesi e Giovanna Calvenzi
Palazzo Madama celebra l’opera del fotografo Federico Patellani (Monza 1911 - Milano 1977). La mostra, che gode del Patrocinio della Città di Torino ed è inserita nel calendario ufficiale di ExpoTo, nasce dalla collaborazione fra Palazzo Madama, Museo di Fotografia Contemporanea e Silvana Editoriale.
L’esposizione rientra nel programma Neorealismo. Cinema, Fotografia, Letteratura, Musica, Teatro. Lo splendore del
vero nell’Italia del dopoguerra 1945-1968, un progetto del Museo Nazionale del Cinema di Torino. Federico Patellani è stato il primo fotogiornalista italiano e uno dei più importanti fotografi italiani del XX secolo, la cui produzione – realizzata nella quasi totalità per i giornali – è oggi conservata presso il Museo di Fotografia Contemporanea di Milano-Cinisello Balsamo (per deposito di Regione Lombardia). Da questo ricchissimo materiale sono state selezionate circa 90 fotografie in bianco e nero, individuando le immagini che meglio rappresentano le tappe fondamentali della carriera di Patellani dalla fine della Seconda guerra mondiale alla metà degli anni Sessanta, quando il fotografo si dedicò soprattutto alla fotografia di viaggio.
Il percorso espositivo è suddiviso in cinque sezioni che rappresentano le tematiche più importanti della sua produzione:
la distruzione delle città italiane alla fine della Seconda guerra mondiale, la ricostruzione e la ripresa economica, il
sud dell’Italia e la Sardegna, la nascita dei concorsi di bellezza e la ripresa del cinema italiano, i ritratti degli artisti
e degli intellettuali.
Patellani riunisce in sé la figura di giornalista e di fotografo, figura che lui stesso definì in un articolo apparso su “Fotografia” (Editoriale Domus) nel 1943 giornalista nuova formula, ovvero un giornalista che, forte della lezione del cinema,
riesce a catturare immagini “viventi, attuali, palpitanti”, cogliendo il movimento e il sensazionale.
Si avvicina alla fotografia dopo la laurea in Legge, durante il servizio militare in Africa nel 1935, quando documenta con
una Leica le operazioni del Genio Militare italiano. Nel 1939 collabora con “il Tempo” di Alberto Mondadori, settimanale
che si rifaceva all’esperienza di “Life” adattandola alla realtà italiana, che allora costituiva un luogo di incontro di letterati
e intellettuali fra cui Carlo Emilio Gadda ed Eugenio Montale.Sensibile e colto narratore, Patellani è stato testimone di tutti gli eventi che segnano la società italiana del dopoguerra: dal referendum monarchia-repubblica all’occupazione delle terre nell’Italia meridionale, dal lavoro nelle campagne e
nelle fabbriche alla nascita dei concorsi di bellezza, dal mondo del cinema a quello dell’arte e della cultura, alle foto di
moda. Nel 1946 parte per un viaggio nel sud – che ripeterà per diversi anni – con gli architetti Lina Bo e Giuseppe Pa-
gani, verso le “gravissime rovine causate dalla disperazione tedesca e dalla lentezza alleata nella fase conclusiva della
battaglia per la liberazione di Roma”, come scriverà nel 1977. Realizza importanti reportage in varie zone d’Italia, fra cui
Puglia e Sardegna, sede del famoso lavoro sui minatori di Carbonia, realizzato nel 1950.
Federico Patellani racconta un’Italia che cerca di dimenticare il passato recente e di ritrovare le proprie radici, di co-
struire un senso di appartenenza e una capacità di partecipare alla vita civile in un Paese che sta cambiando pelle, da
contadino sta diventando industriale.
Oltre alla cronaca, con uguale curiosità si dedica al costume, celebri le sue fotografie sui neonati concorsi di bellezza,
scorciatoia di emancipazione e di speranza per molte giovani donne che desideravano lasciarsi alle spalle le miserie della
guerra. Cresciuto alla scuola del cinema (già nel 1941 aveva lavorato con Mario Soldati per il film Piccolo Mondo Antico),
Patellani è amico di Carlo Ponti, Mario Soldati, Dino De Laurentiis, Alberto Lattuada e con loro stabilisce un sodalizio
professionale che lo rende testimone privilegiato sul set di molti film girati in Italia. Ritrae così tutti i più importanti attori
e registi, da Totò a Sofia Loren, da Ingrid Bergman a Gina Lollobrigida, da Silvana Mangano a Elsa Martinelli, da Anna
Magnani a Giulietta Masina, da Fellini e Visconti a De Sica.
Parallelamente frequenta artisti e letterati, salotti mondani e studi di pittori (Thomas Mann, Carlo Carrà, Giuseppe
Ungaretti, Elio Vittorini, Ardengo Soffici, Filippo de Pisis). Le sue fotografie sono ancora oggi incredibilmente attuali
perché prive di retorica; appare evidente come nel suo lavoro egli sia mosso da un sincero interesse documentario, gli
stia a cuore solo la possibilità di documentare la realtà in modo sincero.
Il suo lavoro conserva un incredibile sguardo attuale e testimonia, a posteriori, gli sforzi compiuti dagli italiani per la co-
struzione di un’identità comune, fatta di molti intrecci, di sfumature culturali e di costume.
Ufficio stampa Museo di Fotografia Contemporanea
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Palazzo Madama – Corte Medievale
piazza Castello - Torino
Orari
Da martedì a sabato dalle 10.00 alle 18.00
(ultimo ingresso ore 17.00)
Domenica dalle 10.00 alle 19.00
(ultimo ingresso ore 18.00)
Chiuso il lunedì
Biglietti
Intero: 8 € (nel prezzo del biglietto è compresa
l’audioguida).
Ridotto: 5 €, ragazzi tra i 15 e i 18 anni;
aziende convenzionate; gruppi di almeno 15 unità
(nel prezzo del biglietto è compresa l’audioguida).
Omaggio: bambini da 0 a 14 anni; persone con disabilità;
dipendenti Fondazione Torino Musei; abbonamenti Musei
Torino Piemonte; abbonamenti Torino + Piemonte Card
guide turistiche con tesserino di abilitazione.
È compresa l’audioguida.