All'Opera. In questa mostra l'artista propone una produzione di lavori svincolati dal palcoscenico, perche' configurati come veri e propri quadri.
a cura di Barbara Martusciello
La mostra ed evento all’Opera, curata dal Critico Barbara Martusciello, ha un titolo che gioca con la biografia di Fabrizio Onali che si è specializzato e lavora come Costumista nel campo del Teatro e dell’Opera lirica. Personalità stimata e conosciuta, anche per importanti collaborazioni di settore – tra le tante, con il Premio Oscar Gabriella Pescucci; con Marzot-Manzù, con Pier Luigi Pizzi, con la celebre Ditta Tirelli, con Anna Anni che, per l’Otello (1986) di Franco Zeffirelli, ebbe, con Maurizio Millenotti, la nomination all’Oscar; e con Piero Tosi, con Quirino Conti per la Tosca e per il celebratissimo Falstaff entrambi per la regia di Gigi Proietti e, infine, con Otello Camponeschi –, si presenta al pubblico dell’arte con una produzione di opere svincolate dal palcoscenico perché configurati come veri e propri quadri.
Formatosi, negli anni dell’Accademia di Belle Arti a Roma con l’artista e insegnante Toti Scialoja e debitore delle esperienze polimateriche primigenie di Enrico Prampolini, della Rougena Zátková, degli ardimenti informali pieni di pathos di Alberto Burri e in sintonia con le “cuciture” di Maria Lai, Fabrizio Onali rende evidente quanto l’arte “si faccia con tutto”, secondo la felice indicazione di Angela Vettese. Infatti, recupera scarti di lavorazione dei laboratori teatrali e indumenti di scena rovinati ridando loro nuova vita, riusandoli in assemblaggi baroccheggianti pieni di festosa allegria. Giocando con i tessuti, con la morbidezza e la rigidità delle stoffe, le sovrapposizioni, le colorazioni, cucendo tra loro organza, lino, raso, broccati, pizzi, nastri, reti, “corpetti rotti, sete antiche e chimono trapuntati d’oro”, graffiandoli, incidendoli, tingendoli, incollandoli, li manipola per dar loro la consistenza e la conformazione di materia pittorica su tela e tavola. Accanto a questi quadri, che evidenziano una vitale poetica dei frammenti rigenerati e ricontestualizzati, in mostra ci sono anche coinvolgenti proiezioni – da: Il Flauto magico; Le nozze di Figaro; Rigoletto; Edipo Re –, alcuni splendidi costumi – magnifici kimono della Madama Butterfly, corpetti-animalier del Flauto Magico, un vestito dell’Aida – e acconciature – dall’Edipo Re – che esibiscono la partenza creativa teatrale di Onali e sono un punto da cui si sviluppa la prosecuzione del suo talento come artista.
Inaugurazione: giovedì 23 aprile 2015 dalle ore 18
Studio Orizzonte
via Barberini 60 – Roma
Orari: 15-20
ingresso libero