Riccardo Fontanelli
Emilio Piacentini
Donatella Giordano
Giorgio de Finis
Donatella Giordano
Periscopio esemplare. Performance. La lettura del luogo architettonico compone un periscopio di natura umana costituito dall'artista stesso e da un collaboratore all'interno e all'esterno dell'edificio.
a cura di Donatella Giordano
performer: Riccardo Fontanelli, Emilio Piacentini, i visitatori
con un testo di Donatella Giordano e una nota di Giorgio de Finis
Dai primi esemplari documentati alle forme più complesse, il periscopio vanta diversi utilizzi nel tempo, con funzioni sempre più specifiche impiegate nei carri armati, nelle trincee e soprattutto nei sommergibili, tanto conclamati nei romanzi d’invenzione.
Di fatto si tratta di uno strumento ottico che consente l’osservazione di un panorama esterno da una posizione situata al di sotto dell'obiettivo. Tecnicamente, nella sua forma più rudimentale, si compone di due specchi piani posizionati alle estremità di un tubo che, disposti parallelamente a 45 gradi, si rinviano una immagine riflessa restituendo della realtà una visione parallela.
La lettura del luogo architettonico da parte dell’artista compone, per la sola durata della performance, un periscopio di natura umana costituito dall’artista stesso e da un collaboratore posizionati rispettivamente all’interno e all’esterno dell’edificio. Un esemplare in forma di performance unico nella sua specie volto a mettere a fuoco una frazione di spazio esterno con la compartecipazione attiva dell’osservatore, che ne consente la regolazione e l’orientamento in rapporto al suo proprio occhio e che avvia un’osservazione critica della realtà partendo dal suo inalienabile doppio.
Il progetto di Piacentini codifica nell’abitacolo di un sommergibile lo spazio interno di Condotto C. In tal modo ciò che è stato a suo tempo uno spazio d’artista, ideato da Marco Bernardi e funzionante tra il 2008 e il 2010, dopo lunga “sommersione” riemerge nello stesso territorio in cui gravitava. Nel limitrofo Spazio Y apre lo stesso giorno il ciclo di mostre “6 di sabbia” a cura di Alessia Carlino con una installazione di Francesco Petrone. Le due realtà espositive si confrontano in un’azione d’approccio sperimentale e di scambio dialettico.
Mercoledì 13 maggio ore 19-22
Condotto C
via Filippo re, 8a Roma
ingresso libero