Flavia Bigi
casaluce
geiger & synusi@cyborg
Juliana Herrero
Sissa Micheli
Francesca Romana Pinzari
La mostra investiga come l'energia interagisca con il fusso della vita in campi diversi. Opere di Flavia Bigi, casaluce/geiger & synusi@cyborg, Juliana Herrero, Sissa Micheli, Francesca Romana Pinzari.
Dom umenia/Kunsthalle Bratislava è lieta di ospitare la mostra collettiva dal titolo Transizioni di
energia, a cui partecipano le artiste Flavia Bigi, casaluce/geiger & synusi@cyborg, Juliana
Herrero, Sissa Micheli, Francesca Romana Pinzari. Cinque artiste internazionali, che vivono in
Austria, Francia, Italia e Slovacchia e viaggiano tra queste nazioni, indagano diverse forme di energia
e le sue transizioni.
L’esposizione Transizioni di energia investiga come l’energia dell’individuo e dell’ambiente
interagisca con il fusso della vita in campi diversi. La società moderna è quasi del tutto dipendente
dall'energia sfruttata per lo più a livello industriale (in particolare nella sua forma meccanica, elettrica,
chimica e termica) in tutti i suoi processi produttivi e organizzativi. Altre forme di energie, che i
dizionari e le enciclopedie non citano, sono quelle spirituali, passionali, sociali, che “fanno muovere”
anch’esse l’umanità da tempi remoti. A tali forme di energie l’arte dedica le sue rifessioni, così come
lo fanno anche le cinque artiste di questa mostra.
Flavia Bigi focalizza la sua ricerca sull’energia spirituale. La sua installazione Pay Attention II (2015)
è formata da sette volumi cubici, che alludono al dogmatismo di molti culti imprigionati dentro la loro
pretesa di perfezione immutabile. La superfcie nera è stigmatizzata e infranta da un simbolo religioso
e dal gioco di verità e illusione che si instaura. Al centro di tale installazione circolare appare l’icona
di un viso umano realizzata in vetro su cui l’artista ha inciso la formula matematica dell’energia: E =
mc². Bigi pone così l’individuo al centro dell’universo, atto di memoria rinascimentale che lascia
afforare le sue radici toscane.
L’approccio flosofco di casaluce/geiger & synusi@cyborg analizza il territorio post-human e il
fusso cyborg della vita tra il reale e il virtuale. L’artista si avvicina al tema dell’energia usando la sua
dimensione virtuale. La sua personalità multipla interagisce con altre entità, pervade le diverse
piattaforme di Internet sotto forma di un virus, che si trasforma visivamente in una crittografa sulle
opere fotografche, come mostrano i lavori REHAB (work in progress). Qui, l’energia deve essere
compresa come quel processo psico-fsico che chiede la riattivazione dei livelli energetici durante
un’esperienza borderline dove il soggetto non è né malato né sano. Il lavoro è una ricerca per un
dialogo tra ciò che è relazionato all’esperienza intima e personale, ma anche una metafora della realtà
tesa verso il mondo sociale, tra la dimensione legata al mondo naturale, all’acqua, all’aria, ai fanghi,
alla luce solare così come agli impulsi luminosi e alle onde elettromagnetiche. Un incrocio, anche in
questo caso, di una dimensione post-human con tutte le sue domande e rifessioni aperte che toccano
tutti noi.
Juliana Herrero affronta il tema dell’energia rielaborando elementi di found footage digitali, che
sono da lei frammentati e ricomposti musicalmente su vari livelli. Così come l’energia trasforma la
materia, il suo lavoro porta universi alienati dentro “scenari” surreali che producono atmosfere
emozionali in cui il pubblico si può immergere. I suoi “paesaggi” galleggianti, come Milieu,
investigano il concetto d’infnito e la costruzione di realtà contingenti, muovendosi dentro i limiti
sottili tra l’universo esterno e quello interiore e ne esplora il loro confne osmotico. L’ambiente
emettitore di Milieu, che sussurra messaggi destrutturati e informazioni raccolte dai social networks di
Internet, apre uno spazio di rifessione riguardo la relazione intima tra l’essere umano e la tecnologia
nell’era dell’iperconnettività. L’opera emerge attraverso un processo di trasformazione come un
rifesso di luce dentro una materialità e un suono eterei.
La video installazione di Sissa Micheli dal titolo A Mountain Phenomenon è dedicata alle variazioni
energetiche di luce. Le immagini di alcune montagne argentate appaiono muovendosi nello spazio
grazie alla loro proiezione su dei rifettori utilizzati in campo fotografco e cinematografco. Durante la
loro rotazione le montagne, realizzate con il materiale rifettente delle coperte di soccorso, riverberano
e interrompono la luce esaltando il potenziale energetico di essa. Strutture animate artifcialmente
sembrano sfdare le leggi fsiche della trasformazione dell’energia solare. Il suo uso ricorrente di fogli
d’alluminio usati per le coperte di salvataggio accentua la sensazione di stato d’emergenza e determina
una rifessione sulla nostra era. Se da un lato nei suoi lavori emerge il problema globale
dell’esaurimento delle energie naturali, dall’altro è costante la dimensione temporale.
Francesca Romana Pinzari è interessata alla transizione di energia nelle relazioni umane. Nel suo
video The frst time we kissed (2009) l'artista vuole cogliere qualcosa d’intimo e d’indefnibile come
l'emozione del primo bacio e renderla eterna. Ironicamente Francesca Romana Pinzari coglie questa
emozione romantica e poetica con strumenti tecnologici e clinici. Il video è stato attuato usando una
telecamera termica, due macchine ECG e due microfoni per registrare il suono dei battiti dei cuori. Il
progetto è stato possibile realizzarlo grazie alla collaborazione di due Università italiane che hanno
fornito gli strumenti tecnici necessari.
In occasione della mostra sarà pubblicato un catalogo con un saggio della curatrice dell’esposizione,
Lorella Scacco, in inglese e italiano.
La mostra è stata promossa dall’Istituto Italiano di Cultura a Bratislava ed è patrocinata
dall’Ambasciata d’Italia. Principale sponsor dell’evento è Slovenské elektrárne Slovakia.
Altri partners che supportano la mostra sono Bona Idea, BKA Bundeskanzleramt Österreich,
Istituto Austriaco di Cultura di Bratislava, Tenute Silvio Nardi, Ferrero.
Inaugurazione 28 maggio
Dom umenia / Kunsthalle Bratislava
Namestie SNP 12 Bratislava
mer-lun 17-21, ven 17-21
ingresso libero