Aspetti della pittura versiliese dal 1960 a oggi. Quattro pittori i cui dipinti mostrano la vitalita' di una tradizione che travalica i confini di un ambito locale per inserirsi nella storia della pittura figurativa versiliese.
La collezione Dati si costituisce, pur nelle diverse e varie acquisizioni presenti in mostra, intorno alle opere di quattro pittori: Altemura, Bastianelli, Cosci, Tommasi. Quattro pittori vissuti a Stiava (LU) i cui dipinti mostrano la vitalità di una tradizione pittorica che travalica i confini di un ambito locale per inserirsi a pieno titolo nella storia della pittura figurativa versiliese.
“Talvolta ci chiediamo come e perchè in una piccola zona del retroterra di Viareggio sia sorta una particolare passione per la pittura e la poesia e si siano formati in quell’ambiente artisti di considerevole spessore”. Così scriveva Dino Carlesi nella presentazione in catalogo di uno di questi artisti, Luciano Bastianelli, in occasione di una sua mostra del 1998: Ombre Incrociate.
In verità il fenomeno era già conosciuto, sottolineato da diversi operatori che hanno abitato o visitato, per lavoro o diletto, questo lembo di terra stretto tra i Comuni di Viareggio, Lucca e Pisa: il Comune di Massarosa appunto ricco di storie che, dalle grotte paleolitiche e dai villaggi etruschi, nel tempo sorti nel suo territorio, arrivano fino ai giorni nostri a fiorire in questa commistione di arte e cultura. La nostra mostra vuole sottolineare questo fenomeno andando a mostrare il lavoro di quattro pittori, attraverso la collezione Dati, cioè di Teresa e Rodolfo Dati amici dei quattro dei quali, fin dal loro esordio, hanno condiviso fortune e successi, euforie e sconforti.
Altemura, Bastianelli, Cosci e Tommasi, tutti nati intorno agli anni venti del secolo scorso nel territorio comunale di Massarosa (LU), e da subito attratti dalla pratica pittorica che poi ognuno di loro seguirà per strade proprie, facendone attività centrale del proprio vivere oppure secondaria ma tutti legati da una stessa passione e linguaggio, che è poi quello versiliese, di voler prediligere una pittura priva di leziosità che mira dritta al soggetto del quadro usando una tavolozza di colori sopiti, terrosi, amalgamati in invenzioni formali dove la scena rappresentata, nella sua naturalezza ed essenzialità, risponde più ai moti d’animo del pittore che non alle reali fattezze e cromie degli oggetti che l’abitano, dove la pittura sembra voler sconfinare dall’ambito estetico a quello esistenziale, se non sociale.
Accanto alle opere di questi pittori, che sono la spina dorsale della mostra, altre opere di artisti venuti poi nel tempo; generazioni più giovani che nel loro insieme vanno a formare e arricchire quell’incredibile caleidoscopio di colori e sapori che rendono la Versilia una terra singolare, amabile e amata, riottosa e gentile.
Ernesto Altemura (Stiava 1929) inizia a dipingere nel 1947. Nel 1952, si diploma Maestro d’arte e nel 1953 inizia la sua attività con l’esposizione presso il Principe di Piemonte di Viareggio con giovani pittori quali Angelo Jarusso e Giuseppe Banchieri. Si stringono da quel momento frequentazioni artistiche e durature amicizie tra cui Renato Santini, Eugenio Pardini, Serafino Beconi, Fausto Maria Liberatore, Giuseppe Martinelli, Vasco Giannini, e Mario Cosci. La critica dalla fine degli anni ‘50 ha sempre colto in lui una riproposizione della questione del realismo sottolineando come la sua pittura possa considerarsi già in parte un fenomeno post informale. Molteplici e costanti nel corso del tempo le mostre e i riconoscimenti alla sua opera.
Luciano Bastianelli è nato a Quiesa (LU) nel 1930. Fin da subito ha dimostrato attenzioni e attitudine alle arti ed ai suoi risvolti dividendosi nella sua carriera fra stilista, molto apprezzato nel mondo della calzatura, e artista sensibile nell'ambito della pittura.
Portato a diversi contatti in tutto il mondo per il suo lavoro, ha colto ogni occasione per affinare e far crescere il suo status pittorico, maturando esperienze preziose con confronti ed applicazioni degne delle migliori scuole. Ha tenuto mostre personali e collettive, partecipato a premi e concorsi di pittura, riscuotendo consensi e affermazioni. Ha vissuto tra Stiava e Firenze; negli ultimi anni si è trasferito a Lido di Camaiore (LU) dove è morto nel 2014.
Mario Cosci, è nato a Stiava nel gennaio 1922. Interrotti gli studi universitari per la chiamata alle armi nella 2a Guerra Mondiale, negli Anni Cinquanta, si dedica attivamente al dibattito culturale allora vivissimo in Versilia. Iscritto alla Accademia di Belle Arti di Firenze, frequentò i corsi di disegno e nudo. Nel ’50 inizia l’attività pittorica e si dedica nel contempo alla poesia ed al racconto. In quegli anni prende parte alle manifestazioni di pittura più importanti a livello regionale e nazionale, riscuotendo eccellenti riconoscimenti. Le sue opere si trovano in collezioni private e pubbliche, sia in Italia che all’estero. L’opera letteraria, che spazia dal ’59 al ’62 è composta da trentadue poesie e quattro racconti, pubblicati postumi nel libro “Perché qualcuno ci ascolti” edito da Pacini Fazzi di Lucca. Muore nel 1968 a soli 46 anni.
Nelson Tommasi è nato a Stiava nel 1929. Ha frequentato l’Istituto Musicale Boccherini di Lucca fino al quarto anno, quando ha dovuto interrompere il corso degli studi in seguito a una malattia del padre. Negli anni Cinquanta si avvicina alla pittura come autodidatta, sempre condizionato dagli impegni di lavoro che limitano il suo tempo e la sua applicazione alla passione artistica che così profondamente lo abita, portandolo a soggiornare in Germania e in Libia. mQuesta condizione non gli impedisce una continua ricerca che si afferma nel tempo con lo sviluppo di una personale tecnica pittorica ad affresco su juta, caratterizzata dalla vibrante sensibilità cromatica. Nonostante i diversi spostamenti, sempre per motivi di lavoro, è rimasto fortemente legato al suo paese natale, dove il nove gennaio 2004 si è spento all’età di 75 anni.
Maria Teresa Pierotti e Rodolfo Dati si sono sposati nel 1955. La loro casa diventa subito luogo di incontro di artisti: un piccolo cenacolo fatto di amicizia e convivialità, ma anche teatro di più o meno sopite rivalità, com’è costume di ogni mondo e ambiente artistico. Una piccola corte rinascimentale che nel tempo si è fatta ampia documentazione di un periodo tra i più fecondi della pittura versiliese. Vivono a Stiava nella loro accogliente casa piena di quadri e dipinti.
Altri artisti in mostra: Wilhelm Ballarin, Mario Calogero, Cardosi, Rubens Cavani, Esposito Casa, Marino Consani, Giampietro Cipollini, Carmen Cirillo, Fernando Coppola, Massimo Dati, Marco Dolfi, Eligio Di Volo, Loriano Geri, Krimer, Arturo Lini, Elios Lippi, Magliani, Giorgio Michetti, Tomy Muslinger, Mario Polloni, Antonio Possenti, Renato Santini, Antonella Salvetti, Beppe Serafini, Tofanelli, Tommasi Ferroni, Ian Twrdy, Giancarlo Vaccarezza, Enrico Valenti, Maria Stuarda Varetti, Viraggi, Enrico Viti, Zappini.
A cura del Circolo Miche Marcucci di Massarosa e Ufficio Cultura Comune di Massarosa. Cura critica Arturo Lini
Inaugurazione domenica 31 maggio alle ore 17
Villa Gori
via Della Misericordia, Stiava, (LU)
Orario: giovedì e venerdì dalle 15,00 alle 18,00; sabato e domenica dalle 18,00 alle 22,30
ingresso libero