Gli artisti in mostra non si limitano a fotografare la Natura ma attuano un'analisi attenta del paesaggio volta a cogliere aspetti ed elementi differenti.
Cosimo Filippini
Silvia Mariotti
Alice Pedroletti
Nella splendida cornice del Parco di Monza e nell’incantevole location del Saint
Georges Premier, Villa Contemporanea presenta una mostra di fotografia.
La natura, elemento dominante di questo posto incantevole, attraverso le immagini
dei tre artisti, entra nel locale e si manifesta in tutta la sua forza.
Gli artisti presentati non si limitano a fotografare la Natura ma attuano un’
analisi attenta del paesaggio volta a cogliere aspetti ed elementi differenti.
Le immagini selezionate rappresentano dei paesaggi “mentali”, luoghi non
riconoscibili, spesso privi della presenza umana. Immagini che si rendono
pittoricamente astratte.
Tutti e tre gli artisti cercano di stabilire una relazione tra ciò che è naturale e
ciò che è artificiale; l’occhio fotografico si sofferma su particolari e situazioni
sfuggenti o anomale.
Cosimo Filippini
ci restituisce immagini liriche di paesaggi incontaminati e privi della presenza
dell’uomo; nei suoi scatti, la Natura si presenta in tutta la sua bellezza nella vasta gamma
cromatica degli elementi. Il suo è un approccio focalizzato sulla rappresentazione della
realtà secondo un criterio di verità. Le sue immagini, realizzate usa
ndo un banco ottico, diventano
strumenti per indagare lo spazio e la percezione.
Silvia Mariotti
si sofferma sui luoghi e sulle persone,
si interroga su ciò che vede. In questa serie,
presentata al Museo di Arte Contemporanea di Lissone, Silvia cerca di palesare un fallimento. Nei
suoi scatti sono evidenziate delle azioni svolte in uno scenario indefinito, non riconducibile a
nessun contesto
specifico. Altrettanto anonimi risultano essere i soggetti delle foto, i quali svolgono
delle azioni misteriose. L’atto che li impegna non è importante nel momento in cui si concretizza,
bensì nella sua fase transitoria, quando cioè il gesto deve ancora compiersi.
Alice Pedroletti
indaga la relazione tra uomo e territorio.
L’artista identifica avvenimenti piccoli o
grandi, passati o in corso, in cui ambiguamente la relazione tra Uomo-Natura si svela, invertendo
la percezione stessa di quello che vediamo o crediamo stia accadendo. Siamo spettatori di eventi
lontani, di segni destinati a svanire, possiamo solo intuire senza avere la certezza di quello che sta
accadendo. La sua ricerca è legata alla costruzione di un immaginario che rappresenti la
celebrazione ultima di un atto, di un ricordo, di una persona, di una collettività.
Domenica 28 giugno 2015
12.30 – 15.00 brunch (prenotazione obbligatoria)
18.30 – 21.00 aperitivo
Saint Georges Premier
viale Vedano 7, Ingresso Porta Vedano, Parco Reale, Monza