Atelier Bragaglia
Ghergo
Francesco Krivec
Federico Garolla
Nino Migliori
Mario Giacomelli
Ferdinando Scianna
Gianni Berengo Gardin
Maria Mulas
Luca Maria Patella
Renato Begnoni
Giovanni Gastel
La mostra presenta una selezione dei principali autori che hanno caratterizzato con le loro opere la ritrattistica della fotografia italiana dall'inizio del XX secolo ad oggi.
Vent’anni fa, nel 1995 il Museo di Storia della Fotografia Fratelli Alinari di Firenze, presentò al Padiglione Italia della Biennale di Venezia la mostra L’io e il suo doppio. Un secolo di ritratto fotografico in Italia curata da Italo Zannier con la collaborazione del Direttore del Settore Arti Visive della Biennale Jean Clair di Susanna Weber e Daniela Cammilli.
Cento anni prima, nell’aprile 1895, la Regina Margherita aveva inaugurato la prima Biennale di Venezia “…certo non immaginando - come ricordò nel 1995 Claudio De Polo nella sua presentazione del catalogo – che un’arte allora ritenuta “minore” come la fotografia sarebbe un giorno entrata, con tutti gli onori, a far parte dell’esposizione…”.
Dalla mostra del 1995 sono passati altri vent’anni durante i quali la fotografia tradizionale e i suoi meccanismi (impressione di un negativo e quindi stampa “chimica”) è diventata qualcosa d’altro. La mostra presenta una selezione dei principali autori che hanno caratterizzato con le loro opere la ritrattistica della fotografia italiana dall'inizio del XX° secolo ad oggi dagli Atelier Bragaglia e Ghergo, a Francesco Krivec, Federico Garolla, Nino Migliori, Mario Giacomelli, Ferdinando Scianna, Gianni Berengo Gardin, Maria Mulas, Luca Maria Patella, Renato Begnoni, Giovanni Gastel e molti altri ancora.
Un prologo iniziale riguarderà la ritrattistica del XIX secolo (dagherrotipi, carte salate, stampe all'albumina ).
Inaugurazione 24 luglio ore 21
Galleria Civica d'Arte "Celso e Giovanni Costantini"
piazza Indipendenza Castions Zoppola
sab-dom 15-19
ingresso libero