Things behind. I dipinti esposti trattano il tema dell'occhio e dello sguardo soffermandosi sulla natura sorgiva e peculiare dell'atto del vedere.
Luca Tommasi è lieto di annunciare la personale di Matteo Montani dal titolo Things behind che si terrà dal 17 settembre al 31 ottobre 2015 presso gli spazi di Via Tadino 15 a Milano. In mostra una decina di grandi olii su carta abrasiva riportati su tela dell’ultimo periodo creativo dell’ artista romano.
Nei nuovi lavori di Montani, l'artista ritrova il blu reale dei suoi esordi alla galleria l'Attico di Roma e amplia il respiro di quelle visioni celesti attraverso l'uso dell'oro, del bianco e di un blu oltremare profondo. Queste nuove opere trattano il tema dell'occhio e dello sguardo soffermandosi sulla natura sorgiva e peculiare dell'atto del vedere. Le sue carte abrasive sembrano trattenere, come l'umor vitreo sulla retina, i bagliori di una luce che si fa epifania di un paesaggio trascendente. Dice l’artista: “Questo mio uso del Blu in realtà è qualcosa che va oltre me stesso. E' la possibilità di tradurre con una serie di segni qualcosa che non proviene da una riflessione estetica. In questi schermi luminosi fatti di acqua e cielo, che non sono mai acqua e cielo, ma sempre una sorta di salto dimensionale di questi elementi, mi rendo conto di attingere - nel farsi dell'opera - a una conoscenza latente, che è come aprire una diga e lasciar scorrere. Mi impressiona molto quando dopo il crepuscolo tutto è avvolto da questo velo di blu.
A me questo blu fa pensare ad una sorta di membrana che vela e svela un arcano potentissimo. Mi fa pensare all'accadimento, ovvero l'attimo nel quale c'è la possibilità di passare, di infilarsi in un varco, di conoscere mediante un senso che origina dallo sguardo, ma si dilata e allo stesso tempo penetra all'interno e si cristallizza, come scriveva Munch, “nel rovescio della palpebra”. Poi c'è un discorso di Mimesi, che non è più la mimesi della natura, ma la mimesi del naturans, cioè del farsi. Parlo di una pittura che si fa natura nel suo farsi e che imita i movimenti della natura e non la superficie delle cose. Muovo il foglio in alto e in basso a destra e a sinistra, ecco il vapore che sale, la pioggia che scende, il vento che sposta, l'acqua che scorre, il cerchio che si fa concentrico. E tutto questo movimento alla fine compone sempre un paesaggio autogeno, incredibilmente autogeno, ma puntuale”.
Matteo Montani nasce a Roma nel 1972. Si diploma al liceo artistico e nel 1997 all’ accademia di Belle Arti Sezione Pittura (Urbino/Roma). Giovane vincitore del Premio Suzzara nel 2000, è finalista al premio Lissone nel 2007 , al premio Cairo nel 2008 e al Premio terna nel 2009. Partecipa alla 15 Quadriennale d’arte di Roma e riceve il premio speciale della Giuria alla 64 edizione del Premio Michetti. Partecipa a numerose collettive e allestisce personali in gallerie private e spazi pubblici. I suoi lavori sono presenti in importanti collezioni in Italia e all’estero. Tra queste: Novartis Corporated, Florida, , Museum am Dom, Wuerzburg, Museum Burg, Miltemberg, Fondazione La Quadriennale, Roma, Fondazione VAF, Milano/Francoforte, Collezione Unicredit, Milano, Collezione Arte Fiera, Bologna
Inaugurazione 17 settembre ore 18,00
Luca Tommasi Arte Contemporanea
via Tadino, 15 (entrata anche da via Casati) Milano
martedì - sabato ore 13-19
ingresso libero