'Movimenti Marginali' di Rosalia Filippetti e' un viaggio nella realta' che ci circonda quotidianamente. L'idea base del lavoro di Roberto Strano nasce dal desiderio di narrare il matrimonio con uno stile libero, quasi giornalistico. Le opere presentate da Lucio Passerini sono xilografie e sculture in legno.
Inaugurazioni 3 Giugno, ore 18
PUNTOSanFedele
Rosalia Filippetti
Movimenti Marginali
Roberto Strano
Foto da un matrimonio
mostre a cura di Denis Curti
'Movimenti Marginali' è un 'viaggio' nella realtà che ci circonda quotidianamente. Una realtà 'marginale' fugace, che scorre incessantemente davanti agli occhi, come in un film lasciandoci una percezione distorta, come di un sogno al risveglio.
Immersi nel flusso dei nostri pensieri, scorgiamo volti di cui non distinguiamo i tratti, semplici gesti che rimandano ad altro, figure immerse in paesaggi surreali o imprigionate in movimenti spiraliformi. Frammenti dell'io cercati nella fuga degli istanti, negli attimi di vita in transito.
Movimenti Marginali è una serie fotografica cominciata nel 2001 e attualmente composta da 40 immagini.
Un genere fotografico trascurato dai più, si rivela qui occasione di sperimentazione e di ricerca.
L'idea base del lavoro di Roberto Strano nasce dal desiderio di narrare il matrimonio con uno stile libero, quasi giornalistico, documentando le diverse fasi della cerimonia, dai frenetici preparativi in casa alla vestizione, ai festeggiamenti, al banchetto nunziale. Quindi, le differenze tra il matrimonio religioso celebrato in chiesa e quello civile.
L'attenzione del suo reportage si concentra su di un matrimonio tradizionale del Sud, che perpetua momenti legati a riti e costumi antichi, come quello rappresentato dall'albero dei soldi (le banconote vengono sistemate su un tavolo, dando a esse una forma di un albero, simbolo di vita e benessere) o quello della sposa accompagnata sino all'uscio di casa, dove è attesa dal promesso sposo che la condurrà in Chiesa per la celebrazione del rito religioso, rendendo così pubblico e formale il distacco dalla donna dalla famiglia d'origine.
Nell'immagine un'opera di Rosalia Filippetti
SpazioApertoSanFedele
Lucio Passerini
Addizione e Sottrazione - Tre stanze
a cura di Marco Vitale
Le opere presentate da Lucio Passerini sono xilografie e sculture in legno.
Tutte condividono una genesi che l'autore sintetizza nella dialettica del sommare e del sottrarre. Ognuna nasce da un processo di accumulazione di elementi e di sottrazione di parti da un intero.
A uno sguardo d'insieme, le xilografie si presentano come forme semplici, strutture elementari, immagini in bianco e nero.
Da vicino le superfici appaiono animate: sono costruite mediante un ridotto repertorio di segni che si ripetono con piccole varianti, si sommano e costruiscono tessiture pacate ma non monotone, una scrittura indecifrabile, percorsi che l'occhio può seguire fino a perdersi.
Tuttavia, tale risultato è ottenuto, di fatto, attraverso tagli, mediante una sottrazione metodica di materia. Ogni tratto che viene inciso corrisponde a una piccola amputazione della matrice, fatta per conquistare spazio al bianco. L'immagine viene definita togliendo poco a poco spazio al buio.
Le sculture appaiono distinte in due categorie: alcune si mostrano come costruzioni, composte di numerosi elementi semplici (di nuovo l'addizione), altre come blocchi massicci di legno che, attraverso pochi tagli, perdono la loro forma di origine, il legame con l'albero da cui sono tratte, per acquistare una forma nuova, artificiale, frutto di un disegno. Anche in questo caso, forme essenziali. Il legno denuncia le tracce lasciate dagli strumenti usati per lavorarlo e al tempo stesso mostra la propria fibra naturale.
orario:
dal martedì al venerdì
16-19 (mattina su richiesta)
ingresso libero
San Fedele Arte
via Hoepli 3a-b
20121 Milano