La mostra raccoglie una ventina di opere su carta, realizzate ad inchiostro, olio, tempera e matita, fra cui spiccano per intensita' e bellezza l'interno di uno studiolo ripensato in chiave serotina, come se le ombre della notte si fossero posate, blu indaco e azzurre, sugli oggetti e sui mobili, a delineare una sorta di razionale ed elegante, tecnicamente perfetto, sogno ad occhi aperti. (Marianna Accerboni)
A cura di Marianna Accerboni
Inaugurazione sabato 12 giugno alle ore 18.30
“Il mondo sgargiante e raffinato di Marcello Dudovich è racchiuso in questa mostra, che raccoglie una ventina di opere su carta, realizzate ad inchiostro, olio, tempera e matita, “ scrive Accerboni “fra cui spiccano per intensità e bellezza l’interno di uno studiolo ripensato in chiave serotina, come se le ombre della notte si fossero posate, blu indaco e azzurre, sugli oggetti e sui mobili, a delineare una sorta di razionale ed elegante, tecnicamente perfetto, sogno ad occhi aperti.
Accanto a tali lavori la rassegna propone una sequenza di bozzetti che ritraggono con segno agile ed essenziale diversi atteggiamenti dell’ideale femminile, sottilmente sensuale e squisitamente chic, che rappresentò per il grande artista triestino il veicolo primo di quel sistema visivo di comunicazione, di cui fu cultore antesignano in Italia ed in Europa. Dalle opere esposte traspare anche la sua passione per la moda, che lo vide illustratore in tale campo nonchè disegnatore della pagina mondana della rivista tedesca d’avanguardia “Simplicissimus†ed inviato speciale per conto di quest’ultima nelle località più à la page dell’Europa degli anni Venti. Interessanti a tal proposito appaiono alcuni bozzetti preparatori per la copertina de “La letturaâ€, rivista mensile del “Corriere della sera†edita tra la fine degli anni Venti e i primi anni Trenta.
La mostra propone un rapido ma significativo excursus della produzione realizzata tra il 1910 e gli anni Cinquanta dal grande cartellonista italiano, che fu pure decoratore e pittore, e ne testimonia l’evoluzione del gusto. Formatosi all’Accademia di Monaco con Franz von Stuck, attivo in Germania ma soprattutto a Milano, Dudovich fu infatti capace di infondere al messaggio pubblicitario e all’illustrazione dei colpi di scena di grande valenza cromatica ma anche, a partire dagli anni Trenta, una essenzialità già propria del linguaggio razionalistaâ€.
Marianna Accerboni
Orario: da martedì a sabato: 10.30 - 12.30 / 16.30 - 19.30
Galleria Cartesius – via Carducci 10 – 34133 Trieste