Fome dell'immagine e forme del colore
Fome dell'immagine e forme del colore
Nella sala delle mostre temporanee del Museo d'arte delle Generazioni italiane del '900 di Pieve di Cento, s'inaugura il 4 settembre prossimo (chiusura 17 ottobre 2004)la mostra Antonella Cappuccio / Anna Donati. Forme dell'immagine e forme del colore, che prosegue i Confronti da Museo, formula espositiva avviata nel 2001. In questo caso, come già nella mostra Finzi/Zotti, saranno messi a confronto un discorso iconico (Cappuccio) ed uno aniconico (Donati), per far intendere meglio ai visitatori le specificità espressive dei due versanti dell'arte.
Dopo i Confronti da Museo tutti al maschile (Biglione/Bulgarelli, Finzi/Zotti, De Sanctis/De Simone/Pasotto, Zancanaro/Ferroni/Zunica/Kattinis), si tratta del primo confronto da museo tutto al femminile. Una mostra, senza alcun dubbio di grande interesse artistico, ma che potrà stimolare nuove conoscenze del fondamentale ruolo della creatività femminile nell'arte e nel progresso della civiltà umana.
La Cappuccio, che è stata costumista ed è la madre dei Muccino, il regista Gabriele ed il soggettista e attore Silvio (tra l'altro, è apparsa nel cammeo iniziale del film L'ultimo bacio), espone 32 opere, dal ciclo dei Costumi al ciclo Labirinto, fino ai recentissimi Cruciverba, presentati in catalogo da un testo critico di Guglielmo Gigliotti, la Donati, che ha avuto trascorsi di stilista, presenta 40 opere, che comprendono oltre 30 dipinti messi tra le parentesi degli iniziali vetri incisi e delle recenti sculture in vetro, tutti considerati in catalogo da Giorgio Di Genova, il quale ha firmato anche la Premessa, in cui analizza le convergenze e divergenze delle due artiste.
Oltre che di percorsi e di linguaggi, il presente è un confronto anche generazionale tra un'artista della generazione anni Quaranta ed un'artista della generazione anni Cinquanta. Infatti Antonella Cappuccio è nata a Ischia nel 1944, da dove s'è trasferita a Roma, Anna Donati è nata a Potenza Picena nel 1951, ma ha costruito la sua carriera artistica a Civitanova Marche, dove ormai è residente da decenni.
Ambedue le artiste mostrano nei loro discorsi una personale irrequietezza di ricerca, che impone la Cappuccio sia per il suo sperimentare tecniche e soluzioni diverse, anche metamorfiche, sia per la sua straordinaria capacità di disegnatrice, attestata in fogli in cui inserisce complementari testi scritti, e rivela la mobilità nelle morfologie della geometria colorata della Donati, la quale ha forte propensione alla trasparenza, aspetto che dai vetri si riverbera nella pittura.
Già queste componenti sarebbero sufficienti a coinvolgere i visitatori. Tuttavia nella Premessa Di Genova ha voluto sottolineare l'importanza di questo confronto tutto al femminile che 'per certi aspetti potrebbe farci ragionare sulle radici dell'arte', perché 'la pittura e la scultura nella preistoria era nelle mani delle donne', precisando che 'la creatività è un prodotto dell'Archetipo del Femminile' e portando diversi esempi, sia riferiti alla mitologia che alla psicoanalisi ed alle ricette di pittura del XV secolo, che attestano queste radici, ignorate dalla maggior parte degli studiosi e delle stesse donne.
ANTONELLA CAPPUCCIO. Nata a Ischia nel 1944, si trasferisce bambina a Roma con la famiglia, dove tuttora vive e lavora. Uscita giovanissima dall'Accademia di Costume di Roma, lavora per il cinema e poi per la RAI-TV come costumista fino alla nascita del terzo figlio, Silvio. Da allora abbraccia a tempo pieno il mestiere di pittrice già intrapreso, con comprensibili difficoltà , dall'inizio degli anni Settanta. Le prime mostre personali risalgono al 1976, l'ultima è del 2004 alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma. In oltre trent'anni di attività la Cappuccio ha prodotto opere per le Istituzioni (Arma dei Carabinieri), per la Chiesa (molte sue opere sono in Vaticano), per lo Stato e per collezionisti in Italia e all'estero. Tra il 2003 e il 2004 ha realizzato un grande dipinto su un'unica tela di 270 mq per il nuovo Mariott Hotel di Roma, intitolato Roma Pagana, Roma Cristiana.
Anna Donati. Nata a Potenza Picena (MC) nel 1951, si è diplomata presso l'Istituto Sta-tale d'Arte di Macerata. In occasione di brevi e numerosi soggiorni a Roma inizia l'attività di grafico, si cimenta con l'arte applicata e matura diverse esperienze (architettura e moda). Dopo un periodo vissuto a Modena, è tornata nelle Marche per iscriversi all'Accademia di Belle Arti di Macerata sotto la direzione di Remo Brindisi. La frequentazione di Palazzo Buonaccorsi sede dell'Accademia, è stato un momento che ha, comunque, galvanizzato la sua tensione artistica, inducendola a sperimentare ogni forma espressiva, dalla grafica tout court a quella pubblicitaria, dalla moda all'arredamento, dalla pittura acrilica all'incisione. La sua tensione è sempre stata quella di sperimentare la specificità di ogni forma espressiva. Intensa l'attività espositiva della Donati, segna-ta da numerose partecipazioni a rassegne e mostre collettive, e da 35 mostre personali in Italia e negli Stati Uniti.
4-26 settembre 2004
In concomitanza dell'esposizione Confronti da Museo: Antonella Cappuccio / Anna Donati
nella Sala ospiti del Museo sarà presentata da Vittorio Riguzzi
ORETTA MAGNI. Natura: anima e colore
Inaugurazione: Sabato 4 settembre 2004 - ore 18,30
Orario mostre : (settembre) tutti i giorni 10,00/13,30-14,30/19,00 – domenica 10,00/19,00 (chiuso il lunedì)
(ottobre) 10,00/18,00 (chiuso il lunedì)
Segreteria e informazioni presso il Museo
Via Rusticana, A/1 – 40066 Pieve di Cento (BO)