Dominique Gauthier si potrebbe definire l'artista dello 'shock visivo'. Il suo lavoro è debordante ma ordinato, caotico ma simmetrico, viscerale ma meditativo; è un lavoro imprendibile, inafferrabile, non appena si presume di riuscire a circoscriverlo, esso ti fugge via, è come trattenere dell'olio nel palmo chiuso di una mano.
Dominique Gauthier- Dominguez è nato il 1 agosto 1953 a Parigi, vive e lavora ad Assas e a Parigi, dove insegna alla scuola nazionale di belle arti.
Dominique Gauthier si potrebbe definire l'artista dello 'shock visivo'. Il suo lavoro è debordante ma ordinato, caotico ma simmetrico, viscerale ma meditativo; è un lavoro imprendibile, inafferrabile,non appena si presume di riuscire a circoscriverlo, esso ti fugge via, è come trattenere dell'olio nel palmo chiuso di una mano. Si può credere di indovinare una forma naturale, una silhouette potrebbe suggerire un oggetto conosciuto, una macchia o il profilo di una massa indurrebbero il pensiero verso macchie e masse note, ma non è così. E' una chimera, fate morgane e miraggi che possono solo suggerire il mistero insito dentro ognuno di noi. Le sue opere a prima vista possono respingere, allontanare, il suo lavoro è troppo grande per essere afferrato, ingabbiato, sfugge agli schemi ed alle regole, eppure è estremamente contemporaneo. Gauthier è già un artista del III millennio, poliglotta e poliedrico che riesce a far convivere Europa ed America,ragione e sentimento, libertà e catene. Gauthier non dipinge, vomita quadri,li espelle dal suo atelier come meteore nello spazio, catapulta le opere in un'altra dimensione: esse sono oltre la rappresentazione del vero in uno spazio ignoto in cui ci invita a navigare, senza peso, senza età , senza legami. E' il nostro viaggio intimistico in una dimensione filosofica ancora sconosciuta, Gauthier ci prospetta innanzi un grande mistero, che se da un lato ci attrae da un altro ci respinge, è la coscienza della nostra conoscenza, è il marchio del nostro DNA impresso in quello che non conosciamo, è il lato nascosto di noi stessi che ci sgomenta e ci terrorizza sebbene ci affascini oltre misura. Gauthier dipinge noi stessi.
The Box
Via della Rocca 28 10123 Torino