Miniaci Art Gallery
Milano
via Brera, 3
02 8053943 FAX 02 86990226
WEB
Pietro Lista
dal 7/10/2004 al 8/11/2004
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Pietro Lista



 
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7/10/2004

Pietro Lista

Miniaci Art Gallery, Milano

Lista d'Attesa. L'artista salernitano parte ed approda ad un linguaggio ridotto ad un alfabeto elementare, giocato prevalentemente sul bianco e nero, trasgredito dalla presenza isolata e rara di altri colori. La riduzione dello scheletro comporta un'essenzialita' con un'implicita perdita di peso e di leggerezza.


comunicato stampa

"LISTA D'ATTESA" di Achille Bonito Oliva

"Nel fare-spazio parla e si cela al tempo stesso un accadere. Questo aspetto del fare-spazio ci sfugge facilmente e quando viene considerato è sempre difficile da determinare, soprattutto fin tanto che predomina lo spazio tecnico-fisico, come quello a cui deve venir ricondotta anticipatamente ogni caratterizzazione dello spaziale" (M. Heidegger, l'arte e lo spazio, 1969).

Nell'arte non esiste uno spazio fisico e rigidamente preordinato. Semmai un luogo conformato nei termini di campo, frutto di relazioni mobili funzionali alla conformazione dell'immagine. Nella pittura di Pietro Lista lo spazio è una superficie virtuale in cui non esistono centro e periferia. Le figure portano soltanto lo scheletro della propria conformazione, la struttura elementare del proprio apparire.
L'apparizione presuppone appunto l'accadere, l'evento epifanico di un'immagine, prodotto di uno spazio-temporalità assolutamente consustanziale. Prima dell'arte non esiste una misura o un territorio precostituito. Il processo creativo innesca un procedimento di fondazione sincronico in cui l'immagine diventa figura e sottofondo spaziale, segno e materia.

L'artista salernitano parte ed approda ad un linguaggio ridotto ad un alfabeto elementare, giocato prevalentemente sul bianco e nero, trasgredito dalla presenza isolata e rara di altri colori. La riduzione dello scheletro comporta un'essenzialità con un'implicita perdita di peso e di leggerezza. Tali qualità, spostano la fissità dell'opera sul piano dell'evento, sull'accadimento di un'apparizione veloce e profonda che sembra collocare l'immagine sul versante di uno spazio mentale e nello stesso tempo fisico.
In Lista non esiste precisione dello spazio, perché non esiste immagine precostituita o ideologia dell'abitare. L'arte si afferma contro ogni dogma o preveggenza. L'immagine-figura o segno geometrico, accade nella potenzialità di una posizione dislocata in una sorta di vuoto consistente, confermato come supporto soltanto nel punto fermo dell'evento visivo. Fuori da ogni legge gravitazionale, le figure si stagliano liberamente nello spazio, realizzate secondo uno standard manuale che ne evidenzia la struttura essenziale Fatte attraverso il filtro di una modularità universale e primaria, esse comunicano la propria natura di linguaggio a temperatura notturna.
Notturna è la febbrilità onirica delle figure che utilizzano la bianca potenzialità della superficie per imprimere la propria impronta che ricalca l'elementarità apotropaica e magica del linguaggio primitivo, l'asimmetria accompagnata e rafforzata dall'ironia liberatoria degli accostamenti.

L'arte diventa la fondazione di un territorio mobile che si forma e deforma continuamente secondo gli accostamenti di figurazione ed astrazione organica e geometrica, sostanza notturna del segno e quella diurna sottostante e sovrastante. Il bianco della superficie diventa la fonte di luce che illumina a giorno l'accadimento dell'immagine, il punto fermo al neon che stabilisce la visione.
Volutamente piatta è la visione di queste figure , come un trascorrere di ombre cinesi che seguono un ordine di scorrimento aderente pienamente all'impianto bidimensionale dello spazio. L'immagine diventa un tatuaggio sulla pelle della pittura, un geroglifico che non vuole scalfire nulla ma aderire a se stesso, trovare un punto di contatto, anzi una possibile collocazione e coabitazione.
L'arte dunque non è abitare ma coabitare, sistema di convivenza tra segni diversi, che attraverso la modularità hanno in comune l'essenzialità e la leggerezza, le qualità dunque di una veloce mobilitazione e dislocazione.

Venerdì 8 Ottobre 2004 - Ore 18.30

Orari: Tutti i giorni 11.00 - 19.00 e su appuntamento

Per Info:
CrisalisArtNetCommunication
Tel. 02 8053943

Miniaci Art Gallery
Milano, via Brera 3

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