Braccio di Carlo Magno
Citta' del Vaticano
Piazza San Pietro

Visioni ed estasi
dal 13/10/2004 al 18/1/2005

Segnalato da

Braccio di Carlo Magno



 
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13/10/2004

Visioni ed estasi

Braccio di Carlo Magno, Citta' del Vaticano

Capolavori dell'arte europea tra Seicento e Settecento. La mostra vuole presentare alcune delle piU' importanti rappresentazioni dello stato estatico di sante e santi.


comunicato stampa

Capolavori dell’arte europea tra Seicento e Settecento

Un grande evento espostivo realizzato con il concorso di molti enti tra cui la Regione Marche

Caravaggio - Santa Maria MaddalenaRoma ritrova, dopo oltre un decennio di chiusura, uno dei suoi spazi espositivi più prestigiosi: il Braccio di Carlo Magno. Simmetrico a quello di Costantino e posto sulla sinistra per chi giunge a San Pietro. Progettata come accesso coperto alla basilica da Gian Lorenzo Bernini, l’ampia galleria, dalle finestre rettangolari, congiunge chiesa e colonnato, quest’ultimo immaginato dal genio del barocco come gigantesco abbraccio al popolo dei fedeli. Luogo che delimita e unisce città vaticana e città romana, il sacro e il profano. Capolavoro assoluto di architettura che oggi invita ed introduce ad altri capolavori, capaci di raccontare i medesimi eventi religiosi e miracolosi che si svolgono da secoli nella chiesa e sulla grande piazza, ma resi ancora più misteriosi e sublimi dall’arte dei più celebri pittori del barocco, le cui opere sono esposte nella mostra “Visioni ed Estasi. Capolavori dell’arte europea tra Seicento e Settecento”.

Il Comitato Nazionale, istituito dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, in occasione del IV Centenario della nascita di San Giuseppe da Copertino (1603-2003), promuove questa grande mostra dedicata alla presentazione delle immagini dell’estasi nella pittura europea dei secoli XVII e XVIII, in collaborazione con le Regioni Marche, Umbria e Puglia.

Le stesse cerimonie di beatificazione e di canonizzazione, in questo periodo, rappresentano spesso santi e beati nel momento del “ricongiungimento” con Dio e con la Vergine, attraverso le immagini propagandate dagli stendardi e dai quadri di canonizzazione.

L’iconografia dei santi si arricchì di raffigurazioni di estasi, di visioni ed apparizioni della Vergine e di Cristo; così avviene ad esempio per Santa Teresa d’Avila, spesso raffigurata nell’attimo di una delle sue numerose “transverberazioni”, per San Filippo Neri sempre raffigurato con l’angelo, per Santa Maria Maddalena de’ Pazzi, a cui appare la Vergine che le porge il velo, per San Giovanni di Dio, rappresentato mentre riceve il Bambino della Vergine, per San Francesco di Assisi, raffigurato nel momento estatico della stimmatizzazione, o per San Giuseppe da Copertino, il “santo dei voli”, immortalato in alcune delle sue celebri levitazioni.

Nella seconda metà del secolo XVI, dopo il Concilio di Trento, l’iconografia dei santi subì infatti una radicale trasformazione. Dalla raffigurazione di scene della loro vita terrena, dei loro miracoli e della loro predicazione, si passò a raffigurare il rapporto diretto di questi campioni della fede e la divinità. L’arte religiosa del XVII e del XVIII secolo non si limita così solo a celebrare le virtù di santi, ma esalta e diffonde le immagini delle loro visioni e delle loro estasi. Anzi, si può affermare, che le immagini dell’estasi divennero una costante nell’arte controriformata e i maggiori santi del tempo furono sempre rappresentati “nei minuti eccezionali dell’estasi”.

Fu soprattutto nel Seicento che i maggiori pittori, non solo italiani, attenti alla committenza religiosa, ma anche dei privati che amavano conservare nelle loro case le immagini di questi campioni della fede, si misurarono continuamente con questo tema. Da Caravaggio a Guercino, da Guido Reni ai Carracci, da Algardi a Bernini, da Lanfranco a Gimignani, passando per Poussin, Gentileschi, Baciccio, Barocci, Pietro da Cortona, Luca Giordano, Bernardo Strozzi, Gregorio de Ferrari e tanti altri. Così nel secolo XVII, ma anche in quello successivo.

La mostra vuole presentare alcune delle più importanti rappresentazioni dello stato estatico di sante e santi, proponendo un percorso che parte dalla “chiamata” , con raffigurazioni di santi in preghiera e in meditazione, per affrontare nella seconda sezione la “risposta”, vissuta soprattutto attraverso la sofferenza e l’imitazione di Cristo; la terza sezione affronta il tema della “consolazione”, attraverso le apparizioni e le visioni, che conducono sovente ad ascoltare la “musica del cielo”, che è il tema della quarta sezione della mostra; la quinta sezione , momento centrale e significativo dell’esposizione, presenta le visioni estatiche, le stimmatizzazioni, le levitazioni, insieme alla santa morte, che schiude le porte del Paradiso, e alla sua “gloria”, a cui è dedicata la sezione conclusiva dell’esposizione.

Alla mostra hanno dato la loro collaborazione, con il prestito di opere molto importanti, prestigiosi musei, come i Musei Vaticani, il Museo del Louvre, la Galleria Palatina di Firenze, il Museo di Palazzo Venezia, la Galleria di Arte Antica di Palazzo Barberini, la Pinacoteca Capitolina di Roma, la Galleria Nazionale delle Marche di Urbino, la Pinacoteca Nazionale di Capodimonte di Napoli, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, la Pinacoteca Nazionale di Cosenza, diverse raccolte civiche, come il Museo Civico di Ancona, il Museo Civico di Cremona e il Museo di Palazzo Chigi ad Ariccia, ed ecclesiastiche, come la Quadreria dei Girolamini di Napoli, il Museo Diocesano di Senigallia e diverse chiese di Roma e di Genova, nonché numerose e prestigiose collezioni private.

Le opere sono circa un centinaio, sia quadri che sculture, sono state selezionate da un comitato scientifico internazionale, nel quale sono stati chiamati i maggiori studiosi della materia.

Il catalogo è edito da Skirà.

Curatore dell’esposizione è il prof. Giovanni Morello.

Immagine: Caravaggio, Santa Maria Maddalena, 1606 circa (copia), Olio su tela (cm 106,5x91), Roma, collezione privata.

Mostra: Visioni ed estasi. Capolavori dell’arte europea tra Seicento e Settecento

Sede: Braccio di Carlo Magno, Piazza San Pietro, Vaticano

Date: 14 ottobre 2003 – 18 gennaio 2004
Orari: domenica-giovedì dalle 10.00 alle 19.00; venerdì e sabato dalle 10.00 alle 20.30 (la biglietteria chiude un’ora prima)

Ingresso: intero 7 Euro; ridotto e gruppi di adulti 5 Euro; scuole 3 Euro (ridotto: minori di 18 anni, maggiori di 65 anni); diritto di prevendita 1 Euro (gruppi e scuole devono prenotarsi)

Informazioni e prenotazioni: cell. 3343097938 e 3386281781 (provvisori); tel. 0669885974

Sede: Braccio di Carlo Magno, Piazza San Pietro, Vaticano

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