"Imagination is all I want from you" installazione "site-specific" per Trieste di Mojca Osojnik. "In questi lavori che sembrano oggetti Hi-tech spingo la densità delle immagini- dice l'artista - intenzionalmente fino a quel punto estremo dove, sul lato opposto, si apre un abisso che mi dà il senso di un immenso vuoto."
"Imagination is all I want from you".
Alle ore 18.30 allo Studio Tommaseo si inaugura la mostra
"Imagination is all I want from you", installazione "site-specific" per
Trieste di Mojca Osojnik.
"In questi lavori che sembrano oggetti Hi-tech spingo la densità delle
immagini- dice l'artista - intenzionalmente fino a quel punto estremo dove,
sul lato opposto, si apre un abisso che mi dà il senso di un immenso vuoto.
Esso è il vuoto di non conoscere e di non capire il mondo in opposizione al
complicato sistema di nomi, formule, definizioni create dall'uomo per dare
l'impressione che noi lo capiamo e lo controlliamo". Mojca Osojnik, dopo
importanti mostre personali e collettive in Slovenia, Stati Uniti, Spagna,
Germania e dopo la mostra "Sweet hereafter" allestita nello spazio sloveno
della galleria A+A di Venezia, si presenta con una personale per la seconda
volta in Italia. La giovane artista di Kranj, classe 1970, in questo
appuntamento triestino, sottolinea provocatoriamente l'importanza di
richiamare al lavoro l'immaginazione ("L'immaginazione è tutto quello che
voglio da te") in un epoca sbalestrata tra l'arte e il kitsch, tra la
rilevanza e l'assenza, tra la digestione onnivora di pseudo-emblemi e il
perdersi dell'identità .
La struttura di questa installazione infatti è complessa: crea un forte
senso di illusione e dematerializzazione. Lo spazio è flessibile e si può
in molti modi abusarne per restituire con il particolare uso della luce e
delle stratificazioni di diversi materiali trasparenti e semitrasparenti
sia una possibile interpretazione spirituale che, con lo stesso peso, una
lettura invece legata all'amore per il cinema. In queste stratificazioni
sono inclusi tutti i tipi di informazione, immagine, gesto che appartengono
ad una pittura influenzata dai media popolari e dalla sub-culture propri
dell'era dell'informazione.
La profondità e l'attualità del pensiero artistico che sottende
all'elettricità convulsa di questa mostra ha spinto il Comitato Trieste
Contemporanea ad inaugurare con essa la stagione autunnale delle sue
attività , volte dal 1995 alla promozione e alla diffusione delle arti
dell'Europa centro orientale, che proseguiranno con gli esiti del Quarto
concorso internazionale di design aperto a 17 paesi dell'Europa centro
orientale (inaugurazione della mostra dei progetti selezionati: sabato 11
novembre) e con il ciclo di concerti di musica contemporanea di compositori
e interpreti provenienti da quest'area geografica che si svolgerà tra
novembre e dicembre. E' infatti ormai usuale ritrovare nel programma di
eventi di Trieste Contemporanea uno spazio dedicato alle proposte di
artisti emergenti: così la personale della Osojnik, che segue alla mostra
dello scorso anno dedicata all'artista georgiano Gia Edzgveradze, è
corredata da un catalogo bilingue, curato da Giuliana Carbi, che firma il
testo critico introduttivo, ed edito dall'Editrice Supernova di Venezia.
La mostra si potrà visitare fino al 9 dicembre con orario lunedì-sabato
11-13/17-20.
luogo: Trieste, Studio Tommaseo (Via del Monte 2/1)
curatore: Giuliana Carbi
promotori: Trieste Contemporanea. Dialoghi con l'arte dell'Europa centro
orientale
catalogo: Supernova edizioni, Venezia
orario: da lunedì a sabato 11-13 / 17-20
inaugurazione: sabato 14 ottobre 2000, ore 18.30
Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Trieste Contemporanea tel. 040 639187 / fax 040 367601