Perugi artecontemporanea
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Final Cut
dal 13/10/2000 al 30/11/2000

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Perugi artecontemporanea




 
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13/10/2000

Final Cut

Perugi artecontemporanea, Padova

Personale di Max Boldrin, a cura di Alessandra Galletta. Sono le immagini di una donna. Anche se il suo volto si libera in quell'invisibile che non ci è dato di sapere, lei è bella. Ha gambe lunghe, capelli lucidi, e la sua spalla racconta giovinezza. Talvolta si espone all'obiettivo, talvolta no, guarda altrove, sta pensando ad altro. Sono immagini a caso, a infrarosso, a zoom, in interno, in esterno, in dettaglio.


comunicato stampa

Personale di Max Boldrin, a cura di Alessandra Galletta.

Welcome on Board di Alessandra Galletta.

Sono le immagini di una donna. Anche se il suo volto si libera in quell'invisibile che non ci è dato di sapere, lei è bella. Ha gambe lunghe, capelli lucidi, e la sua spalla racconta giovinezza.
Talvolta si espone all'obiettivo, talvolta no, guarda altrove, sta pensando ad altro. Sono immagini a caso, a infrarosso, a zoom, in interno, in esterno, in dettaglio. Lo spazio che le espone diventa un set, una quinta, uno stopframe. Lo scenario di un'ossessione che si sviluppa in un giorno: bagno, palestra, salotto e notte fuori.
Qualcosa è esposto, ma qualcosa è nascosto come nel confessionale di una chiesa, o quello del Grande Fratello.
Magari c'é un po' di poesia, quel volto occultato non è che il lenzuolo bianco sulle teste di Magritte, che è scivolato nella maschera di Venerdì 13, il film-cult degli anni Ottanta in cui Jason il sanguinario miete vittime in un campeggio di adolescenti arrapati.
E se lei non fosse una modella, ma una ragazza qualunque, che come in un romanzo di Stephen King, ha accettato le lusinghe di un giovane artista per poi trovarsi vittima della sua acerba violenza omicida?
Max è così giovane che per lui La Cosa è un materiale e John Carpenter è il Caravaggio. La sua collezione di cd è la sua gipsoteca, i gadget per il cinema i suoi multipli e Jason il sanguinario uno dei suoi Maestri del Colore.
Final cut, il programma di recente invenzione in ambiente di montaggio digitale è la sua fotocopiatrice, la sua prova d'artista, il suo ambito mentale.
Un montaggio in grado di caricare democraticamente qualunque tipo di immagine, per immaginarne una sequenza senza racconto. Uno story board senza story e un solo board, una piattaforma, un'asse, una tavola da surf. Welcome on board, Max Boldrin è uno di quegli artisti che sarebbero giusti in qualunque luogo e in qualunque anno. Se fosse australiano sarebbe un surfista, se fosse spagnolo sarebbe un nottambulo di Madrid, e se fosse nato negli anni Settanta sarebbe un'Arancia Meccanica e il suo travestimento.
Nella sua ingenua lungimiranza il suo lavoro ci dice che la nostra mente non è che un archivio immenso che contiene tramonti, effetti speciali, luci al neon, infrarossi, musei e desiderio.
Non ci salveremo facilmente e per l'arte è necessario aprire a un final cut.
Max ci obbliga ad un montaggio individuale, e un invito a costruire la nostra sequenza preferita.
Una selezione musicale ci accompagna; ogni montaggio ha la sua traccia audio, in attesa del soundesign alle porte e di quello che saprà offrirci.
Dall'amore all'orrore, dal figurativo al digitale, dalla poesia alla prosa, dal dramma alla tenerezza.
Nelle immagini di Max Boldrin, c'é la dolcezza di un film porno, la gentilezza di una lama nel cuore, la determinazione di una défaillance. Una cosa è certa, da una ragazza così, non ci si può aspettare che rimanga dietro l'obiettivo.

Alessandra Galletta

Max Boldrin ha l'aspetto di una rockstar inglese. E' single, ha una vaga somiglianza con Tom Cruise e la sua collezione conta 1972 CD e 640 album in vinile*.
Ha partecipato a diverse mostre collettive, ma non ne ricorda nemmeno una, e non ha pensato di segnarsele. Final cut ha tre significati: è il nome di uno dei suoi album, è il titolo della sua personale e, seguito da Pro, è il nome di un programma di montaggio digitale di recente concezione.

da lunedì a sabato ore 17.30 - 20.30 Mattina e festivi per appuntamento

Perugi artecontemporanea
Padova - 35121 via Altinate 66
Tel. e Fax +39 (0) 49.663.996

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