Imitation of Life. Mostra del fotografo olandese in collaborazione con Cassero Gay Lesbian center nell'ambito del Festival Gender Bender. Esposte le serie complete di: 'Mature', ironica riflessione sulla limitatezza dei concetti di bellezza e sensualita' femminile veicolati dai media e dalla cultura contemporanei (realizzata con la collaborazione di modelle dai 65 anni in su), 'Fashion Victims' sarcastico commento all'uso dell'appeal sessuale nelle pubblicita' di moda e la controversa 'Royal Blood' che prende di mira la sete di gossip del pubblico dei giornali scandalistici verso le vicende dei nobili di tutto il mondo. Gender Bender e' un festival internazionale centrato sul tema delle identita'
Imitation of Life
A cura di Walter Rovere
Venerdì 29 ottobre 2004 (ore 19.00), a Villa delle Rose a Bologna, il festival GENDER BENDER, un progetto del Cassero Gay Lesbian Center, si apre con Erwin Olaf: Imitation of Life, mostra antologica del grande fotografo olandese Erwin Olaf, che sarà presente all'inaugurazione.
La mostra, frutto di una collaborazione fra Cassero Gay Lesbian center e la Galleria d'Arte Moderna di Bologna nell'ambito del Festival Gender Bender, in partnership con Lavazza, è stata realizzata grazie al contributo di Mondriaan Foundation- Amsterdam e Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi. Curata da Walter Rovere, è la più vasta esposizione finora ospitata in Italia e proseguirà fino al 28 novembre 2004.
Gender Bender è un festival internazionale con la direzione artistica di Daniele Del Pozzo centrato sul tema delle identità , una delle questioni più urgenti tra le riflessioni del vivere contemporaneo. Il Festival presenta i nuovi immaginari legati alla rappresentazione del genere maschile e femminile, esempi tratti dal cinema, le arti visive, la letteratura, la musica e le arti performative.
Erwin Olaf è uno degli artisti più innovativi che attualmente lavorano nel campo della fotografia. Le sue serie fotografiche, nei primi anni ottanta in bianco e nero e dagli anni novanta passate al colore e a raffinati quanto virtuosistici interventi di rielaborazione digitale, si presentano come commenti ricchi di humour sui processi comunicativi dei mondi della pubblicità , della moda, dei tabloid scandalistici, della fotografia pornografica, ma rielaborando anche immagini della storia dell'arte.
La mostra comprende le sue serie complete di: Mature (1999), deliziosa e ironica riflessione sulla limitatezza dei concetti di bellezza e sensualità femminile veicolati dai media e dalla cultura contemporanei, realizzata con la collaborazione di modelle dai 65 anni in su, fotografate in pose da pin up e presentate con nomi che alludono alle più note top model degli anni 80; Fashion Victims (2000) sarcastico commento all'uso dell'appeal sessuale nelle pubblicità di moda per vendere più vestiti, che ritrae modelle e modelli completamente nudi, tranne che per una borsa da boutique ''firmata'' in testa. La controversa Royal Blood (2000), che prende di mira la sete di gossip del pubblico dei giornali scandalistici, verso le vicende (preferibilmente tragiche) dei nobili di tutto il mondo; tra i ritratti: Maria Antonietta, la Principessa Sissi e Lady Diana, tutte accomunate da un destino tragico, ma anche per essere state icone di eleganza del proprio tempo; Paradise the Club (2001), sontuosa reinvenzione visiva del dipinto Il ratto di Ippodamia di Rubens, tradotto in scene da party selvaggio con dei clowns come protagonisti, nella cornice dei sotterranei della discoteca Il Paradiso di Amsterdam; Separation (2003), una serie profondamente personale per l'autore, creata in seguito alla morte del padre, e che ritrae, in interni domestici, in costante penombra, una madre e il figlioletto intenti in azioni quotidiane. L'eccezionale mostra si completa con delle selezioni da Paradise Portraits (2001), una serie di primi piani dei protagonisti di Paradise the Club.
L'artista è molto attivo anche nella grafica d'illustrazione e nel campo pubblicitario, ha vinto per due volte, nell'88 e nel 2000, il Leone d'argento del festival della pubblicità di Cannes per le sue campagne Diesel e Heineken, e ha lavorato per molte altre firme, tra queste Nintendo, Nokia, Virgin, Energy. Ha tenuto importanti mostre personali allo Stedelijk Museum di Amsterdam, al Groninger Museum di Groningen, alla Kunsthaus for Modern Art di Rotterdam, al Frankfurter Kunsteverein e al Ludwig Museum in Germania, al Paris Photo, alla Flatland Gallery di Utrecht, alla Wessel O'Connor di New York, all'Espacio Minimo di Madrid e numerose altre.
La mostra è sostenuta da Lavazza, l'azienda torinese leader del caffè e con una vocazione naturale alla sperimentazione. Vocazione che la vede impegnata nell'ambito delle più nuove arti visive, nate dalla commistione di diverse esperienze e contaminazioni artistiche.
La presenza di Lavazza alla mostra di Erwin Olaf, nelle vesti di sponsor, rappresenta un altro passo dell'azienda in un percorso di comunicazione coerente e precursore di nuove tendenze, e all'insegna della più alta qualità artistica.
Il Cassero Gay Lesbian Center realizza da più di venti anni progetti dedicati alle differenze di orientamento e identità sessuale. Svolge in Italia un ruolo di primo piano in campo culturale, artistico, politico e sociale con l'obiettivo di promuovere la cultura dei diritti e delle libertà civili delle persone gay, lesbiche e transessuali.
Nel 2002 ha ricevuto dal Comune di Bologna una nuova sede, la Salara, posta all'interno della Manifattura delle Arti, il nuovo polo culturale di Bologna che ospiterà anche la nuova sede della Galleria d'Arte Moderna nell'edificio storico dell'ex forno del pane. La mostra di Erwin Olaf rappresenta un ulteriore passo in direzione di una sinergia fra le varie Istituzioni culturali della città e un consolidamento del rapporto di collaborazione fra la Galleria d'Arte Moderna e il Cassero, che da anni realizzano insieme vari progetti culturali.
Immagine: Di, 2000 (serie: Royal Blood). Courtesy of B&D Studio's, Milan
Organizzatori: Galleria d'Arte Moderna Bologna
Cassero Gay Lesbian center
Promotori: Mondriaan Foundation- Amsterdam, Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi, Festival Gender Bender Corpi, IdentitÃ
Inaugurazione: 29 ottobre ore 18.30
Villa delle Rose, via Saragozza 228/230- Bologna
Orari: 15- 19 dal martedì alla domenica; chiuso il lunedì
Ingresso: euro 2
INFOLINE
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