Eject, visioni da espellere, si propone di evocare visioni da rigettare come atto liberatorio, percorrendo in contromano la pressante quotidianita' visiva. Per Anna D'Agostino, curatrice dell'evento, i progetti di 'Dialog-Arte' sono luoghi per la parola dove l'artista si mette al buio ad ascoltare.
''EJECT, visioni da espellere'' è il titolo dell'evento di Giulia Zuanni
fissato alle 21.00 del 5, 6, 7 novembre, proprio in occasione di Artissima.
EJECT, si propone di evocare visioni da rigettare come atto liberatorio,
percorrendo in contromano la pressante quotidianità visiva.
EJECT si realizza a Torino nelle atmosfere minimaliste dello spazio Machè di via
Consolata 9/g
Per Anna D'Agostino, curatrice dell'evento, i progetti di 'Dialog-Arte' sono
luoghi per la parola dove l'artista si mette al buio ad ascoltare. La capacitÃ
di ascolto può mutare in relazioni del profondo. Nel buio le parole fluiscono...
nel buio avviene il dialogo...
''Questo progetto –afferma l'artista- l'ho pensato come luogo
di compresenza e condivisione; come stacco dalle tensioni continue del mondo multimediale.
Qui lo spettatore può essere parte centrale dell'opera d'arte,
non come immagine in competizione
quanto, invece, testimone
di un ambito sociale in continua evoluzione.
Rispecchiando nel metodo quel bisogno di terapia
che la società avverte.
Invertendo l'approccio visivo alla realtÃ
che non lascia tempo per riflessioni e rielaborazioni.
Per stimolare l'individuale creativitÃ
sempre più globalizzata e strumentalizzata.
Volendo portare l'attenzione sul modo di ascoltare,
lontano dalla frenesia quotidiana... mille e mille voci sotto il cielo''.
Machè
Consolata 9/g Torino