La Parada
Brescia
via Milano, 64
335 5633509
WEB
Silvestro Lodi
dal 26/11/2004 al 18/12/2004
335 5633509
WEB
Segnalato da

G. Morandini



approfondimenti

Silvestro Lodi
Elisa Prete



 
calendario eventi  :: 




26/11/2004

Silvestro Lodi

La Parada, Brescia

Materia. Nell'accumulo ordinato delle impronte, nell'alternarsi di numeri, sigle e grafismi, l'artista ferma i frammenti di transitorieta'.


comunicato stampa

Materia

Rame e carta, cartone, colori caldi di cose antiche, nero, segni di carbone, ‘10’, la parvenza velata di qualcosa, sotto oggetti inesistenti, metamorfici, eppure c’è una forma, riconosciuta e subito smentita, una cravatta un termometro e nessuna soluzione, paratassi di oggetti sospesi, sovrapposti, quattordici sagome legate ad un filo, spago, acrilico, olio e legno bruciato, odori di terra, attrezzi da lavoro, inutili, forse note musicali, così sembra, appare, pagine inchiodate, ‘C’ come cosa. Un metro stra-ordinario, sempre, per misurare tutto questo. Imbattersi per caso in frammenti di vita, ecco l’inventio: riconoscere in essi l’impronta di un fare già fatto, e immaginare allora strade percorse, gesti compiuti, suoni emessi e parole non dette. Nelle indicibili epifanie del fare artistico l’idea si concede alo spirito che vede attraverso di essa, in un mondo infinito di cose infinite, quell’oggetto testimone di una creatività inconsapevole, ricco di sé e di quanto lo ha preceduto nel tempo, poiché è sintesi di una prassi e di un corretto agire tramite i quali altri prima di lui hanno fissato il loro passato.

Silvestro Lodi veste quel mormorio indistinto con gli abiti che il caso gli riserva, ma con cognizione assoluta: ardua conquista di una misura nella scelta e nell’ordine delle composizioni. L’idea eletta scende alla vita accogliendo la materia: repertorio di allusioni di forza evidente, le opere invitano ad indagare la loro presenza, il loro bifrontismo, a immaginare cosa le sagome potessero contenere e quali racconti le pagine sigillate nascondano.

E nell’accumulo ordinato delle impronte, nell’alternarsi di numeri, sigle e grafismi, affiora l’esigenza di fermare frammenti di transitorietà conservandone la forma, per ritrovare in essi il tempo di sempre, il non-tempo dell’arte che riunisce in sé l’origine e la persistenza. Di fronte all’eco della rivelazione si compone un equilibrio di disperazione e speranza, un contrasto figlio di Poros e Penia tra necessità permanenti e permanenti insoddisfazioni: il desiderio di creare.
Come in finestre su un mondo determinabile, l’artista dimostra la vita che è stata, chiarendola di una luce che sarà, colorando d’immaginazione una realtà saputa ad occhi chiusi.
E a chi guarda non vedendo, stupefatto dinanzi al senso del demiurgo, risponde con un grande sghignazzo.
Elisa Prete

La Parada Associazione Culturale
Via Milano 64, Brescia

IN ARCHIVIO [11]
Eleonora Bellini - Ariodante Marianni
dal 18/5/2012 al 7/6/2012

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede