Astri Fatati. Venti opere del 2004 e due grandi tele degli anni '80
Astri Fatati
La personale di Nicola De Maria che la Galleria Persano ospita sino al 5
febbraio 2005 propone una ventina di opere del 2004, oltre a due grandi tele
degli anni '80, suddivise tra grandi tele di dimensioni ambientali e piccoli
dipinti, in cui l'astrazione lirica dal brillante cromatismo inventa un
paesaggio fiabesco, un confine magico entro il quale lo spettatore è invitato a
immergersi, riflettendosi in uno spazio onirico, dove sognare a occhi aperti.
Nicola De Maria (Foglianise, Benevento, 1954) è accolto nella Transavanguardia,
inaugurata nel 1979 da Achille Bonito Oliva per recuperare la pittura dagli
eccessi concettuali, ma presto se ne allontana preferendole la strada
dell'astrazione lirica. Lui stesso si definisce in un'intervista: "Uno che
scrive poesie con le dita piene di colore".
La sua opera è astratta, ma la
carica spirituale che la guida coglie dalle forme archetipiche, dai sogni,
dall'inconscio, dalla memoria i segnali figurativi che De Maria proietta in
prati fioriti, forme geometriche, fiori e stelle dalla fisionomia fantastica.
Affreschi e tele alle quali lavora con le tecniche del colore degli antichi
maestri che affrescavano le chiese. Nicola De Maria sembra trasformare la poesia
e la lirica in pittura.
''Dipendesse da me toglierei dal mondo la malvagità , il dolore, e la miseria. Voglio cancellare il male che minaccia la vita dipingendo opere che ignorano il mondo della violenza, voglio dipingere la virtù ed il coraggio. Perché pensiamo all’arte? Perché è un fuggitivo mistero che aiuta a vivere e ci permette con la bellezza della forma, con la consolazione che ci offre, di sopportare tutto il resto. Perché essa è momento essenziale e magico della vita, a cui chiedo un sorso d’acqua pura, esprimendo un desiderio.
Mentre penso queste cose, preparo nuovi dipinti da Giorgio Persano che un quarto di secolo fa aveva fatto la mia prima mostra a Torino. Lo avevo conosciuto nel 1977, della mia generazione ero l’artista più giovane e anch’egli lo era tra i galleristi. Scintillò l’amicizia: idealista, romantico e giusto mi sembrò un cavaliere del Graal. Era allora proibito dipingere ma avevamo coscienza e coraggio: iniziò così un esperimento di fantasia e di libera volontà d’arte pura e profonda. Disegni nascosti nei cassetti o appoggiati alle finestre, affreschi, acquarelli smisurati, mostre interminabili e sempre in mutamento, perfino la fine delle mostre veniva festeggiata. Trasformavamo la galleria nell’evento misterioso della comunione emotiva mentre nella società trionfava la dialettica della violenza. Invece noi volevamo un’arte bellissima e utile a tutti; così l’arte era viva ispirazione esistenziale e la galleria lo spazio dell’invenzione e della creatività in ampiezza, profondità , altezza e lunghezza. L’arte ha qui conservato onore e passione, per questo bisogna realizzare una mostra di dipinti che celebrano l’amore e la natura con i colori più belli del mondo. Qui l’avanguardia artistica incontra l’avanguardia esistenziale ed il mio lavoro può accendere lo spazio delle anime nell’evocazione di una leggenda d’arte pura e fresca. Sono sempre più soli gli artisti ribelli nella metropoli, ribelli anche verso la ribellione stessa e tutte le finte libertà .
Noi siamo l’indomabile espressione di un’arte che invoca e celebra la creazione ed i suoi doni.''
Nicola De Maria
In concomitanza con questa personale Nicola De Maria è presente all'iniziativa
Luci d'Artista, in piazza Carlo Emanuele II (detta piazza Carlina), con l'opera
Regno di fiori: nido cosmico di tutte le anime.
Immagine: Regno dei fiori musicale. Universo senza bombe, 2004, pigmenti su tela dimensioni ambientali Galleria Giorgio Persano, Torino
Galleria Giorgio Persano
p.zza Vittorio Veneto, 9 - Torino
martedì - sabato 10 - 12.30 / 16- 19.30 - lunedì mattina e festivi chiuso