Tarshito, architetto e designer propone il primo appuntamento con le arti visive nei nuovi spazi a Putignano dell'associazione culturale. In contemporanea presso la Biblioteca comunale. L'iniziativa e' innanzitutto una festa per l'incontro fra intelletti ed anime affini
Artisti:
Tarshito WITH Lala, Jagdish, Shekhar Kumar Pandit – Bihar (India) Chanda e Nirmala, Lalita, Nusrat Ara,Mangu ben, Lili ben, Bhavna ben, Kakku ben, Subhadra, Gauri Bai, Parvati Bai, Kasi Bai, Sanna Seethavva, Hematavathi e Devi Bai ( India); Raju e Mukesh Swami Bikaner – Rajasthan (India); Mohamed Romani – Ariana ( Tunisia ) Antonio D’Introno ; Martinelli Ceramiche; Francesco Ventura - Corato( Ba); Swami Firak – Sammichele di Bari, (Ba); Maristella – fonderia Russo - Napoli; Antonio Usai Sassari (Italia).
L'associazione culturale arti visive Kunsthalle, trasloca a Putignano ed inizia un percorso che la vede impegnata in una proficua collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Putignano.
La nuova sede, su tre piani sovrapposti, è già stata molto argutamente, definita una sorta di Merzbau verticale oppure una kunsthaus, una dimora d’arte per artisti, sempre ospitale ed accogliente, nel cuore del borgo antico di Putignano in terra di Bari al centro della Murgia del sud-est barese.
Dai suoi balconi è possibile ammirare la facciata bella di Santa Maria la Greca con il suo campanile che pare un minareto slanciato come un dito appuntito verso il cielo in uno spazio tenero e raccolto come le mani giunte di un bambino che prega prima di dormire.
Per inaugurare e festeggiare degnamente questa piazza e questo popolo operoso ed accogliente la nuova Kunsthalle, con la virtuosa complicità del più mistico fra gli artisti pugliesi, Tarshito, architetto e designer conosciuto ed apprezzato in sede internazionale, e con il Patrocinio ed il sostegno dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Putignano in Terra Di Bari propone un primo appuntamento con le arti visive con una mostra dal titolo Celebration.
Ecco alcuni stralci dagli scritti pubblicati nel catalogo:
(…) Celebration è, innanzitutto, una festa per l’incontro fra intelletti ed anime affini, fra persone che hanno sempre cura di lasciare dentro di sé uno spazio aperto, libero ed ospitale, in cui possa abitare un respiro fresco come il riso gorgheggiante di un bambino.
Celebration è una piccola, intima, festa per la letizia di un gradito ritorno di un artista visionario e, tuttavia, chiaro e semplice fino al limite del didascalico.
Celebration è un rito, di riconoscimento, di iniziazione e di appartenenza, tutta laica, religiosamente laica ad una Umanità che ripudia la guerra, ricerca e vuole la pace e l’armonia fra gli uomini, qui ed ora, sulla terra.(…)
Vito Intini
Tarshito significa “sete di conoscenza interioreâ€, é il nome che il maestro Bhagwan Shree Rajneesh gli diede nel ’79, anno del suo primo viaggio in India. Laureato di fresco alla Facoltà di Architettura di Firenze nel clima sperimentale dell’Architettura Radicale, viaggiava verso l’Oriente aperto a ricevere sollecitazioni, curioso del mondo. L’incontro con la dimensione spirituale dell’India fu, come tutti i veri incontri, trovato e non cercato e a Pune incominciò per Tarshito quel cammino che tuttora percorre, inattaccabile da mode, flussi, riflussi, considerazioni esterne. Attraverso l’India impara a integrare il suo punto di vista e la sua esperienza di uomo occidentale, attivo e determinato, con la pratica della meditazione. Là incontra quello spazio interiore da cui originano la sua creatività e una pratica progettuale originale fondata sulla condivisione con i committenti e con gli artigiani.
Tarshito non appartiene a correnti, è un outsider delle tendenze e un insider di quel flusso di ispirazione e sollecitazioni che, detto secondo le sue modalità , dal Cielo scende sulla Terra.
Adotta materiali e simboli che appartengono a tradizioni e culture antiche, ma il suo lavoro aderisce al presente e vuole contribuire a costruire il futuro.
Aperto ad ogni tecnica, le padroneggia tutte senza possederne alcuna, in grado come è di trasferire la propria ispirazione a bravi artigiani, siano essi pugliesi, tibetani, indiani o sardi, che diventano, come per incanto, i suoi alleati. Insieme tendono al miglior risultato, progetto e messa in opera hanno uguale valore, indissolubili e reciprocamente necessari.
Clara Mantica ( curatrice del catalogo Tarshito, Meditazione e progetto, Electa Napoli 2001)
(…) In occasione della mostra ''Riti lontani della casa'', che ebbe luogo al Museo Alchimia di Milano nel 1986, ricordo di aver scritto in catalogo: «‘Disegnare è dipingere', dice Mendini, come ‘Disegnare è meditare’ dicono Shama e Tarshito». Ed è precisamente in questa prospettiva che Tarshito è diventato Tarshito, guerriero d‘amore e di design a pieno titolo tra l’India e l’Italia.(…)
Pierre Restany critico d’arte ( da Domus- Luglio/ Agosto 2001).
(…) E Tarshito ha un bel definirsi designer (o altre volte artista), ma in realtà nessuna delle due definizioni riesce a centrare la particolarità del suo operare: che è sì progetto; ma si attua poi anche grazie alle parole, agli accenti, ai modi, ai ritmi, e nell’enfasi, nella celebrazione, nel rituale, nel gioco, nell’assoluta serietà e sacralità dell’incontro.
Daniela Bezzi (curatrice del catalogo e della mostra The Gold and Clay al Crafts Museum di New Delhi ).
Catalogo a cura di Vito Intini con testi di: Pierre Restany, Daniela Bezzi, Clara Mantica, Vito Intini
Inaugurazione: Domenica 19 dicembre 2004
alle ore 17.30 - Biblioteca Comunale
alle ore 18,30 - Kunsthalle
Putignano Biblioteca Comunale, via Castello,26
Putignano Kunsthalle, via Santa Maria La Greca, 79
Orari:
Biblioteca Comunale lun. / ven. : 9.00- 13.00 / 16.00 – 19.00; sab. / dom. : 9.00 – 12.00.
Kunsthalle lun. / sab. 17.30 – 19.30 ( o su appuntamento)