Museo Civico San Rocco
Fusignano (RA)
via Monti, 5
0545 955653 FAX 0545 50164
WEB
La Materia e la Luce
dal 18/12/2004 al 30/1/2005
0545 955611

Segnalato da

Angelica Reitano



approfondimenti

Raoul Visioli



 
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18/12/2004

La Materia e la Luce

Museo Civico San Rocco, Fusignano (RA)

Raoul Visioli in Romagna. La mostra si propone di riscoprire l'opera dello scultore nel paese natio e nel territorio della Provincia ravennate. Dopo oltre 50 anni, l'opera dell'artista e' al centro di una ampia esposizione nella sua terra d'origine. L'artista che fu noto specialmente per la realizzazione di complessi plastici monumentali e di sculture celebrative presenti a Roma e in molte citta' italiane.


comunicato stampa

Raoul Visioli in Romagna

È organizzata dall'Assessorato alla cultura del Comune di Fusignano e dall'Istituto per i Beni culturali della Regione Emilia-Romagna. Dopo oltre 50 anni, l’opera dell'artista ritorna ad essere al centro di una ampia esposizione nella sua terra d'origine.
La mostra si propone di riscoprire l’opera dello scultore fusignanese “diffusa” nel paese natio e nel territorio della provincia ravennate: si intende contribuire ad una ripresa d’interesse per la figura e l’attività di un artista divenuto assai noto nel suo tempo specialmente per la realizzazione di complessi plastici monumentali e di sculture celebrative presenti a Roma e in molte città italiane.
Partendo da alcune rare testimonianze riferite agli esordi artistici, il visitatore può ripercorrere i momenti salienti dell’attività di Vistoli dagli anni che seguirono il trasferimento a Roma fino all’ultima fase di lavoro, contrassegnata da un’inesausta e febbrile vena creativa, come dimostrano gli esemplari compresi nella donazione effettuata dall'erede e nipote Maria Cristina Majorana al Comune di Fusignano e per la prima volta esposti accanto ad altre opere importanti provenienti da collezioni private ed in larga parte inedite.

Raoul Vistoli nasce a Fusignano nel 1915 da una famiglia contadina. Fin da bambino rivela una particolare inclinazione per il disegno e, soprattutto per il modellato. Il pittore Giulio Avveduti ne riconosce il precoce talento e lo invita a frequentare la scuola serale di disegno. Suoi compagni sono due personalità straordinarie come il pittore Francesco Verlicchi e Don Antonio Savioli, grande studioso d'arte sacra. Nel frattempo continua a lavorare come bracciante con il padre fino al servizio militare. Nel ‘38 Vistoli, si trasferisce definitivamente a Roma, dove nel ‘39 conosce Filippo Tommaso Martinetti che lo invita alla III Quadriennale Nazionale d’arte; la sua opera Continuità dinamica della razza, sarà acquistata dallo stesso Martinetti. L’accademia di Belle Arti di Ravenna aveva già acquisito la sua opera il Bifolco. Dagli anni ’50 il suo percorso si va sempre più consolidando. La conquista di uno stile proprio trova ampi riscontri in un iter espositivo fitto e impegnato; partecipa nel ’56 e nel ’59 alla Biennale di Venezia, e a diverse edizioni della Quadriennale d’Arte di Roma. Nel 1953 si iscrive alla accademia di Belle Arti di Roma. Interromperà gli studi perché chiamato ad insegnare per la stessa Accademia.
“Dire cose non dette ancora, in quel modo, da altri, fosse pure per una sola sfumatura” è secondo le stesse parole dell’autore il nucleo centrale e il senso del suo lavoro. Vistoli è in primo luogo scultore, ma alle sculture si affiancano negli anni i disegni, in un complesso tessuto di riferimenti che nel loro segno scarno e fascinoso, spesso monocromo, sembrano fissare l’ossatura interiore della scultura. Chiuso nel suo studio modella, libero e solitario, le sue “persone” con una coscienza quasi stupita della realtà umana che ha nella donna, nella madre e nel bambino il suo punto focale. Il suo è un umanesimo vissuto in intimità e purezza. Inquietudine e drammaticità sono però sentimenti costanti come se l’intero ciclo, dalla vita alla morte, dell’umanità, fosse sempre in lui fonte di ispirazione originaria forte di una tensione in ultima analisi profondamente religiosa. Dagli anni ’60 oltre alla realizzazione di numerose opere pubbliche civili e sacre, espone all’estero e partecipa alla I° e alle successive mostre itineranti dell’arte italiana in Giappone. La RAI gli dedica alcune trasmissioni. Tra i disegni spiccano opere monumentali come la Divina Commedia e i Vangeli. Tra queste, nel ’77, viene pubblicato il volume l’Apocalisse con le 65 tavole già esposte a città del Messico. Ha appena ultimato i due altorilievi in legno per la casa di San Pietro a Cafarnao in Israele ormai collocati nella loro sede. Muore nel giugno del 1990 a Roma mentre sta lavorando alla Via Crucis per la chiesa di San Matteo che verrà inaugurata nel dicembre dello stesso anno.

Ufficio stampa: comune di Fusignano Info 0545 955611 Fax 0545 50164

Fusignano (Ra), Museo Civico San Rocco, via Monti n° 5

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