Antologica. Sono esposti un numero considerevole di Blind Time Drawings: circa 80 disegni scelti tra le 6 serie che formano il corpus completo di un lavoro a cui Morris si e' dedicato per piu' di trent'anni. Sono disegni realizzati dall'artista ad occhi bendati, previa una breve stesura delle indicazioni, per sottolineare lo scarto tra l'idea e la realizzazione, tra il proposito dell'artista e il limite del corpo. Gli scritti sono parte integrante e spesso si trovano ai margini del disegno stesso
Antologica
Il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci presenterà una grande mostra dedicata a Robert Morris, uno dei massimi esponenti della Minimal Art, che tra l’altro ha lasciato nel territorio pratese e pistoiese opere significative come il Labirinto della Fattoria di Celle o l’altare maggiore e il pulpito nel Duomo di Prato.
La mostra sarà curata da Jean-Pierre Criqui, uno dei più noti esperti a livello internazionale dell’artista.
Per la prima volta in Italia saranno esposti insieme un numero così considerevole di Blind Time Drawings: circa 80 disegni scelti tra le 6 serie che formano il corpus completo di questo lavoro a cui Morris si è dedicato per più di trent’anni. Dai primi disegni del 1973 fino ai più recenti Moral Drawings del 2000, con una particolare enfasi sulla quarta serie, un gruppo di opere ispirate dagli scritti del filosofo Donald Davidson (Drawing with Davidson, 1991), oltre ad alcuni disegni che non appartengono a nessuna delle sei serie, come i Crisis Drawings.
I Blind Time Drawings sono disegni realizzati dall’artista ad occhi bendati, previa una breve stesura delle indicazioni che seguirà nell’esecuzione, per sottolineare lo scarto tra l’idea e la realizzazione, tra il proposito dell’artista e il limite del corpo. Gli scritti sono parte integrante dell’opera e spesso si trovano ai margini del disegno stesso.
Il fatto di non vedere il foglio mentre disegno mina tutte le idee di intenzionalità e rimette in questione lo statuto di errore come criterio limite. Per chi lavora ad occhi bendati la nozione di talento perde completamente di senso. Il processo in se non mi interessa, non è che un mezzo. (Robert Morris).
In mostra, inoltre, saranno esposti alcuni dei capolavori di Morris, pietre miliari del movimento minimalista come il famoso Card File del 1962 ed ancora Box with the Sound of its Own Making (1961), Self-Portrait (EEG) (1963), i Mirrored Cubes (1965), i film Mirror Film e Finch College Project Film, entrambi del 1969, la grande installazione Threadwaste with Mirrors (1968/1998) e Portland Mirrors (1977).
In occasione della mostra di Prato sarà pubblicato un libro dedicato ai Blind Time Drawings, non un catalogo ragionato, impossibile da realizzare a causa della dispersione dei disegni, (in totale dovrebbero essere circa 250, ma Morris non li ha catalogati), ma comunque la pubblicazione più importante ed esaustiva dedicata a questi straordinari lavori. I testi critici saranno di Robert Morris, Donald Davidson e Jean-Pierre Criqui.
Inaugurazione: 26 febbraio
Ufficio Stampa: Ku.ra. Rosi Fontana - t. 050 9711343 - fax 050 9711317
Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci
Viale della Repubblica 277 Prato
Orari: dal lunedì al venerdì 12.00-19.00; sabato, domenica e festivi 10.00-19.00. Chiusura: Martedì. Ingressi: intero € 5,00 - ridotto euro 4,00