Terza installazione lungo il percorso di superficie del Passante Ferroviario. L'interramento della strada ferrata ha infatti consentito la riqualificazione di vaste porzioni di territorio cittadino. L'opera di Kirkeby segna con la sua forma essenziale, con le modulazioni di luce e ombra delle superfici, la zona di attraversamento di largo Orbassano.
"Opera per Torino"
GLI ARTISTI DEL PASSANTE FERROVIARIO.
Martedì 22 febbraio, alle ore 12, nell’area pedonale di largo Orbassano sarà inaugurata "Opera per Torino" di Per Kirkeby. L’artista danese è l’autore della terza realizzazione d’arte contemporanea lungo il percorso di superficie del Passante Ferroviario. L’interramento della strada ferrata ha infatti consentito la riqualificazione di vaste porzioni di territorio cittadino, con il ridisegno complessivo di giardini, strade, aree residenziali e zone un tempo industriali e oggi dedicate alla formazione.
L’opera di Kirkeby segna con la sua forma essenziale, con le modulazioni di luce e ombra sulle superfici, la zona di attraversamento di largo Orbassano. Di concezione contemporanea, è stata realizzata attraverso l’uso di mattoni a lavorazione tradizionale e si inserisce nell’area alberata. Lungo il viale di corso Mediterraneo, a poche centinaia di metri dalla piazza, sono già state installate Igloo fontana di Mario Merz e Albero giardino di Giuseppe Penone. Opera per Torino è parte di un progetto più complessivo che comprende undici opere d’arte contemporanea.
All’inaugurazione interverranno, oltre a Per Kirkeby, Maria Grazia Sestero, Assessore alla Viabilità e Trasporti, Fiorenzo Alfieri, Assessore alle Risorse e allo Sviluppo della Cultura e Rudi Fuchs, Direttore del Progetto Artisti del Passante. Il taglio del nastro sarà accompagnato da una performance della danzatrice Paola Bianchi.
Per Kirkeby. Cenni biografici
Per Kirkeby è nato a Copenaghen nel 1938, dove vive e lavora. Ha studiato Scienze Naturali e iniziato la propria attività come geologo, per dedicarsi poi alla pittura e alla scultura. Autodidatta ma di grande cultura artistica, la sua arte è razionale e, nello stesso tempo, lirica e intima. Da un punto di vista stilistico ha le caratteristiche di un artista nordico: il suo primo maestro è stato il grande pittore danese Asger Jorn e l’uso del colore risente della influenza di Munch. La prima mostra personale è del 1963, a Copenaghen; nel 1967 si svolgono sue performance con Nam June Paik e Jörg lmmendorf e nel 1973 espone per la prima volta una scultura in mattoni creata per l'esterno. Al 1983 risalgono invece le sue prime sculture in bronzo. Nelle sue sculture in mattoni si può ritrovare l'ampio svolgersi della forma che è tipico dei suoi dipinti, ma vi matura un carattere specifico e originale: i mattoni usati secondo la tradizione locale, i raffinati giochi di luce e ombra. Pur nelle loro ampie dimensioni, le sculture sono raccolte e intime, quasi bucoliche: spazio e forma trovano lì un luogo di riposo e di quiete e la loro monumentalità ha comunque come riferimento le dimensioni del corpo umano. Molte delle sue sculture in mattoni sono installazioni permanenti per luoghi all'aperto, eseguite su specifiche commissioni. Ha partecipato a svariate edizioni della Biennale veneziana, nonché di Documenta a Kassel; molte le sue mostre personali presso le più importanti istituzioni museali.
Dr. Gianni Ferrero
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Presentazione pubblica del progetto martedì 22 febbraio nell'Aula Magna - Scuola Ugo Foscolo Corso Rosselli 61/A Torino.