Immagini di donne al lavoro. Circa 90 scatti provenienti dall'Archivio Alinari e raccolti sotto il titolo di 'Posa di lavoro' seguono l'evoluzione del lavoro femminile da fine '800 agli anni '50, intrecciando il mondo contadino a quello industriale. In mostra anche le fotografie di Giada Alazraki, Lucia Muriel Marana, Silvia Noferi, Alice Pedroletti.
Immagini di donne al lavoro
Circa 90 scatti (stampe moderne da negativi originali) provenienti dall’Archivio Alinari e raccolte sotto il titolo di “Posa di lavoroâ€, rappresentano il nucleo attorno al quale è stata costruita la mostra. Le suggestive immagini di Alinari , firmate da grandi maestri della fotografia d’epoca, Nicola Biondi, Studio Villani, Anderson, Gabinio e dall’Armi, oltre che dagli Alinari stessi, ci accompagnano nell’evoluzione del lavoro femminile da fine ‘800 agli anni 50, intrecciando il mondo contadino a quello industriale, ai servizi e all’assistenza.
Il bel catalogo che riproduce le immagini in mostra è corredato da interessanti testi di Silvia Salvatici e Luigi Tomassini (15,00 Euro).
“Orario continuatoâ€, la sezione contemporanea della mostra, realizzata dalla Fondazione Italiana per la Fotografia in accordo con il Settore Pari Opportunità , sviluppa il tema del cambiamento del lavoro femminile negli ultimi decenni. La missione, affidata a quattro giovani fotografe: Giada Alazraki, Lucia Muriel Marana, Silvia Noferi e Alice Pedroletti, mette in evidenza alcuni valori, la cui nuova lettura, ha reso possibile questa evoluzione. La sezione si articola attorno a tre fattori: tempo, luogo e lavoro, con un impianto visivo che privilegia il frammento, la suggestione e il contesto piuttosto che il ritratto.Nel titolo un richiamo evocativo al dilatarsi del tempo del quotidiano femminile. Tempo in cui più volte si incrociano sfera del lavoro e sfera del privato che nel pensiero femminile, a differenza di quello maschile, interagiscono costantemente. Nel delineare le caratteristiche visive delle immagini che volevamo appese a queste pareti, sapevamo con maggior sicurezza, quello che “non†volevamo vedere: i tipi (una nomenclatura delle nuove e vecchie professionalità ), una ritrattistica documentaria che non potendo essere esaustiva, rischiava esclusioni imbarazzanti e una visione generalizzata. Abbiamo allora immaginato un tracciato sospeso e frammentario in cui a tratti ci si possa ritrovare, un viaggio per suggestioni attraverso quei luoghi e quei valori che meglio possono rappresentare, almeno secondo il nostro punto di vista, lo stacco dal mondo del passato (le splendide immagini dagli Archivi Alinari) e la realtà dell’oggi. Tra i luoghi: il supermercato di Lucia Muriel Marana, è la “piazzaâ€, luogo di incontro, di passaggio quasi forzato dell’universo femminile. Per il nostro set abbiamo escluso le grandi catene alimentari, preferendo la piccola distribuzione dove si consuma, tra sguardi distanti, il rito quotidiano della spesa. Silvia Noferi ha invece raccontato un nuovo mondo in cui la donna riesce a combinare professionalità , imprenditorialità , privato e tensione creativa. Sono allora le botteghe del Quadrilatero dove meglio si evidenzia l’idea di lavoro come “laboratorio di ideeâ€. Ma se il futuro del lavoro è la tecnologia, qui si è aperta un’altra grande sfida contemporanea. La serie di Giada Alazraki, realizzata all’interno di Alenia, documenta che qui come altrove si sono abbattute barriere e pregiudizi e la professionalità vince ormai anche nei settori storicamente maschili (ingegneria, meccanica, ricerca avanzata…). La cronaca di una giornata firmata da Alice Pedroletti evidenzia il quadro della donna contemporanea, la vita e gli impegni a cavallo di pubblico e privato dove, a volte, è possibile consumare il tempo/lavoro tra le mura domestiche sfumando così i confini tra dentro e fuori, dove si cerca di ritagliare parte del proprio tempo per sé stessa, coltivare interessi e relazioni. La casa e il privato assumono nuovi valori.SCATTATE. Immagini di donne al lavoro è quindi una carrellata dalle molte sfaccettature: dai grandi autori storici alle nuove tendenze, dalla fotografia d’arte documentaria ai viaggi più emozionali nel nostro contemporaneo.
a cura di:
Fondazione Italiana per la Fotografia
con il contributo di:
Città di Torino
Divisione Servizi Educativi – Settore Pari Opportunità e Politiche di Genere
Responsabile del Progetto
Uma Franchini
Inaugurazione: Giovedì 24 febbraio ore 19.00
Organizzazione, segreteria e ufficio stampa: FONDAZIONE ITALIANA PER LA FOTOGRAFIA, Emanuela Bernascone 011.4361548
Accademia Albertina di Belle Arti - Via Accademia Albertina 6 - Torino
Orario: tutti i giorni 10.00 – 18.30; chiuso lunedì