Diapason Arte
Napoli
via Giotto, 7/A (Piazza Medaglie d'oro)
081 5562688

Tina Vaira
dal 25/2/2005 al 5/3/2005
081 5562688

Segnalato da

Aurelio Derose



approfondimenti

Tina Vaira



 
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25/2/2005

Tina Vaira

Diapason Arte, Napoli

I graffi dell'anima. L'artista, in questi lavori di acquerelli e pastelli ad olio, con eleganza e con tutte le possibilita' pittoriche offerte dai colori, definisce le proprie intime linee d'espressione.


comunicato stampa

I graffi dell’anima

Tina Vaira: “Segmenti e graffi dell’anima” di Aurelio De Rose
« La composizione », scriveva Matisse, « è l’arte di dipingere in modo decorativo, i vari elementi che si hanno a disposizione per esprimere i propri sentimenti ».

Tina Vaira, in questi lavori di acquerelli e pastelli ad olio, con raffinata eleganza e, con tutte le possibilità pittoriche che le offrono i colori, ottiene appunto il definirsi delle proprie intime linee d’espressione.
Queste appaiono come una sorta di mosaico di immagini dove l’elemento di corporeità matèrico diviene non solo organizzatore dello spazio offertogli ma, evidenzia nelle rappresentazioni, la sintesi di un’analisi personalizzata sia di reminescenze e riflessioni, che di stati d’animo “rigenerati” nel subconscio.
Appariranno infatti, un susseguirsi di “coloriture” che paiono rilevate da un caleidoscopio della memoria e del vissuto, fermate nell’attimo d’osservazione intimistica, per tramutarsi poi in delimitazioni compositive.
Queste tessiture nel loro susseguirsi si possono variare, per chi le osserva, e, al di là dell’iniziale intenzionalità, determinarsi in elementi da “soggettivare”.
Divengono infatti per empatia, organismi di percezioni carpite alla mente, al ricordo, ed offrono alla libertà istintiva l’idea di un racconto da personalizzare, che il tempo ha attraversato: segmenti e graffi dell’anima.
Questi, nelle calde “nuances” utilizzate, si esprimono in chiave psicologica e, nel prosieguo delle “scene” appaiono, nella loro ìnsita personificazione, come desiderio d’essere protagonisti.
Vitalità da estrinsecare, che si evidenziano in tutte le varie fasi d’astrazione espressionistica; che nella transmutazione dell’immaginario, si possono distinguere sia in paesaggi vissuti, che in raggi di luci e forme; oppure, in corolle, ali di farfalle, punti dell’infinito, ferite dell’io. Attimi rivissuti dall’iride anche di policromie oniriche, sensibilmente riproposte.
Riflessioni, che nella semplificazione formale, si definiscono in “formelle mosaico” ed a mio giudizio, aderiscono anche ad una rivisitazione mnemonica, scaturendo poi, nell’aspetto espressivo, in un astrattismo-informale che Tina Vaira ha sedimentato nella Sua continua ricerca di forme e contenuti; ovvero: concretizzando concettualmente una dinamicità del colore che, per la singolarità tonale assume, in questa mostra, un voluttuoso e sensuale spettacolo d’armonia.

Vernissage
Sabato, 26 febbraio 2005 ore 18,00

Diapason Arte
Napoli- via Giotto, 7/A (Piazza Medaglie d’oro)
ore 10,30-13,00 e 17,00- 20,00

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