FastWeb Foyer
Milano
Sabina 1 - Largo Franco Parenti
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Ottofotografialfoyer
dal 28/2/2005 al 15/3/2005
02 36534006
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Segnalato da

Associazione Culturale Album




 
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28/2/2005

Ottofotografialfoyer

FastWeb Foyer, Milano

Carmen Mazza presenta due progetti: 'M.S.T.', scatti che prendono spunto da una sensazione vissuta nell'infanzia; 'Still-Life' evidenzia la distanza tra il mondo rurale e la quotidianita' dello spazio urbano. In 'Sinapsi', di Simona Paleari, volti inermi e senza espressione sono alterati da un filtro che li rende tra loro simili e ne frammenta le parti.


comunicato stampa

Carmen Mazza e Simona Paleari

Nuovo appuntamento nell'ambito di Ottofotografialfoyer, rassegna di mostre fotografiche di giovani autori giunta quest'anno alla sua seconda edizione.

M.S.T. e STILL-LIFE di Carmen Mazza

- M.S.T.
Quattro bombole di ossigeno nella prima immagine e una donna in muta pronta per un’immersione nella seconda. Due scatti che prendono spunto da una sensazione vissuta nell’infanzia quando, dall’automobile del padre, Carmen osserva lo specchio d’acqua creato artificialmente all’interno di una cava per l’estrazione di sabbia e vede una scritta: vietato entrare. Tutto ciò rende questo luogo affascinante, distante, apparentemente inaccessibile e dunque misterioso. A distanza di anni l’autrice torna a riscoprirlo con la macchina fotografica e ce lo mostra: i cumuli di sabbia della cava creano uno scenario non terreno, dentro al quale si possono scorgere alcune figure che appaiono finte, addirittura aliene. Il titolo del lavoro, M.S.T (Marte sulla Terra), è una sigla che, insieme alle cifre riportate nei titoli delle singole immagini rimanda a possibili coordinate astronomiche, e ci offre la chiave di lettura di questa breve narrazione: un mondo fantascientifico entro il quale, tra realtà e finzione, l’uomo sceglie di immergersi.

- STILL LIFE
La distanza tra un mondo rurale, luogo di appartenenza dell’autrice, e la quotidianità dello spazio urbano da lei vissuto, muove l’opera Still-Life, un trittico che pone al centro il mondo reale, a colori, in cui alcune capre si muovono liberamente, senza vincoli; e ai lati il mondo artefatto: due animaletti giocattolo posizionati ad arte, vincolati da una scelta precisa dell’autrice. È ancora una volta un dialogo tra realtà e finzione.Vi è tuttavia l’intenzione di stabilire un rapporto tra i due poli, tra una realtà densa di artificio e una realtà caratterizzata da un maggiore grado di libertà individuale. E la malinconia dell’assenza finisce per trovare il suo punto di equilibrio attraverso una composizione accurata che individua il punto di contatto tra i due mondi.
(Sara Maestranzi)

SINAPSI di Simona Paleari
Sono volti inermi, senza espressione, senza caratterizzazioni fisiche, senza interferenze cromatiche, alterate da un “filtro visivo” che li rende tra loro simili, che frammenta le parti e i toni modificando la visione superficiale, ma che permette collegamenti visivi, mentali. Sembrano ibernati in uno spazio e in un tempo indeterminati.
(Simona Paleari, 2004)

Note biografiche delle autrici:

Carmen Mazza nasce a Osio Sotto (Bg) il 24 luglio 1976. Dopo la maturità si trasferisce a Milano dove, accanto agli studi universitari in ambito antropologico, intraprende un percorso di studi artistici che la portano a frequentare corsi di Pittura e di Arte Contemporanea presso l’Accademia di Belle Arti di Brera e un corso base di Fotografia presso il C.E.P. (Centro Educazione Permanente). Decide poi di approfondire l’interesse per la fotografia iscrivendosi al C.F.P. R. Bauer di Milano dove frequenta il Corso di Fotografo Post Diploma. Attualmente vive a Milano dove lavora come fotografa free-lance. Tra i lavori realizzati: la documentazione della mostra Class of Marina Abramovic (presso la galleria di arte contemporanea Via Farini; Milano; immagini presenti sul sito web del PAC); servizio di moda per la rivista Luna nell’ambito di un progetto che vede coinvolti gli studenti di scuole di fotografia di Milano. Inoltre continua a sviluppare la sua ricerca artistica attraverso l’uso della fotografia.
- Mostre collettive
febbraio 2005, Click à-porter, redazione di Luna Milano
giugno 2004, Trasformazioni, Spazio Comunicazioni Visive C.F.P. Riccardo Bauer, Milano
2002, I come Infanzia, organizzata dall’Associazione Il Sole, Palazzo delle Stelline, Milano (con catalogo)

Simona Paleari nasce a Monza il 29 gennaio 1981.
Dopo aver ottenuto la maturità artistica si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano diplomandosi nel 2004 con una tesi che affronta il rapporto tra realtà e finzione nell’opera cinematografica di Kiarostami. Durante gli studi universitari approfondisce la disciplina fotografica iscrivendosi nel 2003 al Corso di Fotografo Post Diploma presso il C.F.P. R. Bauer a Milano dove frequenta anche alcuni corsi di approfondimento condotti da Paola Di Bello - Metodo di progetto fotografico - e da Roberta Valtorta - Lo spazio figurativo: dalle arti manuali alle arti tecnologiche- e svolge il proprio periodo di stage presso il fotografo Flavio Bonetti. Attualmente frequenta il corso F.S.E Tecnologie e linguaggi del progetto fotografico contemporaneo presso il medesimo centro e sviluppa la propria ricerca artistica.
- Mostre collettive
2004, Trasformazioni, Spazio Comunicazioni Visive C.F.P. Riccardo Bauer, Milano

Ottofotografialfoyer è un progetto a cura di Sara Maestranzi con il coordinamento
dell'Associazione Culturale Album.

Inaugurazione: martedì 1 marzo alle ore 19.00

FastWeb Foyer
Via Sabina 1 - Largo Franco Parenti
Milano

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Luca Casonato
dal 16/5/2005 al 30/5/2005

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