Saadane Afif
Olivier Babin
Alice Cattaneo
Sarah Tritz
Robert Breer
Ilaria Bonacossa
Charlotte Laubard
Il vuoto quantistico e' considerato uno stato di pieno potenziale, come se nel vuoto pieno di elettroni vorticanti esistesse tutta l'energia allo stato latente, non manifesta. Questa e' l'energia delle sculture in mostra che uniscono pieno e vuoto, ma sono cariche di una nuova energia. Opere di Saadane Afif, Olivier Babin, Alice Cattaneo, Sarah Tritz, Robert Breer. A cura di Ilaria Bonacossa e Charlotte Laubard
Saâdane Afif
Olivier Babin
Alice Cattaneo
Sarah Tritz
Robert Breer (special guest)
A cura di Ilaria Bonacossa e Charlotte Laubard
Gli atomi che compongono l'intero universo sono formati da un nucleo centrale
costituito da protoni e neutroni e da una nube esterna di elettroni vorticanti.
Gli atomi sono in grandissima parte costituiti da vuoto. Il vuoto quantistico
non è più ritenuto uno spazio nullo ma è considerato uno stato di pieno
potenziale, come se nel vuoto pieno di elettroni vorticanti esistesse tutta
l'energia allo stato latente, non manifesta. Questa è l'energia che mostrano le
opere di scultura riunite in mostra, opere che benché uniscano pieno e vuoto
sono cariche di una nuova energia.
Dalla "Sphinx" (Sfinge, 2004) di Saâdane Afif che si erge enigmatica di fronte
all'entrata, alle strane strutture che giocano con gli archetipi del minimalismo
di Olivier Babin, all'invasione dello spazio delle forme proliferanti di Sarah
Tritz, agli interventi semi-invisibili di Alice Cattaneo, queste sculture
vorticanti sfuggono ad ogni aspettativa. Insieme alle sorprendenti sculture
degli anni '60 di Robert Breer, che alzandosi ieratiche o strisciando al suolo
si muovono impercettibilmente nello spazio grazie a dei meccanismi all'interno
delle membrane minimaliste, cambiando direzione quando incontrano un ostacolo, i
lavori di questi giovani artisti segnalano la propria autonomia in modo vivace e
divertente. Sembrano chiedere al pubblico un coinvolgimento estetico, mettendo
però contemporaneamente in discussione, ognuno a suo modo, lo status dell'opera
d'arte come oggetto animato.
Immagine: Sarah Tritz Rien n'existe plus, 2004. Mix media
Inaugurazione il 17/03/2005 alle 19h00
Galleria maze
via G. Mazzini 40 10123 Torino
Martedì/ Sabato 15h30 - 19h00