Niendorf (The Damaged Piano) e' la storia di un pianoforte degli anni '20, danneggiato e scordato, capace di suoni acidi e, allo stesso tempo, ancestrali. La mostra prende il titolo dalla videoinstallazione a 2 canali di cui fa parte il film che l'artista ha girato a Berlino, in collaborazione con il musicista e compositore inglese Michael Nyman. A cura di Caroline Corbetta.
a cura di Caroline Corbetta
La mostra prende il titolo dalla videoinstallazione a 2 canali Niendorf (The Damaged Piano) di cui fa parte il film che l’artista ha girato a Berlino, in collaborazione con il musicista e compositore inglese Michael Nyman.
Niendorf (The Damaged Piano) è la storia di un pianoforte degli anni Venti, danneggiato e scordato, capace di suoni acidi e, allo stesso tempo, ancestrali. Quando Nyman l’ha scoperto per la prima volta nell’officina di un restauratore a Berlino ne è rimasto folgorato.
Da questa vicenda Valerio Rocco Orlando ha tratto ispirazione per un nuovo lavoro legato alla sua ricerca sulla stratificazione della memoria e sulle molteplici relazioni tra volto, emozioni e identità. Dopo l’anteprima assoluta della scorsa estate al Teatro Regio di Parma, il progetto assume ora una forma installativa peculiare in cui rimandi cinematografici della pellicola 35mm in bianco e nero si sovrappongono all’estetica digitale e ai suoni inediti del pianoforte.
In un'altra sala, nell’installazione fotografica Symphony for a Damaged Piano, l’artista ricompone
frammenti della videoinstallazione, come in un’ulteriore proiezione, in cui diversi riflessi e tonalità vanno a comporre una partitura inedita.
Mentre un piccolo slide-show, My Own Little Damaged Piano, in un angolo quasi nascosto della galleria, proietta dettagli che appartengono a un vecchio pianoforte giocattolo attraverso cui l’artista, durante la sua infanzia, si è accostato per la prima volta alla musica.
Galleria Maze
via Giuseppe Mazzini 40 - Torino
Orario: martedi' - sabato 15.30-19.30
Ingresso libero