Piero Ruggeri
Giorgio Griffa
Mario Merz
Giulio Paolini
Michelangelo Pistoletto
Alighiero Boetti
Nicola De Maria
Marco Gastini
Piero Gilardi
Salvatore Astore
Undici personalita' diverse che formano nel loro insieme un singolare e imprevedibile intreccio di tensioni estetiche e di problematiche espressive. Uno dei criteri di scelta adottati in questa occasione e' stato infatti quello di accostare e mettere a confronto opere di artisti con percorsi espositivi molto divergenti. Opere di Boetti, Paolini, Ruggeri, De Maria, Merz, Griffa, Pistoletto, Mainolfi, Gastini, Gilardi, Astore.
“Un certain regard sur Turin” è una mostra di taglio molto libero che ha l’intenzione di verificare come l’idea di qualità nella pittura, nelle più varie sfaccettature, è stata elaborata e realizzata nell’ambito della scena artistica torinese, a partire da un contesto culturale che ha caratteristiche di fondo comuni.
Saranno esposte opere scelte con molta cura di undici artisti di generazioni e tendenze diverse fra loro. Undici personalità diverse i cui lavori vanno ovviamente guardati nella loro specifica autonomia e originalità, ma che formano nel loro insieme un singolare e imprevedibile intreccio di tensioni estetiche e di problematiche espressive che può innescare qualche sorprendente e non ovvia prospettiva di lettura. Uno dei criteri di scelta adottati in questa occasione è stato infatti quello di accostare e mettere a confronto opere di artisti anche con percorsi espositivi molto divergenti.
L’area di ricerca informale è rappresentata qui al meglio dall’acceso cromatismo e dalla tensione segnica e gestuale di Piero Ruggeri, mentre la pittura di carattere analitico e minimale è documentata dalle delicate tracce cromatiche di Giorgio Griffa.
Ci sono poi opere di alcuni protagonisti dell’Arte Povera: delle carte di Mario Merz; dei raffinati collage di Giulio Paolini; degli acciai specchianti di Michelangelo Pistoletto; e dei lavori di ironica concettualità di Alighiero Boetti. Nicola De Maria testimonia con la singolare qualità cromatica e mentale dei suoi dipinti l’attualità della visione transavanguardista.
Per Mainolfi, natura e architettura si scambiano continuamente ruolo. La terracotta è uno dei suoi materiali d’elezione, ha però sperimentato diversi materiali, come legno, cera e bronzo.Per l’Artista Marco Gastini, la pittura è dar corpo a spazi carichi di tensioni;qualsiasi materiale utilizzato diventa generatore di energia estetica.Piero Gilardi, artista torinese pioniere in Italia fin dagli anni Sessanta delle esperienze di arte tecnologica, multimediale e interattiva, celebre per i famosi Tappeti natura in coloratissimo poliuretano espanso, che lo portano alla ribalta della scena artistica internazionale.
Infine ci sono i quadri del più giovane Salvatore Astore, composizioni di figure femminili caratterizzate da una fluida e rigorosa tensione formale.
Inaugurazione 8 novembre 2009 ore 18
GIAMPIERO BIASUTTI Arte Moderna e Contemporanea
via della Rocca , 6/B, Torino
dal martedì al sabato, ore 10,30-12,30; 15,30-19,30
ingresso libero