Ballando ballando, fotografie. 1966: due feste da ballo, una a Milano l'altra in provincia. Sono anni di profonda trasformazione, il modo di pensare, vestirsi e ballare stanno cambiando velocemente; cosi' tanto che citta' e provincia sembrano due mondi lontani nello spazio e nel tempo. Inaugurazione con musica selezionata da vinili anni '60
Ballando ballando. Fotografie. 1966
Due feste da ballo, nel 1966. Una a Milano, al Centro Fly, in via San
Pietro all'Orto. L'altra in provincia, a Mortara, al teatro comunale.
Due ambienti diversi. Due mondi. Sono anni di profonda trasformazione
del costume. Il modo di vivere, di pensare, di vestirsi, di incontrarsi,
di ballare stanno cambiando velocemente. Cosi velocemente che citta' e
provincia, spesso, sembrano lontane non solo nello spazio, ma anche nel
tempo.
La festa milanese e' un evento trendy, come si direbbe oggi.
Organizzata in un lussuoso negozio di arredamento dall'architetto
emergente Gae Aulenti. Gli invitati sono personaggi in vista delle
citta': giornalisti, critici, designer, artisti, modelle. Le donne
esibiscono le loro teste cotonate ad arte o scolpite dai nuovi tagli
alla Vergottini, sfoggiano abiti optical. Gli uomini sono in smoking.
Tutto e' rigorosamente in bianco e nero. L'orchestra e' quella di
Giorgio Gaber. L'ambiente di una raffinata modernita': grandi specchi a
soffitto, immensi divani di pelle bianca. I gesti di tutti appaiono
studiati.
A Mortara, invece,E8 la notte del 31 dicembre. Suona un nuovo
scatenato complesso, i Nomadi. Si lanciano coriandoli. Siamo al teatro
comunale: tendaggi di velluto, divanetti capitonne', grandi specchiere
in cornici barocche, colonnine tornite a dividere i palchi. E' passata
la mezzanotte. La gente si muove, beve, si siede, balla cosi' come
viene. Le ragazze, seguite dall'occhio vigile dei genitori, sono
grassottelle. Il vestito e' quello "buono fatto apposta", color
pastello, scollato ma non troppo.
L'obiettivo di Toni Nicolini scruta i visi, le pose, coglie l'attimo.
L'attesa delle donne alla toilette. L'ultima mossa in voga nel twist.
Una sigaretta fumata avidamente. Lui che innocentemente preme il seno di
lei, con la scusa dell'abbraccio di capodanno. Ritagli di un tempo che
e' stato. Per tanti di noi il ricordo di quelle sere passate ballando,
ballando.
Alla Fondazione Bandera prosegue intanto, fino al 24 aprile, la mostra
Barbara Nahmad. Yesterday Now. I volti dei protagonisti della storia
sociale, culturale, politica dei favolosi anni sessanta riproposti in
un'epica galleria di ritratti: da Marilyn Monroe a John F. Kennedy, da
Che Guevara a Martin Luther King, da Mick Jagger a John Lennon.
Toni Nicolini (Milano, 1935), uno dei piu' importanti esponenti della
fotografia italiana, e' conosciuto soprattutto per il rilievo delle sue
collaborazioni editoriali, di documentazione ambientale e geografica, e
per il suo straordinario archivio di immagini, nelle quali si esprime la
passione per gli aspetti quotidiani della vita, dell'abitare, degli
spazi urbani, delle campagne. Il compito intellettuale e le motivazioni
narrative non pesano mai sul suo sguardo, che rimane ugualmente poetico
e libero di cogliere l'insolito.
La stessa passione per la vita come racconto visivo si esprimeva gia'
nelle prime importanti esperienze professionali a meta' degli anni
sessanta, quando partecipa alla marcia per la pace organizzata da Danilo
Dolci, in Sicilia. Sorprendente e' l'ironia con la quale osserva gli
aspetti piu' mondani del costume di quegli stessi anni, come rivelano
le fotografie presentate in questa mostra.
Mostra realizzata con il contributo di Costruzioni Meccaniche Luigi
Bandera S.p.a. / Siderfim S.r.l. / BF. Engineering S.p.a. / Asis S.r.l.
/ Hidos S.r.l.
Mostra a cura di Marina Pizziolo (direttore Fondazione Bandera).
Catalogo Bandera
In collaborazione con Azibul
Inaugurazione: sabato 19 marzo h 18.30
Alla serata dell'inaugurazione sara' presente l'artista
Ambientazione musicale con selezione da vinili anni '60
di Djpersignora, in collaborazione con Gheroarte'
Degustazione vini prodotti da Terrazze di Montevecchia
Fondazione Bandera, via Andrea Costa, 29 - Busto Arsizio (Varese)
Orari 10 - 19, lunedi' chiuso, domenica 27 marzo chiuso
Visite guidate su prenotazione, a cura di Cristina Moregola
Laboratori didattici a cura dei Laboratori Metodo Bruno Munari