In mostra incisioni che ripercorrono le vicende narrate nella Torah secondo una modalita' rappresentativa che cerca di allontanarsi dall'iconografia tradizionale, allo scopo di sottolineare aspetti raramente frequentati del racconto biblico.
50 incisioni su rame dalla Bibbia Ebraica realizzate da Vittorio Pavoncello
Organizzata dallo Studio Tommaseo, dal Comitato Trieste Contemporanea e
dall’Associazione Culturale L’Officina, con la preziosa collaborazione
della Comunità Ebraica di Trieste, si inaugura giovedì 24 marzo, alle ore
18.30, presso lo Studio Tommaseo, Il Popolo del Sogno, un’esposizione di
cinquanta incisioni su rame realizzate da Vittorio Pavoncello ed ispirate
ad altrettanti significativi episodi contenuti all’interno della Bibbia
Ebraica.
L’esposizione, che oltre a prestigiosissimi Patrocini Istituzionali ha
ricevuto un importante plauso da parte del Presidente della Repubblica
Italiana Carlo Azeglio Ciampi, si configura come un inedito e suggestivo
percorso attraverso la Torah, ovvero i cinque libri riguardanti la nascita
e la formazione del popolo ebraico: Genesi, Esodo, Levitico, Numeri e
Deuteronomio. Le incisioni ripercorrono le vicende narrate nella Torah
secondo una modalità rappresentativa che cerca di allontanarsi dall’
iconografia tradizionale, allo scopo di sottolineare aspetti raramente
frequentati del racconto biblico e di scandagliare alcuni tra i principali
riferimenti della secolare tradizione ebraica.
Il titolo dell’esposizione, infatti, richiama una dimensione spirituale in
cui il mondo si ricrea e si apre alla possibilità di nuovi significati: la
Bibbia Ebraica è ricca di rivelazioni che si materializzano durante
l’attività onirica, così come altri libri sacri (basta pensare ai Vangeli)
continuano a privilegiare questo momento come luogo della rivelazione
divina. L’inestinguibile bisogno di un senso, proprio di ogni cultura
religiosa, trova risposte nella leggerezza sospesa e nel mistero proprie
del mondo onirico, capace per sua natura di dar forma a desideri e speranze
di un’intera comunità .
A testimonianza, inoltre, della forte vocazione interconfessionale ed
interdisciplinare che anima l’intero progetto espositivo, alcune note
personalità del mondo culturale, rappresentanti diverse confessioni
religiose, si sono confrontate sull’eredità della Bibbia Ebraica e sulla
sua inconfutabile influenza in determinate discipline umanistiche e
scientifiche. Il corpus di scritti, partorito da intellettuali e studiosi
del calibro di Guido Ceronetti, Amos Luzzatto, Emanuele Luzzati, Margherita
Hack, Giuliano Montaldo, Maria Luisa Spaziani e altri, è stato raccolto
all’interno del catalogo multimediale pubblicato in occasione della mostra
allestita nello scorso autunno al Complesso del Vittoriano di Roma. Le loro
riflessioni, svolte a partire da alcuni versetti biblici o da ciò che le
incisioni suggerivano, assumono la veste di un ampliamento indispensabile
all’intero progetto espositivo, teso a ridestare nella realtà contemporanea
l’eredità culturale della Torah.
Con il patrocinio di:
Parlamento Europeo, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero per i
Beni e le Attività Culturali, Ministero dell'Interno, Ministero
dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Scientifica, Regione
Piemonte, Associazione Nazionale Comuni Italiani, Unione Comunità Ebraiche
Italiane, Provincia di Roma - Assessorato alle Politiche Culturali,
Comunità Ebraica di Roma, Fondazione Basso, Facoltà Valdese di Teologia,
Associazione Donne Ebree d'Italia, Accademia Internazionale Sant'Agostino.
Nel catalogo multimediale testi di:
Giuseppe Abramo, Anna Foa, Fiorello Ardizzon, Françoise Barner, Marina
Beer, Aldo Braibanti, Edith Bruck, Gaetano Buscemi, Gabriella Caramore,
Fabio Ceccarelli, Guido Ceronetti, Maria Silvia Codecasa, Giovanni De
Martis, Sergio D'Elia, Riccardo Di Segni, Franco Ferrarotti, Grazia
Francescato, Daniele Garrone, Silvia Giacomoni, Gino Girolomoni, Lucio
Gregoretti, Lia Levi, Mario Liverani, Maria Grazia Lopardi, Emanuele
Luzzati, Amos Luzzatto, Maria I. Macioti, Gabriele Mandel Khan, Margherita
Hack, Giacomo Marramao, Floriana Mastandrea, Giuliano Montaldo, Stanislao
Nievo, Abd Al Wahid Pallavicini, Paolo Levi, Stephan Pisano, Riccardo Di
Segni, Andrea Riccardi, Lucia Ricco, Silvia Rosselli, Lucetta Scaraffia,
Tito Schipa jr., Alberto Soggin, Amedeo Spagnoletto, Maria Luisa Spaziani,
Laura Supino, Debora Tonelli, Laura Turco Liveri, GianMaria Vian, Yoav
Dattilo, Gennadios Zervos.
Organizzatori: Studio Tommaseo, Comitato Trieste Contemporanea, Associazione Culturale L'Officina, Comunità Ebraica di Trieste.
Immagine: “Non potrà alcuno ricevere in pegno le due macine†(Deuteronomio 24,6)
incisione su rame (particolare),2004, Courtesy Studio Tommaseo.
Inaugurazione: giovedì 24 marzo, ore 18.30
Studio Tommaseo
Via del Monte 2/1 - Trieste