Personale. L'opera del'artista puo' essere paragonata a un laboratorio scientifico in cui un mondo di esseri ultrapiccoli e' osservato al microscopio. Forme tortili e serpentiformi si intrecciano sulla tela marcandone il cammino con scie di colore liquido e rappreso.
Mostra personale
L’opera di César Delgado può essere paragonata a un laboratorio scientifico in cui un mondo di esseri ultrapiccoli è osservato al microscopio.
Forme tortili e serpentiformi si intrecciano sulla tela marcandone il cammino con scie di colore liquido e rappreso. Come anguille che sgusciano in una vasca d’acqua i segni di Delgado vibrano di vita autonoma indipendente. I colori terrosi, bruni, si mescolano al bianco puro e strisciano nello spazio del quadro in circonvoluzioni barocche, tortili. Poi improvvisamente, bande orizzontali delimitano e chiudono la scena, ci ricordano che il mondo dello scienziato è quello dell’artista dove una pennellata precisa, fisicamente definita, ci riporta a quelle di Lichtenstein, fredde, impersonali, taglienti.
È la pittura della pittura, è l’astrazione per l'astrazione, è l’opera per l’opera. Non vi è pathos, tutto è reso in funzione dello studio, per l’analisi come su un tavolo anatomico. Delgado dispone i pezzi della pittura per l’autopsia della storia dell’arte o ancora come un paleontologo spacca le pietre per riportare alla luce conchiglie fossili del periodo giurassico. Spirali cornee, schegge ossee, spicchi fogliacei lamelliformi vibrano su questi quadri/vetrini della sua opera in cui vaghi ricordi kandinskiani si stemperano in problematiche optical-pop.
César Delgado è nato a Madrid nel 1961, dove vive e lavora.
Inaugurazione: giovedì 7 aprile alle ore 19
Galleria The Box
Via della Rocca 28 - Torino
Orario: dal martedì al sabato, dalle ore 15 alle 19,30