Che fine ha fatto Mr. Stripes? Tra pittura, computer art, scultura, installazioni e performance, l'artista lavora alla definizione e implementazione di un universo infantile, popolato da buffi esserini, protagonisti di situazioni improbabili e vicende surreali.
Che fine ha fatto Mr. Stripes?
Continuano le intrusioni dell’arte contemporanea nel calendario delle attività di Sala Celio.
Stavolta tocca ad una giovanissima artista trentina, il cui nome è tutto un programma: Laurina Paperina (Mori - TN, 1980), al secolo Laura Scottini.
Tra pittura, computer art, scultura, installazioni e, recentemente, perfino performance, Laurina lavora alla definizione e implementazione di un universo infantile, popolato da buffi esserini, protagonisti di situazioni improbabili e vicende surreali.
Ed è proprio l’immaginario infantile e primitivo ad essere sempre stato grande fonte d’ispirazione per gli artisti. A tal proposito Picasso sosteneva che ogni bambino è un artista, il problema è rimanerlo da adulti.
La ricerca della giovane trentina parte da suggestioni e linguaggi che hanno origine nella cultura mediatica di internet e della televisione, dai videoclip ai cartoons, ma anche nella street culture, dagli skaters ai writers, dai graffitisti all’hip-hop. I riferimenti più diretti alle sue opere li si possono trovare, infatti, proprio nei videoclip dei Radiohead o nei disegni di Moby, tra i più apprezzati ed originali musicisti del pop contemporaneo.
L’apparente disimpegno e leggerezza delle tecniche e dei soggetti diventano strumenti rassicuranti per innescare derive semantiche e percettive, articolare inediti percorsi narrativi, giocare sull’ambiguità , fare ironia. In questo immaginario emergono valori e contraddizioni delle nuove generazioni, una sorta di blob invasivo e virale che si muove con attitudine schizofrenica ed eccessiva, verso una serializzazione del gesto manuale, di warholiana memoria. Per dirla con Deleuze e Guattari, Laurina Paperina è forse la macchina desiderante di un inconscio collettivo.
Biografia
Nata a Mori nel 1980, si è diplomata all’Accademia di Belle Arti di Verona, espone da soli 3 anni ma ha già riscosso consensi diffusi. Le sue principali uscite: nel 2002 è stata selezionata per il progetto Gemine Muse organizzato dal GAI, circuito Giovani Artisti Italiani, nel 2003 ha partecipato alla 87ma Mostra Collettiva alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, nel 2004 ha esposto ad Arte Fiera di Bologna per la galleria Perugi di Padova, nel 2005 è stata selezionata, da una doppia giuria popolare e di esperti, per la mostra Departures presso la Galleria Civica d’Arte Contemporanea di Trento, giudicata tra i 5 migliori talenti emergenti dell’area trentina. Recentemente è stata selezionata a concorrere per l’aggiudicazione del Premio Cairo Communication indetto annualmente dalla rivista Arte Mondadori. E’ alla sua prima personale.
Catalogo: I Quaderni di Sala Celio n° 6 (in preparazione durante il periodo di mostra)
Inaugurazione: 15 aprile 2005 ore 18.00
Sala Celio
via Ricchieri detto Celio, 8 - Rovigo
Orari: feriali: 10.00 - 12.30 e 17.30 - 19.30; festivi: 17.30 - 19.30