Naturae, dipinti su tela
Nato a Catania nel 1944, Mimmo Germanà si avvicina all'arte seguendo un percorso da autodidatta.
Invitato nel 1980 alla Biennale di Venezia, espone nella sezione 'Aperto 80'.
Temperamento complesso e anticonformista, Germanà continuerà la sua originale ricerca attraverso il ricorso ad una figurazione primitiva e talvolta esoterica da cui spesso emergono le tracce di una memoria passata, quasi una volontà a far riemergere la propria fanciullezza. Le forme si semplificano ed il colore riempie la tela, l'immaginario dell'artista è rappresentato da un universo atavico, distante e avulso dal conflitto prepotente tra natura e tecnologia così presente nei nostri tempi.
Qualcuno lo definì lo ''Chagall italiano'' alludendo probabilmente al mondo fantastico e poetico dei suoi dipinti, ma sulla spensieratezza e sulla forza dionisiaca delle scene, tuttavia si proietta spesso l'ombra di cieli neri; un'inquietudine che sembra riflettere la malinconia del vivere costantemente covata nel cuore oltre al dramma della malattia, l'Aids che l'avrebbe condotto alla scomparsa prematura avvenuta a Busto Arsizio nel 1992.
Galleria Francocancelliere
Messina
via Centonze, 202