Alessandra Baldoni, fotografa e scrittrice, presenta una serie di lavori intitolata 'C'era un volto'. Dice l'artista: ''C'era un volto nelle notti dei miei sogni, un volto inatteso, appena intravisto. Immagine che sposta lo sguardo. C'era un volto capace di sorprendermi, di lasciarmi sospesa...''
RASSEGNA DI ARTE CONTEMPORANEA DI RICERCA A CURA DI ANDREA CIOSCHI E ANTONIO D’ORAZIO
Alessandra Baldoni
Testo critico di Linda Maria Briotti
Alessandra Baldoni, fotografa e scrittrice, presenterà in occasione della partecipazione alla rassegna Go! to Zo’ una serie di lavori intitolata “C’era un voltoâ€. Come afferma la stessa artista: “C’era un volto nelle notti dei miei sogni, un volto inatteso, appena intravisto. Immagine che sposta lo sguardo. C’era un volto capace di sorprendermi, di lasciarmi sospesa. Volto senza comprensione, volto che porta dell’altro. Ci sono momenti in cui la trama del reale si allenta e tra le sue maglie s’insinua un dubbio, qualcosa di sorprendente. Così come nella favola le leggi fisiche perdono valore, ci si muove in un mondo fatto di simboli ed enigmi, di parole segrete da ripetere fedelmente. È il pensiero che si sfuoca, che perde la pretesa di conoscere ogni cosa ed ogni cosa definire. Le foto di “c’era un volto†somigliano a piccole crepe sul muro spesso del buon senso visivo, sono incantesimi, evocano animali misteriosi, oggetti miracolosi. Sono sassolini che girano nella mente, piccole ossessioni di carta nitide nel loro bianco e nero che ne accentua l’aspetto estraniante, le essenzializza e drammatizza insieme. Dramma significa lacerazione, spaccatura. In quella specie di frattura si insinuano queste immagini. Queste visioni che scompongono il mondo. Perché c’è ancora qualcosa da dire, qualcosa che lascia senza parola e costringe a pensarne una nuova, inaudita. E c’è una lingua fatta di nomi che somigliano a farfalle in bocca, nomi capaci di alzarsi in volo sopra una terra oppressa e grave.â€
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GO! to Zo’ è una rassegna di arte contemporanea di ricerca che presenta il lavoro di numerosi artisti con cadenza settimanale; la vernice di presentazione dei lavori si tiene ogni martedì dalle ore 19 presso i locali dello Zo’ Caffè in Via Lodovico Berti 15/b a Bologna. La rassegna, iniziata ad ottobre 2004, proseguirà fino a giugno 2005 facendo abitare gli spazi dello Zo’ Caffè da opere fotografiche, pittoriche, installazioni (sempre pensate ad hoc per gli spazi stessi), videoproiezioni di più di 30 artisti italiani.
L’ideazione e la cura della rassegna è di Andrea Cioschi (curatore di esposizioni dal 1998, redattore della rivista VIRUS MUTATIONS e autore di pubblicazioni in VIRUS ART, curatore della rassegna URB_10, collaboratore della rivista AROUND PHOTOGRAPHY) ed Antonio D’Orazio (curatore dal 1996 di rassegne d’arte contemporanea in numerosi spazi come Villa Serena - Bologna, Campo delle Fragole – Bologna, e URB_10).
Ogni mostra è accompagnata da un testo critico di autori tra cui: Linda Maria Briotti, Daniele Campagnoli, Elvira Vannini, Micol Di Veroli, che confluiranno in un catalogo la cui pubblicazione è prevista per l’autunno 2005.
GO! to Zo’ offre una panoramica sulle più recenti produzioni artistiche che si stanno affacciando sulla scena culturale del nostro tempo. Il carattere distintivo dei lavori degli artisti invitati è la tendenza alla ricerca, all’analisi, alla messa in discussione delle strutture e delle modalità dell’arte.
GO! to Zo’ è un’occasione per mettere in atto la sperimentazione dei linguaggi artistici e critici, un momento in cui operare verifiche, approfondire confronti, rendere pubblico il proprio lavoro e dibatterne il senso. Nasce dall’esigenza di fornire spazio e tempo alla ricerca. È un luogo in cui fare abitare riflessioni, cogliere spunti, dare un nome alle immaginazioni. Una rassegna come una mappa culturale da tracciare intorno a stati d’animo, turbamenti, cognizioni, ginnastiche mentali.
INAUGURAZIONE: MARTEDÌ 19 APRILE 2005 ORE 19.00
Zo’ Caffè – Via Lodovico Berti, 15/b – Bologna Tel. 051.5883469
Orario di vista delle esposizioni: tutti i giorni dalle 18.00 alle 01.00 – Chiusura: Domenica
Venerdì e sabato dalle 18.00 alle 02.30, ingresso gratuito