Laboratorio Beirut 1991. L'artista ha immaginato di ricostruire le pareti del proprio laboratorio al momento della selezione delle foto tra i numerosi contact prints che raccoglievano le immagini della citta'. Un lavoro che scopre i momenti del percorso piu' delicato del fotografo: quello della scelta. Esposti 17 pannelli in b/n e a colori per un totale di 578 fotografie. A risultato finale tre foto di grandi dimensioni
Laboratorio Beirut 1991
Per l’Atelier del Bosco di Villa Medici, Gabriele Basilico ha immaginato di ricostruire le pareti del proprio laboratorio al momento della selezione delle foto tra i numerosi contact prints che raccoglievano le immagini di Beirut. Un lavoro del tutto inedito che scopre i momenti del percorso più delicato e complesso del fotografo: quello della scelta. Da qui nasce “Laboratorio Beirut 1991â€.
La mostra è composta da una sequenza di pannelli di cm 90x72 che corrono parallelamente sulle due pareti di otto metri e mezzo della stanza che fu lo studio di Balthus. Ogni pannello è composto da 9 fogli di cm 30x24 (in ogni foglio di provino a contrasto ci sono 4 lastre cm 10x12, montati su fogli di alluminio) e contiene 36 foto. Diciassette pannelli di cui 16 in b/n e 1 a colori per un totale di 578 fotografie. Il risultato finale di questa grande opera è rappresentato da tre foto di grandi dimensioni poste in fondo alla sala.
Gabriele Basilico (Milano 1944) si laurea in architettura nel 1973 e contemporaneamente inizia a interessarsi alla fotografia, concentrando il suo interesse sulle aree urbane e sul paesaggio industriale.
Del 1983 è la sua prima mostra importante “Milano ritratti di Fabbriche†al Pac di Milano.
Nel 1990, per la mostra “Porti di Mareâ€, riceve a Parigi il Prix Mois de la Photo.
Nel 1991 prende parte alla Mission Photographique sulla città di Beirut, devastata dalla guerra. Nel 1996, alla VI Mostra di Architettura della Biennale di Venezia, riceve il premio Osella d’oro per la fotografia di architettura contemporanea. Nel giugno 2002 riceve da Photo Espana per il volume Berlin il premio per il miglior libro fotografico dell’anno.
Le sue opere fotografiche sono conservate nei principali musei e istituzioni pubbliche e private di tutto il mondo.
Nel 1991 Gabriele Basilico fu coinvolto dalla scrittrice libanese Dominique Edde in un progetto che aveva come obiettivo la documentazione fotografica dell’area centrale della città di Beirut, straziata da una guerra durata quindici anni. Con lui furono coinvolti altri cinque fotografi: Raymond Depardon, Joseph Koudelka, Robert Frank, René Burri, Fouad Elkoury. Basilico realizzò oltre 500 riprese fotografiche in formato 10x12 di queste alcune decine hanno composto il lavoro dal titolo “Beirut 1991†oggi famoso in tutto il mondo.
Organizzata in collaborazione con il Comune di Roma e la società Zone Attive – Produzioni per la cultura, questa mostra è stata realizzata grazie al sostegno del Ministère de la Culture et de la Communication – Délégation aux arts plastiques.
Inaugurazione: giovedì 21 aprile 2005, ore 18.30
Atelier del Bosco
Accademia di Francia - Villa Medici
Viale Trinità dei Monti 1 - Roma
Orari: 11.00 – 19.00 non stop
Giorno di riposo: martedì
Biglietto: 8 euro (intero) 4,5 euro (ridotto). Prezzo cumulativo per la visita delle due mostre in corso. (“Una collezione dei Musei di Francia†fino all’8 maggio e “Laboratorio Beirutâ€)