Nello sferico paesaggio silente. In mostra una trentina di quadri e creazioni ispirate alla tradizione orientale: paesaggi dell'anima, luoghi onirici in cui sciogliere il dolore e trovare la serenita'.
Nello sferico paesaggio silente
Dal 13 al 22 maggio, la galleria “Le Logge†di Assisi ospita un’eclettica mostra di Ichiro Fukushima, artista giapponese che risiede da oltre vent’anni in Italia. E’ difficile racchiudere la personalità poliedrica del maestro in un’unica definizione. Pittore e scultore, Ichiro è anche architetto di giardini orientali, calligrafo, esteta, poeta. E anche filosofo: perché ha scelto il pennello, lo scalpello, i colori per parlare all’anima, in un modo che è tutto orientale e affonda le radici nel suo Paese d’origine.
L’estetica nipponica attribuisce un ruolo fondamentale alla natura. E’ lo spazio di Dio, una divinità trascendente ma anche immanente, che ci parla attraverso lo splendore di un acero rosso o la maestosità di una cascata. Con la natura, Ichiro intrattiene un rapporto quasi simbiotico: è la sua eterna musa ispiratrice, fonte di sentimenti ed emozioni che guidano la sua ricerca artistica.
Fukushima non si limita alla contemplazione. Ama definirsi anche contadino, perché coltiva la terra con metodi naturali e un rispetto più che religioso. La sua filosofia di lavoro e di vita si sintetizza nell’espressione “zappa e pennelloâ€. La zappa è lo strumento per coltivare: per lui il raccolto è fonte di gioia e la frequentazione assidua della natura è motivo di crescita spirituale. Da qui, il pennello, cioè la creazione artistica, che per il maestro giapponese è espressione di gioiosa gratitudine. “E’ Dio il vero artistaâ€, spiega Fukushima. “Io sono solo uno strumento. Apro il mio cuore, metto a disposizione i miei occhi e le mie mani e lascio che Lui mi guidiâ€.
Per un’artista che ha fatto della ricerca spirituale il filo conduttore di tutto il suo percorso umano e professionale, esporre le proprie opere ad Assisi - città della pace ed emblema del dialogo interreligioso fra culture diverse -rappresenta un felice traguardo da tempo desiderato. Un luogo di fede, per un artista e uomo di fede. “Ho conosciuto la figura di San Francesco circa 25 anni fa, quando mi sono avvicinato a Sukyo Mahikari (il credo religioso del maestro* - ndr) e ne sono rimasto profondamente affascinatoâ€, spiega. “Quando sono venuto in Italia, uno dei primi luoghi che ho visitato è stato proprio Assisi. Per contemplare l’arte di Giotto, certo, ma soprattutto per respirare l’aria della città in cui aveva vissuto il Santo che sentivo tanto vicino a me per il Suo desiderio di trasmettere Dio agli altri, per il Suo rispetto profondo per la natura e gli animali, per il Suo stile di vita essenziale e ricco di spiritualità . Esporre le mie opere ad Assisi è per me il coronomento di un sognoâ€.
La mostra “Nello sferico paesaggio silente†presenta una trentina di quadri, emblematici del viaggio interiore del maestro. Sono paesaggi dell’anima, luoghi onirici in cui sciogliere il dolore, trovare la serenità e incontrare Dio. Come suggerisce il titolo, la presenza della sfera simboleggia la perfezione spirituale: la natura si visualizza come in uno specchio ma la sua forma peculiare consente una visione globale di ogni dettaglio. Non un semplice riflesso, ma una reinterpretazione con gli occhi del cuore.
Oltre ai quadri, Fukushima espone anche altre creazioni ispirate alla tradizione orientale, tutti pezzi unici: un hanare, miniatura in legno della casa tradizionale nipponica, che ospita microdipinti; alcune lampade giapponesi andon, in legno e carta di riso, impreziosite da decorazioni calligrafiche; alcuni kakejuku, i tradizionali rotoli di carta e seta appesi nell’angolo tokonoma della casa giapponese, rivisitati dall’artista abbinando pittura e calligrafia; alcune miniature di giardino zen, di tipologia “kare sansui†(paesaggio secco), ideato dai monaci zen secoli fa per agevolare la meditazione e reinterpretati in chiave personale dal maestro. E poi, le preziose calligrafie di haiku e componimenti poetici giapponesi, in cui oltre al dominio delle tecniche trazionali calligrafiche, conseguito grazie a un certosino esercizio quotidiano, si esprime anche la creatività poetica del maestro.
Inaugurazione: 13 maggio 2005, ore 16
Galleria Le Logge
piazza del Comune - Assisi
Orario: dalle 10 alle 20