MAG - Museo Alto Garda
Riva del Garda (TN)
piazza Cesare Battisti, 3/a
0464 573869 FAX 0464 573868
WEB
Gli anni Sessanta
dal 19/5/2005 al 30/10/2005
0464 573869
WEB
Segnalato da

Museo Civico di Riva del Garda




 
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19/5/2005

Gli anni Sessanta

MAG - Museo Alto Garda, Riva del Garda (TN)

Costume e Societa'. La mostra e' suddivisa in sezioni che vanno dalla musica alla moda, dal design alla grafica, con oggetti culto tipici del periodo: riviste, fumetti, ritratti famosi come una serigrafia di Andy Warhol, immagini e fotografie della Riva anni '60. Spunti su questi anni ritenuti ruggenti che coniugano l'articolata cultura del periodo con quella del territorio


comunicato stampa

Gli anni Sessanta

Gli anni Sessanta segnano l’inizio di una trasformazione profonda nel tessuto culturale della società italiana. Un’ondata di vitalità e spregiudicatezza, uno spirito di rivolta, di dissacrazione, di profanazione investono la letteratura, l’arte, le scienze, il cinema, il teatro. Ed è proprio attorno a questo carattere mobile ed inafferrabile che si articola la mostra dedicata ai favolosi anni Sessanta, scaturita da una collaborazione tra il Museo Civico e il Museo Storico in Trento che ha recentemente acquisito l’archivio di Gigliola Cinguetti.

La mostra è suddivisa in sezioni vanno dalla musica alla moda, dal design alla grafica, con oggetti culto tipici del periodo, giornali, riviste, fumetti, ritratti famosi come una preziosa serigrafia di Andy Warhol, e immagini e fotografie della Riva anni ’60.

Ma cosa furono in realtà gli anni Sessanta? Furono gli anni del boom e del cambiamento; la guerra europea stava ormai alle spalle, anche se la nuova frontiera kennediana incespicava nel Vietnam e a Cuba in un sogno di giustizia che scoloriva neonato con la morte di Martin Luther King. La provincia italiana girava in Vespa e in Cinquecento, dava vita all’impegno civile e femminista, cercava di emulare i modelli del mito americano e anglosassone, quelli della moda, del rock'n'roll di Presley. Erano gli anni dei figli dei fiori e della minigonna di Mary Quaint, di Andy Warhol e della Pop Art, della musica nostrana che accanto ad una Cinquetti o a un più irriverente Celentano metteva in onda le note innovative e globali dei Beatles, di Hendrix e dei Rolling Stones. Erano anche gli anni della tecnica e del primo uomo che posava il suo piede sulla luna.

Anche a Riva si andava in Via Veneto: ci si incontrava alla Spiaggia degli Olivi, alla Conca d’Oro, al Moulin Rouge, al più popolare Rosengarten, nei locali dei riti di allora. La radio Brionvega e la televisione in bianconero diffondevano la musica di Morandi e dei complessi amati dai giovani: i gruppi capelluti che giungevano sulla riva trentina del Garda per proporre gli entusiasmi dei motivi più in voga. Era il momento delle miss e della Fender, di Castiglioni e Pininfarina, di Joan Baez e delle prime contestazioni, delle riviste patinate e delle muse effimere del Piper; gli anni più ingenui e nostrani documentati dalla fotografia dei fratelli Speziali o di Enrico Biatel, quelli della grafica pubblicitaria al neon, di una città più giovane che ospitava i propositi e i sogni del cambiamento.

La mostra proposta dal Museo Civico, grazie alla collaborazione con il Museo Storico in Trento e alla generosità dei collezionisti, offre qualche spunto di questi anni ritenuti ruggenti, coniugando la complessa e articolata cultura del periodo con quella di un territorio attento alle trasformazioni.


Inaugurazione: Venerdì 20 maggio ore 18.00, Museo Civico

Museo Civico di Riva del Garda
piazza Cesare Battisti, 3 - Riva del Garda (TN)

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