Palazzo Re Rebaudengo
Guarene (CN)
piazza roma (Piazza del Municipio)
011 5625536 FAX 011 549225
WEB
Bidibidobidiboo
dal 27/5/2005 al 2/10/2005
011 5625536 FAX 011 549225
WEB
Segnalato da

Angiola Maria Gili



approfondimenti

Francesco Bonami



 
calendario eventi  :: 




27/5/2005

Bidibidobidiboo

Palazzo Re Rebaudengo, Guarene (CN)

200 pezzi di 150 artisti internazionali della collezione di Patrizia Sandretto Re Rebaudengo e in comodato alla Fondazione (pittura, scultura, installazioni, video, fotografia) saranno esposti in 3 sedi di Torino e di Guarene; mentre la sezione film e video si estende in altri spazi della citta'. In mostra da Matthew Barney a Tony Cragg, da Mona Hatoum a Damien Hirst. Fra gli italiani: Luisa Lambri, Simone Berti, Maurizio Cattelan, Giuseppe Gabellone, Paola Pivi, Grazia Toderi, Patrick Tuttofuoco. Oggi apre la sede di Guarene D'Alba, il 31-5 la Fondazione a Torino, l'1-6 Cavallerizza Chiablese a Torino


comunicato stampa

La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, per celebrare i suoi dieci anni di attività a favore dell’arte e della cultura contemporanea, presenta, dal 31 maggio al 2 ottobre 2005, le opere più interessanti della Collezione Sandretto Re Rebaudengo riunite per la prima volta nella mostra BIDIBIDOBIDIBOO, a cura di Francesco Bonami.

150 artisti internazionali, 200 opere, tre sedi espositive
una importante collezione internazionale

Sono tre gli spazi espositivi che ospiteranno questa parte della collezione di Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, data in comodato alla Fondazione: la sede di Torino minimale ed essenziale progettata da Claudio Silvestrin e inaugurata nel 2002 (Via Modane, 16) – dal 31 maggio al 2 ottobre -, il settecentesco Palazzo Re Rebaudengo restaurato e divenuto sede della Fondazione nel 1997 e attualmente anche residenza per artisti (Guarene d’Alba, Cuneo) – dal 28 maggio al 2 ottobre -, e uno spazio pubblico della città di Torino, la Cavallerizza Chiablese e il Salone delle Guardie (Via Verdi, 9) dove verrà allestita la sezione video – dal 1 giugno al 3 luglio -.
In mostra gli artisti che hanno tracciato la storia dell’arte contemporanea dagli anni ’80 ad oggi (in allegato l’elenco completo), tra cui Doug Aitken, Matthew Barney, John Bock, Angela Bulloch, i fratelli Chapman, Tony Cragg, Thomas Demand, Andreas Gursky Mona Hatoum, Damien Hirst, Gary Hume, Anish Kapoor, William Kentridge, Barbara Kruger, Sarah Lucas, Paul McCarty, Reinhard Mucha, Shirin Neshat, Gabriel Orozco, Gregor Schneider, Cindy Sherman, Sam Taylor-Wood e fra gli italiani: Stefano Arienti, Simone Berti, Maurizio Cattelan, Giuseppe Gabellone, Luisa Lambri, Marzia Migliora, Diego Perrone, Paola Pivi, Grazia Toderi e Patrick Tuttofuoco. Individuati e acquisiti in Collezione in anticipo sui tempi, molti di loro sono successivamente esplosi nel panorama internazionale e sono oggi contesi dai principali musei e collezionisti del mondo. Gli artisti affermati sono affiancati da altri ancora all’inizio della loro carriera espositiva che propongono le nuove produzioni, come Avner Ben Gal, Piotr Janas, Francesco Gennari, Michal Helfman e Nobuko Tsuchiya. Nella collettiva sono presenti centocinquanta artisti con circa duecento opere che rappresentano tutti i media: pittura, scultura, video, fotografia, installazioni in un percorso articolato ed esaustivo sull’arte di oggi.
"Mi sono avvicinata all’arte contemporanea come collezionista. Poi, nel ’95, è nata la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo per promuovere i giovani artisti in Italia e all’estero”, racconta Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, presidente della Fondazione che porta il suo nome. "Non credo nelle collezioni da caveau e con questa mostra desidero presentare una parte significativa della Collezione, invitando il pubblico ad avvicinarsi alle opere che hanno segnato questi ultimi venticinque anni. "

In occasione della mostra verrà pubblicato un catalogo della Collezione, edito da Skira, con testi di Francesco Bonami e un’intervista di Cesare Cunaccia a Patrizia Sandretto Re Rebaudengo.

Lunedì 13 giugno alle ore 11, nell’auditorium della Fondazione, Jerry Saltz, critico del settimanale di New York "The Village Voice”, insieme a Francesco Bonami, incontrerà il pubblico e parlerà dello stato dell’arte oggi: collezionismo, musei, aste, gallerie, artisti.
Durante il periodo espositivo verranno inoltre realizzati percorsi di formazione e laboratori didattici per approfondire le tematiche proposte in mostra.

Gli artisti
Mario Airò, Doug Aitken, Darren Almond, Pawel Althamer, Stefano Arienti, Matthew Barney, Massimo Bartolini, Julie Becker, Vanessa Beecroft, Avner Ben Gal, Sadie Benning, Simone Berti, Sadie Benning, Lina Bertucci, Richard Billingham, John Bock, Marco Boggio Sella, Jennifer Bornstein, Ian Breakwell, Glenn Brown, Angela Bulloch, Janet Cardiff, James Casebere, Maurizio Cattelan, Dinos & Jake Chapman, Sarah Ciracì, Larry Clark, Tony Cragg, Roberto Cuoghi, Tacita Dean, Berlinde De Bruyckere, Grenville Davey, Thomas Demand, Jessica Diamond, Olafur Eliasson, Flavio Favelli, Urs Fisher, Fischli_Weiss, Saul Fletcher, Katarina Fritsch, Giuseppe Gabellone, Anna Gaskell Stefania Galegati, Francesco Gennari, Isa Genzken, Gaylen Gerber, Liam Gillick, Nan Goldin, Dominique Gonzalez-Foerster, Felix Gonzalez-Torres, Douglas Gordon, Dan Graham, Paul Graham, Andreas Gursky, Kevin Hanley, Mona Hatoum, Michal Helfman, Lothar Hempel, Gary Hill, Noritoshi Hirakawa, Thomas Hirschhorn, Damien Hirst, Carsten Höller, Jenny Holzer, Gary Hume, Jim Iserman, Piotr Janas, Jasansky_Polak, Larry Johnson, Anish Kapoor, Mike Kelley, William Kentridge, Ian Kiaer, Karen Kilimnik, Suchan Kinoschita, Udomsak Krisanamis, Barbara Kruger, Luisa Lambri, Peter Land, Louise Lawler, Marko Lehanka, Alexis Leiva Kcho, Sherrie Levine, Sharon Lockhart, Sarah Lucas, Christina Mackie, Esko Mannikko, Margherita Manzelli, Eva Marisaldi, Maria Marshall, Allan Mc Collum, Paul McCarthy, Steve Mc Queen, Annette Messager, Marzia Migliora, Tracey Moffat, Reinhard Mucha, Shirin Neshat, Kelly Nipper, Cady Noland, Catherine Opie, Julian Opie, , Gabriel Orozco, Damian Ortega, Tony Oursler, Philippe Parreno, Jennifer Pastor, Diego Perrone, Raymond Pettibon, Elizabeth Peyton, Paul Pfeiffer, Vanessa Jane Phaff, Steven Pippin, Lari Pittman, Paola Pivi, Richard Prince, Navin Rawanchaikul, Charles Ray, Tobias Rehberger, Jason Rhoades, David Robbins, Thomas Ruff, Gregor Schneider, Collier Schorr, Cindy Sherman, Yinka Shonibare, David Shrigley, Dirk Skreber, Andreas Slominski, Yutaka Sone, Simon Starling, Georgina Starr, Rudolf Stingel, Beat Streuli, Thomas Struth, Catherine Sullivan, Fiona Tan, Sam Taylor-Wood, Pascale Marthine Tayou, Wolfgang Tillmans, Grazia Toderi, Rosemarie Trockel, Nobuko Tsuchiya, Patrick Tuttofuoco, Piotr Uklanski, Hellen Van Meene, Jeff Wall, Gillian Wearing, Rachel Whiteread, Cerith Wyn Evans, Andrea Zittel.

Cronaca di una Collezione

Patrizia Sandretto Re Rebaudengo inizia a collezionare nel 1992. La sua attenzione è rivolta ai giovani artisti italiani e stranieri. Viaggiando e visitando mostre, musei gallerie e studi di artisti, osserva il contesto contemporaneo e le nuove produzioni nascenti. Fin da subito la Collezione si sviluppa con metodo rigoroso, ed è organizzata in nuclei tematici (tutte le opere sono prodotte dagli anni ’80 ad oggi): arte inglese, arte italiana, arte al femminile, arte di Los Angeles, fotografia. Dal 1992 al 1995, la Collezione ha una funzione prettamente privata, anche se il desiderio di mostrarla al pubblico, si fa concreto nel primo evento espositivo che, nel 1994, riunisce sedici artisti inglesi tra cui Tony Cragg, Richard Deacon, Damien Hirst, Anish Kapoor, Julian Opie in una mostra allestita in uno spazio industriale a Sant’Antonino di Susa (To) e poi richiesta nel 1995 dalla Galleria Civica di Modena per la Palazzina dei Giardini.

La Collezione nel 1995 viene data in comodato alla neonata Fondazione ed è messa a disposizione del pubblico. Da quell’anno Francesco Bonami è il curatore dei programmi della Fondazione. Le opere acquisite vengono date in prestito a vari musei e istituzioni culturali italiane ed europee. Nel febbraio 1996 Patrizia Sandretto Re Rebaudengo è invitata, insieme ad altri collezionisti, dal Museo d’Arte Contemporanea del Castello di Rivoli a presentare una parte della sua Collezione nella mostra "Collezionismo a Torino” e sceglie di presentare alcune opere di arte al femminile. La creatività al femminile troverà ulteriore sviluppo nella Collezione e sarà oggetto di grande attenzione da parte di Patrizia Sandretto Re Rebaudengo e di Francesco Bonami anche negli anni successivi (nel 2004 un intero anno di programmazione della Fondazione sarà dedicato alla donna nell’arte e nella cultura contemporanea). Dal 1997 Palazzo Re Rebaudengo a Guarene d’Alba, diventa il principale spazio espositivo della Fondazione. Le opere della Collezione costituiscono collettive ampie come "L.A. Times” nel 1998 o "Common People” nel 1999 o affiancano con specifici progetti ("Zone”, "Contatto/Impatto”, "Nuove Acquisizioni”) le mostre del "Premio Regione Piemonte”. La Collezione di volta in volta riflette i diversi temi che sostengono le mostre di Guarene.
Nel 2000 il Centre d’Art Contemporain di Bignan– Domaine de Kerguéhhennec- (Francia) accoglie una mostra dedicata alla Collezione. Nel 2000 in occasione della Fiera Internazionale di Arte Contemporanea ARCO, la Fondazione viene invitata dalla Comunidad de Madrid a presentare un esempio di collezione italiana di arte contemporanea con la mostra "Future Identities: Reflections from a Collection”. Nel 2001 le opere di dodici artisti italiani presenti in Collezione vengono selezionati per la mostra "Visioni a Catena” al Museo Hara di Tokyo.

Nel 2002 nasce lo spazio di Torino, un luogo dinamico e flessibile che ospita esclusivamente mostre ed eventi temporanei e che permette al pubblico di accostarsi a progetti sempre nuovi. Non è il luogo in cui radicare una Collezione permanente, ma dove presentare un calendario espositivo vario e diversificato. La Collezione continua a crescere energicamente senza più restrizioni di campi tematici e una parte delle opere fotografiche è ospitata in musei stranieri ( Austria, Germania, Spagna).
Esporre oggi le opere più significative per il decennale della Fondazione, nella sede di Torino, di Guarene e in uno spazio pubblico della città, significa rivelare il senso di un progetto a lungo termine, di cui si sono assaporati fino ad ora alcuni stralci, significa mostrare le evoluzioni, i cambiamenti, la storia di una Collezione di Arte Contemporanea, facendo il punto su quanto è già stato fatto e anticipando quanto si farà.

La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo dal 1995 ad oggi

La Fondazione nasce nel 1995 e apre la sua prima sede, Palazzo Re Rebaudengo a Guarene d’Alba, nel ’97. Qui si svolgono mostre e cinque edizioni del primo importante Premio italiano dedicato ai giovani artisti, coinvolgendo tanti nomi che segneranno la storia dell’arte contemporanea: da Doug Aitken, a Vanessa Beecroft, da Maurizio Cattelan, a Shirin Neshat. Da allora Francesco Bonami, attuale direttore artistico, cura gli eventi espositivi della Fondazione (Bonami nel 2003 è direttore artistico della 50° edizione della Biennale di Venezia). Nel 2002 si inaugura il centro di Torino, uno spazio di 3500 metri quadrati per mostre e progetti di tutte le discipline: cinema, teatro, letteratura, danza e musica. La Fondazione lavora per promuovere i giovani artisti e per far conoscere ad un pubblico vasto le attuali espressioni artistiche. Sviluppa un’attività didattica e di formazione rivolta a bambini, ragazzi e anche al pubblico adulto. Collabora con importanti istituzioni italiane e straniere tra cui la Serpentine Gallery di Londra, il Museo Hara di Tokyo, la Darc e il Maxxi di Roma, il Mart di Trento e Rovereto, il Walker Art Center di Minneapolis, il Baltic di Gateshead (UK). Dedica l’intero anno 2004 alla donna, invitando artiste internazionali ad esporre a Torino e personaggi della cultura come Shirin Ebadi o Margherita Hack a confrontarsi col pubblico. Sviluppa progetti editoriali, con la pubblicazione di cataloghi e di quaderni critico-scientifici. Gestisce la propria attività in modo sempre più imprenditoriale: pubblica il primo bilancio sociale nel 2003 e amplia il Consiglio di Amministrazione con protagonisti del mondo dell’industria, della finanza e dei servizi come Alessandro Profumo, Marco Drago, Giuseppe Pichetto, Enrico Salza, Franca Sozzani, Marco Testa, Roberto Testore, Marco Weigmann. La Fondazione entra a far parte dei casi studio del Master in Business Administration della Bocconi di Milano.

Le mostre prodotte dalla Fondazione
1995: Campo 95 (Biennale di Venezia, Torino e Malmö, Svezia); 1996: Campo 6, Il villaggio a spirale (Torino e Maastricht) ; 1997: Loco-Motion, Arte Contemporanea ai Confini del Cinema (Biennale di Venezia); Guarene Arte 97; 1998: L.A.Times (Guarene); Guarene Arte 98 + Zone; 1999: Pubblicazione Sogni/Dreams (Biennale di Venezia); Common People (Guarene); Guarene Arte 99 + Zone 2000: Da Guarene all’Etna, via mare, via terra (Taormina); Identidades Futuras: Reflejos de una Colección (Madrid); Guarene Arte 2000; Giuseppe Gabellone (Guarene); 2001: Visioni a Catena (Tokyo); Luisa Lambri (Guarene); Premio Regione Piemonte (Guarene);
Nella nuova sede di Torino:
2002: Progetto Fotografico Borgo San Paolo di Lina Bertucci; ExIt Nuove geografie della creatività; Premio Regione Piemonte; 2003: New Ocean; Doug Aitken; Arte nell’Era Global, How latitudes become Forms; Vincenzo Castella (Guarene); Lei. Donne nelle collezioni italiane.2004:Carol Rama; Non Toccare la Donna Bianca; Premio Regione Piemonte 2005 Diego Perrone; Stefano Arienti

Patrizia Sandretto Re Rebaudengo

"Ho cominciato a collezionare, a leggere avidamente cataloghi e libri d’arte contemporanea, a visitare gallerie e musei; soprattutto, ho cominciato a conoscere gli artisti, ad andare nei loro studi e ad instaurare con molti di loro un rapporto autentico che certamente non avrei potuto stabilire se mi fossi interessata all’arte antica o all’arte della prima metà del secolo scorso. Con molti artisti ho realizzato un percorso, li ho visti crescere ed affermarsi.
La scelta di concentrare tutta la mia attenzione sull’arte contemporanea è stata spontanea, naturale. E’ una grande emozione e anche una sfida scegliere artisti ed opere che solo nei prossimi anni saranno sottoposte al vaglio della storia e che oggi comunque contribuiscono alla crescita culturale della nostra società. Il mio impegno, oltre a collezionare, è anche quello di commissionare e partecipare alla produzione di opere nuove, promuovendo i giovani artisti e permettendo loro di sviluppare progetti ambiziosi.
E’ per me importante vedere oggi negli spazi della Fondazione le opere raccolte negli anni (alcune di esse mai esposte) e poterle condividere con il pubblico."

Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, dopo essersi laureata in Economia e Commercio all’università di Torino, si avvicina all’arte contemporanea, come collezionista, all’inizio degli anni ’90.
La sua passione per l’arte si trasforma in attività organizzata nel 1995 quando dà vita alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, di cui è presidente.
Nel 1997 viene inaugurata la prima sede della Fondazione a Guarene d’Alba, Palazzo Re Rebaudengo. Nel 2002 la Fondazione prosegue nella sua attività di sviluppo e promozione dell’arte contemporanea, inaugurando un nuovo spazio espositivo a Torino, un centro di livello internazionale per lo studio, la sperimentazione e il confronto di artisti, critici, curatori e collezionisti di tutto il mondo.

A maggio del 2003 Patrizia Sandretto Re Rebaudengo è stata insignita del Montblanc Arts Patronage Award, il prestigioso riconoscimento che, dal 1992, viene assegnato a personalità che si sono distinte per il loro impegno a favore di iniziative culturali nel proprio paese. Nello stesso periodo ha vinto il Premio AIDDA , Sezione Piemonte.
E’ inoltre membro dell’International Council e del Friends of Contemporary Drawing del MoMA di New York e dell’International Council della Tate Gallery di Londra.

Francesco Bonami
"A dieci anni dalla prima mostra della Fondazione, "Campo 5”, è emozionante guardare un attimo indietro e osservare come un’avventura, iniziata in modo quasi casuale, si sia sviluppata in un progetto concreto e con un importante, anche se complesso, futuro davanti. Guardare alle opere e agli artisti che sono cresciuti insieme a noi e che a volte hanno conquistato i più importanti musei del mondo, ci fa sentire più vecchi, ma anche più coscienti di come l’arte possa segnare la trasformazione degli individui e delle società.
Le opere della Collezione dimostrano che la filosofia delle acquisizioni non ha seguito né un percorso speculativo né un percorso fondato sulle tendenze di stagione, ma principalmente ha seguito una logica di tematiche che, di volta in volta, apparivano le più adeguate agli sviluppi sia dell’arte sia della società che l’arte contiene.
Il titolo della mostra Bidibidobidiboo è preso da un opera di Maurizio Cattelan, non perché adesso sia il più importante artista italiano vivente, ma perché la sua è un’ opera che parla dell’altro lato della medaglia della vita, quello che ognuno di noi dovrebbe sempre ricordare, che il successo e la felicità non arrivano con facilità e che il fallimento sottolinea i nostri limiti umani. Un lavoro che non ha prezzo, non perché oggi il mercato dell’arte abbia raggiunto cifre che rasentano la follia, ma perché non esiste un prezzo per qualsiasi opera d’arte che parli in profondità e con tanta precisione della vita. Bidibidobidiboo, un piccolo lavoro trovato in un angolo di una piccola galleria a Londra, quasi per caso. Continuare a credere nel caso crediamo sia la miglior formula oggi per poter pensare una Collezione. "

Francesco Bonami è direttore artistico della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo dal 1995. E’ stato nel 2003 direttore della 50° edizione della Biennale di Arti Visive di Venezia, ed è attualmente Manilow Senior Curator del Museum of Contemporary Art di Chicago, direttore artistico di Pitti Immagine Discovery di Firenze e direttore artistico di Villa Manin, Centro per l’Arte Contemporanea di Passariano.
E’ stato dal 1990 al 1997 capo redattore di "Flash Art International”. Ha curato mostre collettive e personali oltre che manifestazioni internazionali. Nel 2000 è stato curatore di "Manifesta 3”, Ljubliana e nel 1997 della Biennale di Santa Fe. E’ nel board di Manifesta International. Collabora regolarmente con Il Foglio e Vanity Fair ed è l’autore del romanzo "Lezioni di Fumo” (Marsilio Editore).

Ufficio Stampa: Angiola Maria Gili 011 19831610 angiola.gili@fondsrr.org
Marcella Laterza 011 19831632 marcella.laterza@fondsrr.org

Sedi Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Via Modane 16, Torino
Palazzo Re Rebaudengo, Piazza del Municipio, Guarene d’Alba, Cuneo
Cavallerizza Chiablese e il Salone delle Guardie, Via Verdi 9, Torino

Periodo Fondazione, Torino 31 maggio -2 ottobre 2005
Palazzo Re Rebaudengo, Guarene 28 maggio - 2 ottobre
Cavallerizza Chiablese e il Salone delle Guardie 1 giugno - 3 luglio 2005

Anteprime Fondazione, Torino 31 maggio 2005 ore 11.30 per la stampa e ore 19 per il pubblico
Palazzo Re Rebaudengo, Guarene 28 maggio ore 19
(Cavallerizza Chiablese open party 5 giugno ore 20.30)

Orari Fondazione, Torino: mar - dom, 12.00 - 20.00; gio 12.00 - 23.00
Fondazione, Guarene: dom 14-19 o su appuntamento
Cavallerizza Chiablese, Salone delle Guardie: mar -ven 16-21 e sab -dom 12-20

Biglietti Fondazione, Torino: intero euro 5, gruppi euro 4, ridotto euro 3; gratis gio 20-23
Fondazione, Guarene intero euro 4 gruppi euro 3 ridotto euro 2
Biglietto cumulativo Torino + Guarene euro 7
Cavallerizza Chiablese ingresso libero

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Uff. stampa Angiola Maria Gili, tel. 011 19831610, mob. 347 8928381, e-mail angiola.gili@fondsrr.org; Marcella Laterza, tel. 011 19831632; mob. 347 9293746, e-mail marcella.laterza@fondsrr.org

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