Entroterra
Milano
via Biancospini, 2
02 42297041
WEB
L'unita' e l'insieme
dal 25/5/2005 al 26/7/2005
02 42297041 FAX 030 2596386
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Entroterra




 
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25/5/2005

L'unita' e l'insieme

Entroterra, Milano

Il tema della mostra e' l'opera composta da piu' parti, in forma di polittico o come una caleidoscopica visione della realta'. L'accostamento di immagini diverse serve all'artista per rappresentare scene o narrazioni; questa soluzione viene interpretata con forme e tecniche diverse da 4 artisti: Ernesto Achilli, Mathieu Weemaels, Paulette Taecke e Mikael Kerboas


comunicato stampa

L'unita e l'insieme

L’idea intorno a cui ruota l’esposizione è quello di riunire alcuni artisti sotto un unico comune denominatore: il tema dell’opera composta da più parti, sia che siano voluti accostamenti in forma di polittico sia che si tratti di una caleidoscopica visione della realtà. Si tratta di opere formate da più pezzi che formano un’immagine dalla duplice natura, un legame indissolubile tra la singola unità e l’insieme.

L’accostamento di immagini diverse serve essenzialmente all’artista per rappresentare delle scene, spesso in chiave narrativa, in cui ogni singolo pezzo partecipa da un lato al dettaglio dall’altro alla visione d’insieme. Questa tecnica viene interpretata con forme e tecniche diverse dai quattro artisti, ed ognuno contribuisce attraverso l’arte della scomposizione a rappresentare in maniera originale particolari frammenti della realtà.

Entroterra propone in questa mostra una forma piuttosto insolita di pensare l’arte: in queste opere c’è un gioco ottico che richiama i giochi di composizione della nostra infanzia, come i puzzle, che ci permette di guardare da una prospettiva diversa la profondità di ciò che ci circonda e la nostra visione del mondo.

In mostra ci sono opere di notevole forza espressiva, come “Acqua” di Ernesto Achilli, composizione con quattro elementi di diversi dimensioni in cui viene raffigurata una fontana pubblica. L’artista sa ricondurre sapientemente ad unità il frammentario e il molteplice dell’immagine, trasformando l’immobilità della pietra della vasca nel continuo movimento liquido dello spruzzo di una fontana.

Sono veri e propri dittici e i trittici quelli di Mathieu Weemaels. Il suo originalissimo modo di vedere le cose ed i primi piani ravvicinati di presenze femminili, spesso di nudi, sottolineano la sua capacità di costruire rilievi e approfondire contrasti tattili e cromatici. Weemaels rappresenta sequenze che aderiscono al reale, quasi fossero fotoromanzi o frames di film, dandone una visione completa e nitida.

Il dittico sembra voler emergere dalle tele di Mikaël Kerboas, in cui si delineano l’accostamento di forme simili, ma non ripetute, né simmetriche: tutto è mosso dal concetto del doppio, del fronte e del retro delle immagini, o dalla differente natura delle immagini accostate, in cui la dimensione temporale dà luogo ad un curioso gioco con quella spaziale. Questa costruzione pittorica viene suggellata anche dalla scelta della potenza cromatica dei colori acrilici, che rende le immagini quasi acide, di forte impatto, creando una possibile lettura metaforica della scena figurativa.

Le opere di Paulette Taecke nascono da accostamenti si suggestioni: vi si delineano frammenti di personaggi, di interni o di architettura, ammorbiditi dalla sapiente scelta della tonalità dei grigi, a voler rappresentare la luce rarefatta e le atmosfere soffuse del Nord Europa in cui vive. Le immagini composte fermano lo sguardo su momenti precisi della composizione, intervalli unici, astratti dal percorso spazio-temporale. La relazione che intercorre tra le due parti è quella tra immagini nitide dotate di una certa valenza materica, ed una componente meno fisica, quasi simbolica.

Biografie degli artisti:

Ernesto Achilli, lombardo, diplomato al Liceo Artistico Statale di Milano, ha frequentato pittura alla Scuola degli Artefici presso l’Accademia di Brera. Collabora con diverse gallerie italiane. I soggetti da lui rappresentati richiamano i paesaggi agresti della pianura padana e rappresentazioni ingrandite di silenziosi utensili di vita quotidiana e domestica, che assumono un’aria monumentale e poetica. Oltre che pittore è anche un abile incisore.

Mathieu Weemaels, nato a Bruxelles nel 1967 ha studiato disegno e fumetto. E’ un artista interessato a tecniche pittoriche diverse. Ha esposto in numerose gallerie in Belgio, Francia, Svizzera, Portogallo ed ora anche in Italia. Riconoscibile per il notevole impatto visivo e per le composizioni tanto raffinate, in cui celebra il dettaglio e ne valorizza ogni impercettibile minuzia.

Paulette Taecke ­­­, fiamminga, nata nel 1952, si è diplomata in pittura e storia dell’arte all’Accademia di Belle Arti. Dal 1994 il suo lavoro ha ricevuto premi e riconoscimenti, esponendo in sedi prestigiose come il Castello Cortewalle a Beveren (B). Caratteristica fondamentale della sua pittura è il profondo fascino per il Mare del Nord, che si espande sulle tele attraverso molteplici vibrazioni di grigio, sia con sfumature fredde che con toni a volte addirittura caldi.

Mikaël Kerboas, nato nel 1961 in Bretagna nel 1961, è un pittore di formazione autodidatta. La sua particolare biografia lo ha portato a varie esperienze, sempre parallele al suo costante interesse per l'arte, e dopo aver lavorato diversi anni nel mondo della coiffeur da tempo si dedica solo all'attività di pittore. Trasferitosi da alcuni anni sulla Costa Azzurra, è fortemente interessato ai punti di vista inusuali, con cui ritrae figure accostate in situazioni fuori dall’ordinario quotidiano.

Inaugurazione: Giovedì 26 maggio 2005 alle ore 18:00

Entroterra
Via Biancospini, 2 - Milano
Orari: dal mercoledì al sabato 15:00-19:00
Ingresso libero

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